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Il Tempio della città santa non aveva, al tempo di Gesù
perso Solo dopo dieci anni dall'inizio dei lavori il nuovo Tempio fu consacrato, e per decenni ancora si continuò a lavorare attorno alla gigantesca opera che fu ultimata solo poco prima dell'inizio della rivolta contro i romani. Passate le porte della città ed entrati nell'area del Tempio
si giungeva prima nel cortile esterno aperto anche ai pagani. Quello del lato
orientale era detto cortile di Salomone, perché si diceva che fosse stato da
lui costruito. Nel cortile esterno si svolgeva un vivace andirivieni, richiesto
dal sacrificio quotidiano e dal continuo afflusso di pellegrini per le feste.
Poiché i giudei che venivano al Tempio da lontano, non potevano portarsi lungo
il viaggio, l'animale per il sacrificio, fu necessario dar loro la possibilità
di comprare, all'ingresso del luogo sacro, una vittima viva priva di difetti, da
poter offrire a Dio. Per questo i cambiavalute, debitamente autorizzati dai
sacerdoti, avevano i loro banchi nell'atrio del Tempio e i venditori offrivano
colombe a buon prezzo per dare anche ai poveri la possibilità di compiere
sull'altare il loro modesto sacrificio. Il Santo dei Santi, che era separato dal
resto del tempio da spesse cortine, era accessibile solo al Sommo Sacerdote,
quando nel giorno dell'Espiazione doveva IL sangue del capro veniva sparso sulla roccia dove un tempo si trovava l'Arca. Tuttavia usava eseguire il culto nel Tempio anche di Sabato, nelle feste della luna nuova, nelle tre feste di pellegrinaggio(Capanne, Pentecoste, Pasqua), mentre ogni giorno faceva offrire un sacrificio a proprie spese, di cui si incaricavano altri sacerdoti. |
a cura dei bambini della scuola elementare Regina Margherita |