Pentecoste è la festa delle primizie per eccellenza e, quella
degli Azzimi (Pasqua) non ne è che la preparazione, inquadrando l'una e l'altra
il tempo della mietitura. Il l
egame tra Pasqua e Pentecoste è conservato nella
stessa radice etimologica di quest'ultima: Pentecoste significa cinquantesimo
rispetto a Pasqua, questo vale ancheper il nome ebraico shavùot, che vuol dire
"settimana"; la fasta che si celebra dopo sette settimane dal giorno
di Pesah. Questo legame tra le due feste è importante perché aiuta a capire
come esse obbediscono ad una stessa logica-teologica: il riconoscinento di Dio
come benefattore della terra e come Signore della storia. Come qualsiasi festa
delle primizie, la Pentecoste traduce l'atteggiamento consapevole di Israele che
i frutti della terra sono dono di Dio. Distrutto il Tempio di Gerusalemme, la
Pentecoste perdette questo carattere agricolo e accentuò quello storico. Ma con
questa nuova dimensione la Pentecoste ne esplicita la condizione principale:
quella della responsabilità operativa di giustizia e di solidarietà operativa
che rende benedizione i frutti della terra. La Pentecoste da festa delle
primizie diviene festa della Torah, soprattutto per i rabbini e gli studiosi del
libro sacro. A tale scopo le Sinagoghe sono adornate di rami verdi che
richiamano sia le primizie sia la rivelazione del Sinai.
Lara Broglio Emanuela Tipiani VC
2000/1