Indice

Mappa multimediale

Pagina iniziale

Il culto del tempio di Gerusalemme

Precedente Su

 

Il Tempio della città santa non aveva, al tempo di Gesù perso nulla della sua grande importanza avuta lungo tutta la storia di Israele. I gruppi dei credenti che si dedicavano in seguito alla stretta osservanza della legge badavano che il culto del Tempio si svolgesse secondo le prescrizioni. Sotto il governo di Erode il Tempio era stato completamente rinnovato. Per questa impresa non si era badato a spese, ed era stata raccolta una notevole somma di danaro.

Solo dopo dieci anni dall'inizio dei lavori il nuovo Tempio fu consacrato, e per decenni ancora si continuò a lavorare attorno alla gigantesca opera che fu ultimata solo poco prima dell'inizio della rivolta contro i romani.

Passate le porte della città ed entrati nell'area del Tempio si giungeva prima nel cortile esterno aperto anche ai pagani. Quello del lato orientale era detto cortile di Salomone, perché si diceva che fosse stato da lui costruito. Nel cortile esterno si svolgeva un vivace andirivieni, richiesto dal sacrificio quotidiano e dal continuo afflusso di pellegrini per le feste. Poiché i giudei che venivano al Tempio da lontano, non potevano portarsi lungo il viaggio, l'animale per il sacrificio, fu necessario dar loro la possibilità di comprare, all'ingresso del luogo sacro, una vittima viva priva di difetti, da poter offrire a Dio. Per questo i cambiavalute, debitamente autorizzati dai sacerdoti, avevano i loro banchi nell'atrio del Tempio e i venditori offrivano colombe a buon prezzo per dare anche ai poveri la possibilità di compiere sull'altare il loro modesto sacrificio. Il Santo dei Santi, che era separato dal resto del tempio da spesse cortine, era accessibile solo al Sommo Sacerdote, quando nel giorno dell'Espiazione doveva compiere il sacrificio di riconciliazione per tutto Israele.

IL sangue del capro veniva sparso sulla roccia dove un tempo si trovava l'Arca.

Tuttavia usava eseguire il culto nel Tempio anche di Sabato, nelle feste della luna nuova, nelle tre feste di pellegrinaggio(Capanne, Pentecoste, Pasqua), mentre ogni giorno faceva offrire un sacrificio a proprie spese, di cui si incaricavano altri sacerdoti.

 

 

a cura dei bambini della scuola elementare Regina Margherita