Anche i disabili.

Durante la sperimentazione dell'autonomia scolastica, tenutasi nel nostro Liceo Scientifico "G. Keplero", dal 24/02 al 13/03, abbiamo frequentato un corso riguardante i problemi inerenti alla vita dei disabili motori.
Le difficoltà di chi vive una condizione di disabilità motoria non sempre vengono affrontate nelle scuole italiane.
Grazie a questa esperienza siamo riusciti a conoscere gli ostacoli che chi si muove in carrozzina quotidianamente incontra. Nonostante ciò molti portatori di handicap sarebbero autosufficienti se non fossero limitati dalle barriere architettoniche, spesso insormontabili senza l'aiuto di un accompagnatore.
Il corso si è svolto con l'ausilio di alcuni relatori esterni quali il prof. Duccio Piras, classificatore internazionale I.W.B.F. (Federazione Internazionale Basket in Carrozzina); alcuni atleti della Società S. Lucia di Roma, che hanno disputato nella nostra palestra un incontro di basket "3 contro 3" ed una esibizione di Tennis tavolo; il Prof. .Antonio Vernole, Presidente della F.I.S.D. (Federazione Italiana Sport Disabili) ed infine il Dott. Rocco Mileo, paraplegico, psicologo, giocatore di basket in carrozzina, e la Signora Rossana Angeletti, paraplegica, impiegata e nazionale di scherma  della F.I.S.D..
Normalmente, il problema della disabilità motoria, viene rimosso dalla nostra coscienza in quanto ci suggerisce un'idea di sofferenza, ma in realtà confrontandoci con alcuni portatori di handicap ci siamo resi conto che è possibile instaurare con loro un rapporto disteso.
Questo sarà qualcosa di oggettivamente concreto soltanto quando tutti saremo consapevoli di una realtà diversa da quella cui siamo abituati e rispetteremo le esigenze di chi ha più difficoltà ad integrarsi nel tessuto sociale.
Infine vogliamo ribadire che è inutile una solidarietà umana inquinata dal nostro pietismo.
E'  invece opportuno conoscere nello specifico le varie  situazioni di disabilità per intervenire in modo adeguato e se possibile incidere sulle strutture che sono ancora causa di emarginazione.
Ciò che ha richiamato maggiormente la nostra attenzione è stato vedere quanta energia ogni disabile impiega in ogni cosa che fa, ad esempio giocare una partita di basket, guidare una automobile, lavorare, compiere qualsiasi atto quotidiano.
Prima non sapevamo che un disabile potesse condurre una vita "normale", ma ora anche se abbiamo capito quanta fatica costi, siamo consapevoli che tutto ciò è effettivamente possibile.
Ci auguriamo che altri possano condividere questa significativa esperienza e nello stesso tempo pensiamo che sia opportuno trasmettere le conoscenze che abbiamo acquisito.

Quello che non sapevamo del mondo dell'handicap:

1- 
Che con le attrezzature adeguate i portatori di handicap potessero essere autosufficienti
2- Degli elevati costi che i portatori di handicap debbono sostenere per modificare le strutture della propria abitazione
3- Che i disabili motori possedessero energie residue da impiegare produttivamente
4- Che esistesse una Federazione Italiana  Sport Disabili (F.I.S.D.)
5- Che ci fossero diversi tipi e costi variabili di una carrozzina
6- Come fossero strutturati e come fossero utilizzati i bagni per disabili
7- A cosa servissero i parcheggi per disabili
8- Come è modificata una autovettura per chi non ha l'uso degli arti inferiori
9- Le diverse tecniche per salire e scendere dall'auto
10- I vari tipi di lesione del midollo spinale, le relative difficoltà motorie e fisiologiche e le malat

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REALIZZATO DAL GRUPPO "COMUNICARE" DEL LICEO SCIENTIFICO KEPLERO DI ROMA