Piano d'Istituto
                                   

                                                                          

 

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“ HANDICAP ED INTEGRAZIONE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA ED ELEMENTARE “ a.s. 1999/2000

 La più recente evoluzione del sistema scolastico è contrassegnata dall’emanazione di leggi che hanno notevoli conseguenze sul piano dell’integrazione.                                                                    

Quest’ultima trova un punto di riferimento ineludibile nella Legge quadro n° 104 del 5/2/1992, nel Dpr 24 febbraio 1994, nella legge n° 449 del 27/12/1997 e nello

“ Schema di regolamento in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche “.

 ELABORAZIONE E STESURA DEL PIANO EDUCATIVO D’ISTITUTO.

 

ARTICOLAZIONE

DELLE FASI

METODOLOGIA DI ATTUAZIONE

TEMPI

A.   Diagnosi funzionale:

( descrizione analitica della compromissione funzionale dello stato psico-fisico dell’alunno in situazione di handicap )

A1. Redatta dall’unità multidisciplinare, composta dal medico specialista nella patologia segnalata, dallo specialista in neuropsichiatria infantile, dal terapista della riabilitazione, dagli operatori sociali...

A2. E’ articolata nei seguenti accertamenti:

·     anamnesi fisiologica e patologica prossima e remota del soggetto...;

·     diagnosi clinica che fa riferimento all’eziologia ed esprime le conseguenze funzionali dell’infermità indicando la previsione dell’evoluzione naturale.

 

 

 

Alla fine della 2° e 4° elementare

 

 

 

B. P.D.F. ( Profilo dinamico funzionale ):

( indicazione del prevedibile livello di sviluppo che l’alunno in situazione di handicap dimostra di possedere a breve termine - 6 mesi - e a lungo termine - 2 anni -).

B1. Viene redatto dall’unità multisciplinare, docenti curricolari, specializzati, in base a diretta osservazione, con la collaborazione della famiglia.

B2. Descrive in modo analitico i possibili livelli di risposta dell’alunno in situazione di handicap riferiti alle relazione in atto e a quelle programmabili.

B3. Comprende:

·       la descrizione funzionale dell’alunno in relazione alle difficoltà che dimostra di incontrare in settori di attività;

·     l’analisi dello sviluppo potenziale degli alunni in situazione di handicap psicofisico, con minorazione visiva e uditiva, descritto nei seguenti parametri:

     Autonomia;

     Cognitivo;

     Affettivo/relazionale;

     Linguistico;

     Sensoriale;

     Motorio-prassico;

     Neuropsicologico.

 

B4. Alla fine della 2° e 4° elemtare il personale di cui al punto B1 traccia un bilancio diagnostico e prognostico, che è comunque aggiornato alla fine di ogni grado scolastico. 

 

 

 

 

 

 

 

Ogni anno

settembre/ottobre

 

 

C.  P.E.I.( Piano educativo individualizzato ) ;

( descrizione degli interventi integrati ed equilibrati tra loro, predisposti per l’alunno in situazione di handicap, per un determinato periodo )

C1. Redatto congiuntamente dagli operatori A.S.L. e dal personale scolastico con definizione degli obiettivi e delle attività individualizzate per lo sviluppo degli apprendimenti di base:

·     Autonomia personale;

·     percezione;

·     motricità;

·     abilità cognitive e metatcognitive;

·     comunicazione e linguaggio;

·     lettura, scrittura, matematica.

Ogni anno entro il mese di novembre

D. Realizzazione

D1. Laboratori per gruppi classe e/o classi aperte:

psicomotricità, grafico/pittorico/manipolativo, mimico/gestuale, audiovisivo, teatrale, informatico

D2. Attività individualizzate:

·       acquisizione dei prerequisiti e delle abilità basilari;

·       apprendimento della letto-scrittura;

·     apprendimento della matematica;

·     Apprendimento e formazione antropologica e scientifica.

Settimanali

 

E. Verifica

Analisi della situazione d’ingresso

 

Osservazione della situazione iniziale attraverso l’utilizzazione di strumenti formali ( test, schede, protocolli, illustrazioni, materiale software ) ed informali

 

Ottobre/novembre

Osservazione in itinere del livello partecipativo e relazionale, del grado di apprendimento, di autonomia personale e di adattamento al lavoro scolastico

Osservazione sistematica sull’attività svolta per raccordare il momento della verifica con quello dell’insegnamento ed adattare, modificare o ridurre gli obiettivi del P.E.I. ritenuti non adeguati o per individuare eventuali nuovi obiettivi, strategie integrative e/o alternative

Bimestrale

Rilevazione dei progressi raggiunti nell’apprendimento e nello sviluppo personale e sociale dell’alunno

Osservazione finale e valutazione dei processi formativi e del livello globale di maturazione

Quadrimestrale

F. Definizione dei ruoli e delle modalità di rapporto fra il Dirigente scolastico, gli operatori A.S.L., i docenti, gli A.E.C., i genitori.

F1. G.L.H. d’Istituto ( Dirigente scolastico, un docente curricolare per team, docenti specializzati, operatori A.S.L.,  A.E.C. )

F2. G.L.H.  Operativo ( Dirigente scolastico, docenti curricolari, docenti specializzati, operatori A.S.L.,  genitori, A.E.C., per il raccordo dei diversi interventi e per la stesura del P.D.F. e del P.E.I. )

Almeno tre volte nel corso dell’anno scolastico

 

 

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