Shakespeare in love

Blue Sugar

Volete stupirvi con una di quelle "americanate autocelebranti" stile Armageddon, piene di sorprendenti effetti speciali? Oppure preferite fare della sala cinematografica una valle di lacrime per poi uscire e confortarvi col pensiero che "dopotutto la mia vita poteva andare peggio…"? Be', se intendete trascorrere un sabato sera così, vi consiglio di non andare a vedere "Shakespeare in love", perché non risponderebbe affatto alle vostre esigenze: il film di J. Madden ricalca decisamente un altro genere, è una fantasiosa commedia col raro pregio di nascere senza avere nessuna pretesa; che poi invece sia stato "supersopravvalutato", "ultralodato" e "iperpremiato", finendo per rendere troppo esigenti le aspettative (spesso deluse) del pubblico, quella è un'altra storia che esula dall'indiscutibile bravura del cast. E a proposito del cast: tanto si è parlato dell'affascinante Gwyneth Paltrow che nella veste di Viola è riuscita a conquistare pubblico e Oscar; ma nell'assillante osannazione delle sue doti, sembra ci si sia stranamente dimenticati dell'altro bravissimo attore e protagonista  del film, Joseph Fiennes ("Willy" Shakespeare) e dico "stranamente" perché oltre ad avere uno straordinario fascino (che sembra

ormai essere fondamentale per riuscire ad avere successo), è riuscito ad interpretare benissimo il senso del film mettendo in risalto, con una recitazione intensa e vivace, i lineamenti di una passione eterna e metatemporale. William, è uno scrittore non particolarmente stimato di testi teatrali, al quale viene commissionata la stesura di una storia che potesse risollevare le sorti di un teatro londinese andato in disgrazia. L'impresa non è facile, soprattutto se manca l'ispirazione…ma quando Viola, nobile fanciulla dallo spirito romantico, irrompe nella vita dello scrittore diventandone la musa, scrivere per Willy diventa più una necessità che un dovere e così si ritrova ad avere la  storia, il successo e il ricordo di una di un amore eterno e al tempo stesso impossibile. La passionalità e l'intensità dei sentimenti sono i reali protagonisti del film ed è praticamente impossibile non esserne completamente coinvolti; forse non c'è nessun significato esistenziale, ma ci si può soltanto lasciar trasportare per entrare in una dimensione di passionalità spesso troppo difficile da esprimere.

Irene Baiocchi

E' iniziato il 12 febbraio il nuovo tour di Zucchero Sugar Fornaciari che lo porterà, durante tutto il 99', a toccare le località del mondo dove è apprezzato, partendo dall'Italia e poi dall'Europa.
Curiosa la trovata del ticket-Cd, col quale, del resto, si giustifica il prezzo non proprio abbordabile ( 45.000 £ con le dovute variazioni da tappa a tappa) : il biglietto d'ingresso è un Cd rettangolare provvisto di due linguette che verranno strappate all'acquisto e all'entrata; il "biglietto" può anche essere ascoltato e contiene un saluto di Zucchero, un brano inedito ("Small town blues"), le date del tour e due estratti dal suo nuovo album "Blue Sugar" ("You make me feel loved" e "Donkey Tonkey").
Attraverso due ore e mezzo di spettacolo Zucchero ci propone le canzoni del suo nuovo lavoro e vecchi grandi successi come "Diamante", "Diavolo in me", "Funky Gallo" e tante altre, il tutto farcito da fantasmagorie di luci, fumi e polli giganti pronti a balzare  sul pubblico.

Leoni & Melchiorri 4C

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REALIZZATO DAL GRUPPO "COMUNICARE" DEL LICEO SCIENTIFICO KEPLERO DI ROMA