Evoluzione specie
                                   

                                                                          

 

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L' EVOLUZIONE DELLA SPECIE: DAGLI INVERTEBRATI AI VERTEBRATI 

 Premessa

Per poter realizzare il vissuto psicomotorio che riguarda l’evoluzione è importante ricreare attraverso immagini, colori, suoni, forme, l’ambiente in cui si diventa protagonisti della propria crescita esperenziale.

 L’ECOSISTEMA MARINO

Ascolto della registrazione del brano musicale La mer di Debussy

 Colore prevalente: dal buio all’immersione nell’azzurro.

 L’ameba: disporsi nello spazio mare supini, sollevare insieme braccia e gambe ritmicamente per riprodurre l’organismo unicellulare che cambia continuamente forma in seguito all’emissione pseudopodi.

 L’attinia: disporsi in cerchio, schiena contro schiena al centro dello spazio mare, alzare le braccia e le teste nell’ispirazione, creando così un’attinia che si apre e si chiude con contrazioni ed estensioni che stimolano la sincronia ritmica.

 La spugna: sdraiato su un telone ogni bambino verrà agitato per simboleggiare la spugna, invertebrato sostenuto da impalcatura cornea, soggetto ai movimenti delle acque del mare.

 L’attinia e il paguro: un gruppo di bambini si dispone a cerchio per creare un’attinia, dietro due bambini, bocconi, spingono articolando gambe e braccia nell’imitazione del paguro. I due bambini si muovono sotto un telo per simboleggiare la conchiglia protettiva a cui il celenterato, con addome molle e ricurvo, si attacca.

 Le meduse:  disporsi a coppie, in piedi, unuti schiena a schiena da un elastico sotto le ascelle con braccia e teste pendenti. Muoversi in gruppo nello spazio lasciandosi trasportare dalla musica come le meduse dalle correnti. Uno per volta, armonicamente agitando le braccia o tentacoli, si svincolano dall’elastico e vagano fino a scivolare e rotolare a terra.

 Il pesce: pancia a terra, braccia protese all’indietro in oscillazioni ritmiche. Lo sforzo motorio dato dallo strisciamento senza aiuto delle mani in avanti aiuta a sentire “ la volontà di direzione “.

 LA METAMORFOSI 

Ascolto della registrazione del brano musicale Il mattino di Grieg.

 Colore prevalente: immersione in una luce verde-gialla per favorire l’immaginazione nel paesaggio da un ambiente acquatico a uno terrestre.

 L’uovo di rana: disporsi in ordine sparso con il corpo chiuso ad uovo.

 Il girino: i corpi si estendono in posizioni bocconi, mani appoggiate sotto il mento, gambe unite, allungate a forma di coda, spostarsi facendo leva sulla parte anteriore.Questo tipo di strisciamento stimola e rinforza tutti i muscoli del torace e dell’addome.

 La rana: improvvisamente spuntano le zampe anteriori, gomiti in fuori facendo leva sul palmo delle mani. Il nuovo strisciamento, per contrazione ed estensione, stimola l’uso delle ginocchia fino all’apertura delle gambe “a rana”.  Spostarsi articolando le gambe sempre più velocemente. Avvicinare  gomiti e ginocchia per una propulsione più efficace, vivere liberamente lo spazio in tutte le direzioni associando allo sforzo del sollevamento da terra l’emissione della voce, il passaggio dall’acqua alla terra è contrassegnato dall’attivazione della respirazione dell’anfibio.

 LO SPOSTAMENTO DEL RETTILE

 Ascolto della registrazione di un brano di musica orientale

 Ogni esercizio sottintende la percezione dello spazio, senso direzionale, lateralità, variazione di velocità, suono, percezione del tempo.

Il verme: appoggiare la schiena a terra per avere i primi contatti con le cose.

Capovolgersi a bocconi.

Spostarsi, faccia a terra, mani indietro e piedi uniti nella propulsione della contrazione ed estensione dei muscoli addominali.

Indietreggiare convulsamente di fronte ad un’avversitàAggirare un ostacolo ( clava ) con movimento circolare.

Strisciare di fianco ( prima sull’uno poi sll’altro ) immaginando un passaggio stretto.

Usando delle tavole messe a scivolo strisciare in salita e in discesa notando il diverso impegno muscolare.

 Il serpente: ascoltando una musica orientale, rotolare ( avvolgersi in coppie, disporsi in cerchio ) crescendo ondulatamente verso l’alto con le mani congiunte ( sopra la testa ) fino all’intreccio totale di tutto il gruppo e al districamento dall’alto verso il basso.

 Il rettile: posizione bocconi, sollevare la faccia da terra in modo da avere un campo visivo in espansione per ricercare alcuni oggetti sparsi nell’ambiente.

Sollevare la nuca, inarcare la schiena in modo da acquisire una maggiore capacità di rotazione per individuare le informazioni udite provenienti da fonti sonore.

 La tartaruga: passare dallo strisciamento allo spostamento carponi con gambe e braccia piegate, legare dei cuscini sulla schiena per avere la sensazione di peso sulla colonna vertebrale.

Gioco delle tartarughe che raggiungono il traguardo della lentezza.

Lotta delle tartarughe che si rovesciano con colpi di fianco, cercando i movimenti giusti per passare di nuovo da gambe all’aria a carponi.

 I QUADRUPEDI

 Il gatto, la pantera e la tigre: posizione carponi, sollevare le zampe posteriori poggiando solo i piedi, immaginando lo stiramento di risveglio.

Tendere anche le zampe anteriori poggiando le mani.

Tendere l’arco dorsale.

Tendere la testa.Ogni stiramento eseguito in ogni lato fa prendere coscienza delle varie parti del corpo.

Cominciare a spostarsi con cautela in tutte le direzioni, immaginando agguato, inseguimenti, corsa.

 La giraffa e la gazzella: aumentare l’andatura per simboleggiare animali sempre più veloci. Imitare un animale vuol dire riconoscere le caratteristiche comportamentali: l’atteggiamento della difesa, l’aggressività, la solennità, l’eleganza, la goffaggine.

 I BIPEDI 

La liberazione delle mani dalla funzione d’appoggio coincide con lo sviluppo del linguaggio in un apparato ( bocca ) che non assolve più alla funzione di strappo delle radici.

La scimmia: sollevare e stirare la parte anteriore del corpo verso l’alto per tirare dei fili posti ad altezze diverse con attaccati dei palloncini colorati, come frutti da raggiungere.

Eseguire capriole.

Camminare sopra tronchi immaginari.

Sperimentare tutte le possibilità del camminare: piccoli o grandi passi, più veloci o più lent, leggeri o pesanti, quando si immaginano le sabbie mobili, strisciati,

Di punta;

Di tallone;

Con appoggio sui bordi esterni ed interni;

Incrociati;

Facendo disegnare animali o esseri immaginari che lasciano impronte.

Mimare situazioni che stimolano emotivamente:

Passi cauti = paura;

Passi accellerati = ansia;Punta di piedi = prendere di sorpresa;

Scivolare = gioia;

Accellerare = corsa per raggiungere, per fuggire, per andare gioiosamente in avanti.

Formare una catena di bambini che si tengono per mano, due di loro in punti medi della catena variano la velocità, la direzione determinando l’adeguamento dei movimenti di tutti.

 I VOLATILI

Gli uccelli: il senso di conquista totale dello spazio verticale si realizza nel saltare, come attimo in cui ci si sottrae alla forza di gravità.

Gioco a coppie della lotta fra uccelli e serpenti. Movimento di strisciamento e battiti d’ala che devono sintonizzarsi fino a diventare una danza.

 

L’ANIMALE UOMO.

La nascita.

Il rivissuto psicomotorio della nascita è accompagnato dalla registrazione dei battiti cardiaci fetali.

 Prima della nascita:

Distesi sotto un telo bianco o rannicchiati dentro un sacco, ripiegarsi in posizione fetale;

Distesi orientare il proprio corpo in avanti sperimentando tutte le direzioni dall’orizzontale al verticale;

Supini immaginare di sollevare un grande peso e muoversi sentendo di portarlo sulle spalle opponendo la tensione della colonna vertebrale che si incurva fino a sentirlo scivolare sulla testa, lungo la schiena.

 La nascita:

Il corpo cerca di uscire accompagnato da suoni vocalici;

Liberarsi infine dall’involucro con un grido per rotolarsi nello spazio.

 

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