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La scuola cambia, aiutaci a cambiarla a misura d'alunno!

1999/2000

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La Bella e la Bestia  

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Spazio alunni

Giovannin senza paura

La Bella e la Bestia

Giulietta e Romeo

Fate Vobbis

Sogno di una notte d'estate

Gli uccelli

Presentazione

Atto primo

Atto secondo

Atto terzo

Atto quarto

Atto quinto

Scena 1

Scena 1

Scena 1

Scena 1

Scena 1

Scena 2

Scena 2

Scena 2

Scena 2

Scena 2

Scena 3

Scena 3

Scena 3

Commedia in cinque atti liberamente ridotta dalla favola originale di J. PERRAULT, tradotta in italiano da Carlo Collodi.

Presentazione

Noi ragazzi, sotto la guida della prof.a Di Maria, abbiamo prima lavorato sul contenuto della favola. Ci siamo divisi in gruppi e abbiamo scritto il testo della commedia partendo dalla traduzione di Collodi . Partendo dal testo letterario lo abbiamo ricondotto alla realtà di oggi servendoci di canzoni e di personaggi tratti dal mondo dei media. Con l’aiuto del Prof. Capozucca che ha curato le musiche abbiamo provato le canzoni che sono tante ! Per i movimenti e la coreografia, ci hanno dato una mano il Prof. Adami e la Prof.a Ambrogi. Ci mancavano le scenografie e i costumi, ma con l’aiuto della Prof.a Fossa abbiamo superato anche questo scoglio. Avevamo trascurato... solo un piccolo dettaglio : non c’era il palcoscenico dove rappresentare la commedia ! Vi sembra poco ? Ecco che, per fortuna, è arrivato in soccorso il comitato dei genitori che, in quattro e quattr’otto ha costruito un meraviglioso palco ! E il sipario ? Niente paura, ci ha pensato la nostra Proffona, la Salvadori (da non confondere con la Proffina che è la Di Maria !) .Ringraziamo tutto il Consiglio di classe della I b e ricordiamo anche i negozi che ci hanno aiutato per le spese con il loro contributo, tutto il personale della scuola che ha collaborato e - last but non least - come dicono gli inglesi la nostra preside, la Prof.a Zuccari, che ci ha sempre sostenuto e incoraggiato. A questo punto, visto che tanta gente si è data da fare per noi, noi ragazzi ce l’abbiamo messa tutta : speriamo che lo spettacolo vi piaccia e... buon divertimento !

Atto primo

Scena prima

Interno con tavolo al centro, a sin. Samanta e Deborah che si pettinano davanti allo specchio, Bella sullo sfondo con un libro, a ds. Il coro, al centro il narratore.

SIPARIO (STEFANO E CHIARA)

Narratore : C’era una volta un ricco proprietario della catena dei fast-food di Mc Donald’s. Questo signore aveva tre figlie femmine e tre figli maschi ; le figlie

erano molto belle, la minore soprattutto e per questo la chiamavano Bella. Le sorelle maggiori sono invidiose di Bella e spettegolano sempre su di lei.

Deborah : Oh Samanta, guarda Bella : non rispecchia per niente il suo nome ! Si sta rovinando leggendo quei brutti libri di calciatori famosi.

Samanta : Non è degna di essere nostra sorella, vero Deborah ?

Debora : Già, è vero !

Bella : Che bel libro, è proprio appassionante !

Il coro si dispone a sinistra, le due sorelle ballano a destra.

PRIMA CANZONE : BELLA, NON NE POSSIAMO PIU’

Bella non ti passa più, Bella non ti passa più,

te la sei voluta tu, quanti amici hai tu,

quanti libri leggi tu, troppe son le tue virtù

noi non ne possiamo più ! noi non ne possiamo più !

Atto primo

Scena seconda

Sorelle si spostano a ds., narratore al centro, Bella legge il libro nello sfondo, da ds. entrano Gaston e Mister che si mettono a sin.

Narratore : Le figlie maggiori si davano molte arie e non si volevano sposare con gente comune, ma solo con personaggi famosi.

CORO : Eho, eho, na, na, na, oh ! (2 v.)

Tira di qua, molla di la, questo è il gioco di quest’ora qua !

Eho, eho, na, na, na, oh !

Mister : Mia cara Deborah, mi vorresti sposare ? Se mi sposi in cambio ti offro : l’abbonamento annuale alla squadra di calcio che alleno, un poster di Ronaldino, una cuccia per il gatto, una canna da pesca e una cassetta di pesche tutta tempestata di diamanti. Accetti lo scambio ?

Deborah : Noooo ! ! !

Mister : Aaahh ! Che hai fatto ! Hai rifiutato la cassetta di pesche e tutto il resto !

Narratore :Ecco l’altro concorrente, Samantah !

Gaston : Oh Samantah, se mi sposi ti offro in più un elmo di vichingo cornuto, rifiuti lo scambio ?

Samantah : Siiii !

SECONDA CANZONE - ANIMA MIA

Anima mia, vieni a casa mia, Samantah mia, vieni a casa mia.

ti sposerò dovessi odiare questo gioco. Ti sposerò dovessi amare Berlusconi.

Deborah mia, vieni a casa mia,

ti sposerò dovessi odiare Ronaldino !

Atto primo

Scena terza

Le sorelle escono da ds., Bella si mette a ds., il narratore al centro.

Narratore : Ecco, siamo di nuovo qui con una nuova concorrente, Bella !

Mister : Mia cara Bella, se mi sposi ti offro un servizio di pentole in acciaio inox, un televisore 25 pollici, accetti lo scambio ?

Bella : Nooo !

Mister : Noo, che hai fatto !

Gaston : Lascia che ci penso io ! Bella, se mi sposi ti offro in cambio una Harley Davidson, una crociera alle Galapagos sul Titanic , una Porsche Carrera e una Ferrari Testa Rossa, accetti lo scambio ?

Bella : Noo !

Gaston : Che hai fatto ! Hai rifiutato la Porsche e tutto il resto !

TERZA CANZONE - BELLA, COME UNA MATTINA

Bella, come una mattina, d’acqua cristallina,

come una finestra che mi illumina il cuscino,

calda come il pane, ombra sotto un pino,

mentre t’allontani stai con me for ever !

SIPARIO (Stefano e Chiara)

Atto secondo

Scena prima

Interno di una cucina povera, sul tavolo pentole, tagliere, vasca con piatti, spazzolone, scopa. Bella al centro che cucina, i tre fratelli a ds., a sin. Le due sorelle. Narratore avanza verso il centro da sin.

SIPARIO (STEFANO E CHIARA).

Narratore : Un brutto giorno il ricco manager fallì perché tutta la carne era rimasta invenduta a causa della mucca pazza e di conseguenza tutti i suoi ristoranti dovettero chiudere ; il commerciante con la sua famiglia si ritirò in campagna dove tutti si dovettero adattare a fare i contadini.

Bella : Questa vita è proprio faticosa, alzarsi presto, preparare da mangiare, sto’ sempre a lavorà ! Comunque devo abituarmi, non lascerò il mio povero padre solo per sposarmi con gente ricca, hmh !

(Bella mentre parla cucina, lava per terra, taglia le carote tutta indaffarata)

Narratore : Ma non erano tutti decisi come Bella ad affrontare la realtà, infatti le sorelle invidiose parlavano in malo modo della minore.

Samanta : Quanto si illude quella smorfiosa ! La vita bella non è questa : questo stile mi fa rimpiangere i vecchi tempi, i bei vestiti, la discoteca, che malinconia !

Debora :Hai proprio ragione, quella smorfiosa spreca tutto il suo tempo a lavorare, non ne vale proprio la pena !

Narratore :Ma il padre, come i fratelli, sapeva della bontà d’animo di Bella e prendeva l’esempio proprio da lei. Il fratello si accorge che Bella è stanchissima perciò chiama gli altri due e insieme l’aiutano.

I Fratello : Ciao, Bella, oh come tu stai ? Oh che tu fai costì ?

Bella : Come è andata oggi nei campi ? E nostro padre come sta ? Non fatelo sforzare troppo !

II Fratello : Dammi qua lo spazzolone, che t’aiuto io a lavare il pavimento, oh cittina !

Bella : Ma no, grazie, tu hai già lavorato, ora tocca a me.

III Fratello : Ma no, bimba, tu hai faticato finora, vatti a riposare e oggi cucino io !

Bella : Grazie, ma siete proprio sicuri di voler fare tutto da soli ?

I Fratelli : Ma certo, non preoccuparti per noi II F siamo forti come le querce III F non siamo mica bischeri !

Bella si mette a leggere, II e III fratello si prendono sottobraccio ed escono seguiti dal I fr.

Dove vai ? - Al cinema. Al cinema - E che fanno ?

E che fanno ? - Quo vadis. Quo vadis - E che vuol dire ?

E che vuol dire ? - Dove vai. Dove vai - Al cinema ! .......

Atto secondo

Scena seconda

Da ds. entrano le sorelle con il padre. Bella in fondo a ds. legge sempre. Narratore entra da sin.

Samanta : Ouff ! Che barba, che noia, che barba !

Debora : Non ce la faccio più ! Come mi manca la vecchia vita !

Samanta : Gite in motocicletta ! Circondate da ragazzi !

Debora : Vestiti fantastici !

Samanta : I gioielli ! Il parrucchiere ! Era pure carino !

Tutte e due : Una casa e una vita decente ! Questa è tutta colpa di nostro padre, di quell’imbranato ! Non doveva andare in rovina !

Narratore : Da un anno questa famiglia era partita per la campagna quando arrivò una lettera in cui si leggeva che, passato il pericolo della mucca pazza, la Mc Donald’s riapriva i ristoranti. C’erano dunque buone prospettive di ripresa per gli affari della famiglia . Per poco questa notizia non fece impazzire le sorelle maggiori che speravano di lasciare la campagna dove morivano di noia, così chiesero al padre :

Samanta e Debora : Papino, compraci quegli splendidi zatteroni color avorio, e le minigonne di Armani, mi raccomando !

Narratore : Bella non chiese niente, perché sapeva che il valore dei cibi non sarebbe bastato ad accontentare i capricci delle sorelle...

Debora : Non è vero !

Narratore : Tu, sta’ zitta !Dicevamo.. Il commerciante disse :

Padre : E tu Bella, non vuoi che ti porti nulla ?

Bella : Beh, poiché siete così buono a preoccuparvi per me, portatemi una rosa che qui non crescono.

SIPARIO (STEFANO E CHIARA)

Atto terzo

Scena prima

Interno ricco del castello : via gli oggetti della cucina, dentro la tavola ricca, i cuscini. A sin. del tavolo Lumiere e Edward. Al centro il narratore che si ritira a sin. A ds. del tavolo entra il padre. Sempre da ds. entrano Tazzina e Teiera.

(SIPARIO - FRANCESCO E ANGELO)

Narratore : Non vuol dir già che il padre promise a Bella la rosa, ma lo fece lo stesso per non criticare col suo esempio la condotta delle sorelle. Così il buon uomo partì, ma durante il viaggio scoppiò un temporale improvviso e il padre, vedendo un castello, vi entrò.

Padre : Meno male che ho trovato questo castello, così mi riscalderò un po’, che fuori fa un freddo ! C’è qualcunoo ?

Edward : Zitto Lumiere, non fiatare, shh ! Don’t you know, non lo sai che il padrone non vuole ospitare nessuno ?

Lumiere : Mais oui, per una notte non si arrabbierà ! Non vedi com’è ridottò quel poverinò ? E’ tutto bagnatò !

Padre : Quant’è buio qui dentro ! Scusate, è permesso ? Mi potreste ospitare nella vostra dimora per questa notte di pioggia ?

Il padre avanza a tastoni da ds. verso sin., si ferma quando parla Lumiere, poi si avvicina ai due oggetti parlanti.

Edward : Oh, yes ! It’s a thirty minutes past ten ! Com’è tardi !

Padre : Chi ha parlato ? Qui non c’è nessuno !

Lumiere : Oh, excusez moi, monsieur, il mio amico non voleva spaventarla !

Anzi ! allunga la candela e brucia la spalla di Edward

Edward : Stai attento, o mi bruci !

Lumiere : Stupido ! non avevi detto di fare assoluto silenzio ?

Padre : si avvicina ai due, gira loro intorno, li scuote, guarda dietro Ma cosa ci sarà qui dentro, un computer ? Entrano da ds. Teiera Tazzina

Teiera : Ma lei è più scemo di me ! Siamo nel 700, l’elettricità non è stata ancora inventata !

Padre : Ma v..voi si..siete u..una te.. teiera e u..una ta..tazzina pa..pa..parlanti !

Teiera : Proprio così ! Ma non faccia complimenti, si accomodi pure nella stanza degli ospiti.

Tazzina : Si accomodi, sì, sì !

Lumiere : C’est juste ! La stanza è libera, et voilà !

Edward : E ricordi : il breakfast sarà servito alle otto esatte !

Teiera : E buonanotte !

SIPARIO (ANGELO E FRANCESCO)

Atto terzo

Scena seconda

A sipario chiuso si cambia il fondale ESTERNO che si mette su quello interno. Si tolgono gli arredi dal tavolo che si sposta a sinistra. A sinistra si mette il cesto con le rose. Vicino al cesto il padre, al centro il narratore, a destra il coro, sempre da destra entra la bestia. Dietro le quinte di sin si mettono i tre fratelli, a ds. pronte ad entrare le sorelle. Sempre a ds. entra il coro.

SIPARIO (ANGELO E FRANCESCO)

Narratore : L’uomo fu sorpreso di trovare una tale accoglienza e decise che il mattino seguente sarebbe ripartito ; ma ci fu un contrattempo : infatti in giardino..

Padre : Oh, che splendide rose !

QUARTA CANZONE - LA VIE EN ROSE

Quand il me prend dans se bras, et il me parle tout bas, je vois la vie en rose.

Il me dit des mots d’amour, des mots des tout les jours, et ça me fait quelque chose.

Il est entreè dans mon coeur, un part de bonheur, donqe je connais la cause.

Narratore : Stava per cogliere la rosa, quando...

Bestia : Fermatevee ! Chi v’ha dato er permesso de cogliè e’ rose miee !

Padre : Oddio !,E questo chi è ? Quant’è brutto !

Bestia : Senti chi parla ! E voi, oltre ad essere brutto, siete pure ingrato ! Non v’è bastato de sta’ dentro casa mia tutta la notte ? No ! Ve siete fregato ‘e rose mie !

Padre : Ma... monsignore...

Bestia : Zitto ! I complimenti nun so’ pe’ mè ! Me devi da chiamà Bestia ! !

Padre : Va bene Bestia... ma perché vi arrabbiate tanto per una rosa ? Volevo solo portarla alla mia cara figlia, come regalo !

Bestia : Ah, e così voi avete una figlia ? Allora portatela qua : morirà al vostro posto !

Padre : Ma Bestia... non potete chiedermi una cosa del genere !

Bestia : Zitto e nun fiatate proprio ! Andate nella vostra camera e prendete quel sacco de denari che troverete sul letto ; dopo di che... ‘natevene !

SIPARIO (FRANCESCO E ANGELO)

Atto terzo

Scena terza

Fondale ESTERNO- A sin. i tre fratelli, Bella, le due sorelle, al centro il narratore. A destra il coro. Sempre da destra entra il padre e fa un giro del palco, poi va a sin verso i figli.

SIPARIO(FRANCESCO E ANGELO)

Narratore : Così il mercante riprese la strada per casa e, una volta arrivato, porse le rose a Bella dicendo :

Padre : Prendi queste rose, Bella, anche se mi costeranno care !

Bella : E perché papà ? Cosa vi è successo ?

Narratore : Il padre raccontò tutto ai suoi figli, che rimasero stupiti e scioccati.

Samanta :Bella, ti rendi conto del rischio che ha corso nostro padre per colpa tua ? Debora : Per non parlare poi della nostra eredità. Papà non ha ancora fatto testamento !

I FRATELLO : Non ti preoccupare, babbo, e ci si pensa noi !

II FRAT. : Ma a fare cosa ? Io non ci vado dalla Bestia, vacci te !

III FRAT. : O ragazzi, ma il copione non diceva che dovevamo fare i coraggiosi

I 3 FRAT. : Boooh ! !

Bella : Allora papà, farò io la coraggiosa ! Papà, come hai detto alla Bestia io e te torneremo al castello e una volta lì, tu riprenderai la via di casa.

Bella e il padre salutano i fratelli e le sorelle e si avviano fuori verso ds.

Narratore : Così padre figlia si prepararono a partire. Intanto sulla soglia della porta le sorelle si strofinavano gli occhi con le cipolle per farsi venire le lacrime, ‘ste vipere !

Le 2 sorelle : Ce sarai ! ! !

Narratore : Mh mh ! ! Le due sorelle si strofinavano gli occhi con la cipolla, ma i tre fratelli piangevano davvero nell’osservare Bella e suo padre allontanarsi.

Durante la canzone Bella e il padre attraversano il palco salutando i fratelli.

QUINTA CANZONE - BELLA NON C’E’

Bella non c’è, è andata via, Mi manca da spezzare il fiato

Bella non è più a casa mia, fa male e non lo sa,

e voi che siete qua, che non mi è mai passata..

e mi chiedete perché Bella non c’è, capisco che

la lascio al castello senza me. è stupido cercarla in me.

Io sto da schifo, credete

e non lo vorrei

stare con voi e pensare a lei.

SIPARIO (ANGELO E FRANCESCO)

Atto quarto

Scena prima

A sipario chiuso si cambia il fondale : INTERNO. Al centro tavola apparecchiata riccamente. Al tavolo sono seduti Bella e il padre. A sin. del tavolo Edward e Lumiere, narratore al centro. A destra il coro, da ds. entrerà poi la Bestia.

SIPARIO (ANGELO E FRANCESCO)

Narratore : arrivati al castello Bella e il padre si recano nel salone principale dove trovano Lumiere e Edward che li invitano a sedersi a tavola.

Lumiere : S’il vous plais, assejez vous, sedetevi prego !

Edward : Sit down, please !

Padre : Ma che vuoi, tu sì down ! !

Bella : Oh padre mio, sono veramente contenta di salvarvi la vita anche se comunque dovrò lasciarvi.

Padre : Figlia mia, non volevo darvi questo dispiacere.

Lumiere : Ma non vi preoccupatè mademoiselle, in fondò non è la fine del mondò ! ! !

Narratore : Ad un certo punto sentono un gran fracasso : arriva la Bestiaa !

Bestia rivolto a Bella : Ho sentito quello che avete detto, siete proprio de core bono ! Sparisci Lumiere !

Lumiere : Oui, monsieur !

Bella : Non vi preoccupate per me, Bestia. Sono felice di restare con voi.

Bestia : Ma che, ce devo proprio da crede’ ?

Bella : Per salvare la vita del mio povero padre farei questo ed altro.

Narratore : Il padre e la Bella discutono con la Bestia.

Padre : Ho un’idea ! Perché non ci dormiamo sopra ?

Bestia : Aho ma come ho fatto ad avecce un’idea così fica ? Famo proprio così, sa !

Padre :Bella, sei proprio sicura di voler rinunciare alla tua giovane vita per salvare la mia ?

Bella : Non vi preoccupate, sono sicura che ne vale la pena. Allora buonanotte !

Spunta fuori Lumiere che si era ritirato :Buonanottè !

La bestia esce, Lumiere ed Eward prendono Bella sotto braccio e la portano in giro per il palco mostrandole le sue stanze.

Narratore : Il giorno seguente il padre e Bella visitano il castello insieme a Lumiere. Bella scopre l’esistenza di un quartiere dedicato a lei ; sulla porta c’era scritto : quartiere di Bella.

Lumiere : Questa è la prova che lei rimarrà per sempre al castellò !

Lumiere ed Edward fanno sedere Bella a tavola, entra la Bestia e si siede anche lei. A ds. del tavolo il coro, a sin. Lum. Ed Ed. Il narratore al centro.

Narratore : La sera, a cena...

SESTA CANZONE - SE AMI, SAI..

Non dirmi no, Se ami sai quando tutto finisce,

che ti conosco e lo so cosa pensi, se ami sai come un brivido triste,

non dirmi no. Come in un film dalle scene già viste,

E’ già da un po’, che se ne va, o no,

che non ti sento parlare d’amore, sai sempre quando una storia si è chiusa

usare il tempo al futuro per noi, e non si può più inventare una scusa

e non serve ripetere ancora se ami, prendi le mie mani,

che tu mi vuoi. Perché prima di domani

Perché, ora non c’è, te ne andrai,

quel tuo sorriso al mattino per me, non sarai qui,

perché, non mi dai più, niente di te. con me !

Bella : Oh Bestia, mi sono resa conto che non vuoi uccidermi, e mi sono chiesta il perché della mia permanenza al castello.

Bestia : Nun fa domanne ! Sparisci, va’ nella tua stanza e nun comparì davanti all’occhi mia fino a domani a pranzo !

SIPARIO(ANGELO E FRANCESCO)

Atto quarto

Scena seconda

A sipario chiuso la Bella e la Bestia preparano il letto con la sovraccoperta elegante. Dietro la bella che piange sul letto si mettono i due armadi. In scena Bella, armadio. Da ds. entrano Tazzina e teiera, vanno a sin, del letto ; successivamente entra da ds. Bestia. Coro a ds. del letto.

SIPARIO (ANGELO E FRANCESCO)

Narratore : Bella scoppia a piangere, corre nella sua camera ; si butta sul letto mentre dietro di lei compare un armadio che la osserva.

Armadio : (Sara) Ciao, mi presentto ! Noi essere armadio ti legno ti pino tetesco ! Cosa essere successo, pofera pampina ?

Armadio : (Martina) Non afere paura, parla pure con noi : siamo di legno stacionato, di noi ti puoi fidar !

Bella : Non so dove possa essere il mio povero padre ! Vorrei proprio vedere cosa sta facendo ! Invece sono prigioniera in questo castello, in balìa della Bestia !

Arm. Sara : Io afere grande idea, ja !Arm. Martina : Anche io afere grande idea, ja ! Insieme : Noi afere grande idea, ja !

Entrano Teiera e tazzina.

Teiera : Che ti è successo, Bella, perché piangi ? Tazzina : Perché piangi ?

Arm : Sara : Prava Teiera, sei arrifata al momento giusto !

Arm. Martina : Come cacio su maccheroni, ja !

Arm. Sara : Teiera, tu antare dalla Pestia ... Martina : e tire ti lasciare tornare Pella dal padre... Insieme : pofera pampina ! !

Teiera : Oh yes, what’s american boy, uanagana ! ! Consideratelo già fatto ! La Bestia mi sta a sentire Tazzina : Sì, sì, la sta a sentire !

Entra la Bestia da ds., la Teiera va verso di lui.

Teiera : Bestia, sei proprio senza cuore : Bella è disperata ! E dai, lasciala andare, e su, e n’amo ! ! Tazzina : e dai, e su, e n’amo ! !

Bestia : E vabbe’, fa venì qua Bella !Tazzina e Teiera vanno da Bella verso sin. e la portano dalla Bestia a ds. Bestia : Bella, nun te vojo fa venì er magone, quinni te lascio anna’ da tu padre. Però, se nun torni tra sette giorni... io m’ammazzo e tu ciavrai l’animaccia mia sulla coscienza. Te do’ st’anello. Mettelo sur tavolo da camera tua quanno ciavrai voja de tornà da me.

Bella : Non ti preoccupare, sarò di ritorno al più presto....

Narratore : Bella così tornò dal padre, ma la Bestia, rimasta sola, soffriva terribilmente per la mancanza di Bella, di cui si era innamorato.

Bella a sin. del letto saluta verso il coro, al centro il letto con accanto la Bestia, dietro l’armadio che saluta e piange, a ds. il coro che canta.

SETTIMA CANZONE - BELLA, CIAO

Una mattina, me so’ svegliato,

Bella ciao, Bella ciao, Bella ciao, ciao, ciao !

Una mattina, me so’ svegliato, e nun t’ho trovato più !

Oh parmigiano, mo me te magno,

Bella ciao .....

oh parmigiano, mo me te magno, pe’ sfoga’ il mio dolor !

Ma se io muoio, per colpa tua,

Bella ciao, ....

ma se io muoio, per colpa tua, rimpiangerai l’anima mia.

SIPARIO(ANGELO E FRANCESCO)

Atto quinto

Scena prima

INTERNO CON LETTO , cambiare sovraccoperta, mettere tavolino con telefono, il letto viene poi spostato di lato quando il padre telefona. In scena :Narratore al centro, Bella dorme dentro al letto .Le serve a sin del letto con scatolone. A ds. entra il padre all’urlo della serva.

SIPARIO (STEFANO E ANGELO)

Narratore : La mattina dopo Bella si trovò in casa di suo padre.

Bella : Oh, che bello ! Grazie alla generosità della Bestia sono di nuovo a casa mia, così potrò accudire il mio povero padre.

Serva :Manuuu ! Manu : Che c’è, che ti è successo ?

Serva : Una cosa sconvolgente, a tratti allucinante ! Manu : Che cosa ?

Serva : Come posso fare, come posso fare, come posso fare ? Manu : A fare cosa ? Serva : Ho le doppie punte ! Manu : Ma dai, non è possibile !

Si ripete meno le ultime tre battute. Serva : E’ tornata Bella !

Narratore : All’urlo della serva accorse subito il padre che nel vederla ci mancò poco che svenisse il padre sta per cadere svenuto, le serve lo sorreggono.

Padre : Bella ! Sei proprio tu ! Non credo ai miei occhi !

Bella si sveglia e si siede sul letto sbadigliando, si stira, poi si guarda intorno.

Bella : Oh cielo ! Come farò ad alzarmi senza neanche un vestito ?

Serva : Bella, guarda cosa ho trovato : uno scatolone pieno di vestiti !

Narratore : Bella scelse il vestito meno alla moda e nel frattempo il padre avertì le due sorelle del ritorno della minore.

Mentre Bella sceglie il vestito le serve tolgono il letto e mettono il telefono sul tavolo

Padre : Pronto ? C’è Samanta ? Bene, allora passamela, che aspetti ! Quant’è tonto questo ! Pronto, senti, è tornata Bella. Che ne dici di venire qui per farle visita ? Avvisa anche tua sorella e portate i vostri mariti !

Bella : Tata, per favore, riponi i vestiti nell’armadio, così potrò regalarli alle mie sorelle, che arriveranno tra poco. Ma che fine ha fatto lo scatolone ?

La serva fa sparire lo scatolone dietro al letto

Serva : Manuuu ! Manu : Che cosa è successo ? Serva : E’ successa una cosa sconvolgente, a tratti allucinante ! Manu : Che cosa ? Serva : Come posso fare, come posso fare, come posso fare ! Manu : A fare cosa ? Serva : E’ scomparso lo scatolone con i vestiti di Bella ! Manu : Lo hai preso tu lo scatolone ! Serva : No, lo hai preso tu ! le due litigano dandosi della bugiarda e si mettono imbronciate spalla contro spalla

Padre : Un momento ! Adesso che mi ricordo la Bestia aveva detto che questi vestiti li doveva indossare Bella, ecco perché è scomparso lo scatolone !

Manu : Voglio fare pace, pace, pace ! Serva : Che vuoi fare tu ? Manu : Pace ! Serva : Senti, non esiste proprio ! ! !

Atto quinto

Scena seconda

Stesso interno: escono il padre con le serve, discutendo ; il narratore va verso il centro, le sorelle sotto braccio ai mariti si preparano ad entrare da ds., Bella rimane in scena vicino al letto.

Narratore : Nel frattempo arrivano le sorelle con i loro mariti Franco ed Ettore.

Due tipi abbastanza strani : Franco (Franco e Samanta avanzano, da ds verso sin, Franco si liscia i capelli con la mano) è molto fanatico e si sente chissà chi

Ettore (Ettore avanza con Deborah e ride ) aveva fin troppo spirito, ma lo usava a sproposito.

Bella : Ciao sorelline, sono tornata ! le abbraccia e bacia A proposito, non mi avete ancora presentato i vostri mariti ! le sorelle presentano i mariti che ripetono i gesti della passerella.

Debora : Bella, come stai bene, sembri proprio una regina !

Samanta : Come sei stata al castello tutto questo tempo ?

Bella : Benissimo, la Bestia non è poi così Bestia come sembra. Ad ogni modo non resterò molto : gli ho promesso di tornare fra otto giorni !

Debora : (bisbigliando all’orecchio di Samanta) Sto a morì d’invidia ! N’amosene di là che è meglio !

le sorelle si appartano a sin. del tavolo, Bella e i mariti vanno a ds, poi i mariti escono.

Narratore : Le due arpìe, invidiose della sorella...

Debora : Ancora che ci insisti co’ sta’ storia ? Arpìa ce sarai !

Narratore : Allora, stavo dicendo, le due arpìe escogitarono un piano per far rimanere Bella altri otto giorni e mancare alla promessa fatta alla Bestia.

Debora : Se riuscissimo a far rimanere Bella altri otto giorni, al suo ritorno la Bestia la divorerà per punirla di non aver mantenuto la promessa.

Samanta : Ficoo ! Ma come facciamo a farla rimanere ancora ?

Debora : Facile ! Basta fare un po’ di moine a Bella.

Le due sorelle : rientrano verso il centro dove sta Bella e la circondano, le prendono le mani, la baciano : Bella, ti prego, rimani altri otto giorni, non partire ! Ci sei mancata tanto !

Bella : E va bene, resterò per farvi contente !

SIPARIO (STEFANO E ANGELO)

Atto quinto

Scena terza

ESTERNO a sipario chiuso Gianni e Marco cambiano il fondale mettendo l’esterno. Tavolo al centro con cesto di rose sopra una tovaglia che copre i piedi del tavolo dove è nascosto il principe. Davanti al tavolo, sdraiata la Bestia morente, a sin. del tavolo Bella, a ds. Teiera e Tazzina. A ds. in fondo coro.

SIPARIO(STEFANO E ANGELO)

Narratore : La decima notte Bella sognò la Bestia sdraiata sull’erba, mentre le rinfacciava tutte le sue colpe ; così si rese conto di aver fatto due promesse delle quali solo una poteva essere mantenuta.

Bestia : Bella, sto morendo per colpa tua ! M’avevi promesso de rimanè a casa de tu padre solo otto giorni, e invece sei rimasta de più.

Narratore : A quel punto Bella pensò che avrebbe vissuto più felicemente lei con la bestia che le due sorelle con i loro mariti. Allora prese l’anello, lo mise sul tavolo e - come gli aveva detto la Bestia - la mattina dopo si ritrovò al castello e iniziò a cercare la Bestia quando.. incontrò la Teiera.

Bella : Teiera, dov’è la Bestia ? L’ho cercata dappertutto ! Ho un brutto presentimento !

Teiera : Bella, meno male che sei tornata ! Se cerchi la Bestia è in giardino, ma sbrigati perché sta per morire ! Tazzina : Sì, sbrigati, sbrigati !

Bella cerca la Bestia, la trova e si inginocchia accanto a lei

Narratore : Bella trovò la Bestia in giardino e senza ribrezzo si gettò su di lei.

A ds. avanza il coro e canta agitando le braccia.

OTTAVA CANZONE - BESTIA MIA PERCHE’ SEI MORTA

Bestia mia perché sei morta, E la Bella innamorata,

pane e vin non ti mancavan, fa ancor per te le fusa,

la rosa era nell’orto, ma la porta resta chiusa,

e un castello avevi tu. E tu non rispondi più !

Bestia mia, Bestia mia,

ti invoca la Bella tua,

Bestia mia, Bestia miiiaa !

Narratore : Bella, sentendo il cuore battere, andò a prendere un po’ d’acqua per bagnargli la testa.

Bestia : Bella ! Te sei ricordata d’a promessa che m’hai fatta : sei tornata ! Ma è troppo tardi ! Mo’ er dolore me stà ad ammazza’ !

Bella : Bestia, credevo di esserti solo amica, ma il dolore che provo mi fa capire che non posso vivere senza di te !

Il coro avanza e copre la Bella e la Bestia mentre canta ondeggiando. Dietro al coro il principe esce dal tavolo e si sdraia al posto della Bestia che esce di scena. La fata entra più tardi da ds.

NONA CANZONE - PICCOLO GRANDE AMORE

Quella camminata strana, E lei, tutto a un tratto non parlava

pure in mezzo a chissà chi l’avrei riconosciuta. Ma le si leggeva

Mi diceva : Sei una frana ! chiaro in faccia che soffriva.

ma io questa cosa qui, mica l’ho mai creduta ! Ed io, non lo so quant’è che ha

ha pianto !

E lunghe corse affannate, Solamente adesso

incontro a stelle cadute, me ne sto rendendo conto,

e mani sempre più ansiose, e scarpe bagnate, che lei, lei era

e le canzoni stonate, urlate al cielo lassù : un piccolo, grande amore

chi arriva prima a quel muro, solo un piccolo grande amore

non sono sicuro, niente più di questo, niente più !

se ti amo davvero, Mi manca da morire

non sono, non sono sicuro ! quel suo piccolo, grande amore,

adesso che, saprei cosa dire,

adesso che, saprei cosa fare,

adesso che, voglio un piccolo, grande amooore !

Narratore : Pronunciate queste parole il castello si illuminò : i fuochi d’artificio, la musica, ogni cosa faceva credere di essere a una festa. La Bestia era sparita e al suo posto c’era un bellissimo principe.

Principe : Bella, non mi riconosci ?

Bella : Ehm, veramente no ! Dov’è la Bestia ?

Principe : Ma sono io. Ero vittima di un incantesimo. Ah, ecco qui la fata che mi ha fatto questo scherzo : adesso ti spiega lei tutto !

Fata : Sì, sono proprio io, eccomi qua !

Bella : Una fata in carne e ossa !

Fata : Più carne che ossa !

Bella : La fata cattiva : ta, ta ,ta, taaa ! Ma che cosa ne hai fatto della Bestia ?

Fata : Mi sono divertita un po’ ! Bestia si meritava quella punizione perché aveva il cuore di pietra e sarebbe rimasto così finché una ragazza dall’anima pura non si fosse innamorata non del suo aspetto esteriore ma della sua anima. Questa ragazza sei tu, Bella !

Narratore : Bella e il principe andarono insieme al castello dove trovarono il padre e tutta la famiglia. Gli oggetti incantati ripresero le loro sembianze umane. Bella e il principe si sposarono e vissero felici e contenti.

Mentre il narratore parla Debora e la serva dispongono le sedie. Il coro avanza e le due ballano a sin., il coro a ds.

DECIMA CANZONE - AS LONG AS YOU LOVE ME

Dopo l’ultima canzone Martina e Daniela presentano i personaggi che si dispongono a semicerchio sul palco e ricevono gli applausi (speriamo).

PERSONAGGI E INTERPRETI

In ordine di apparizione

PRIMO NARRATORE TANIA BEZZINI

DEBORAH (Prima sorella) VIVIEN DI GIORGIO

SAMANTAH (Seconda sorella) STEFANIA CIVELLO

MISTER (Primo presentatore) MARCO PROIETTI

GASTON (Secondo presentatore) GIANNI DE FILIPPO

LA BELLA VERONICA IPPOLITO

PRIMO FRATELLO ANGELO CURINGA

SECONDO FRATELLO FRANCESCO CERRUTI

TERZO FRATELLO VALERIO SILVIO

IL PADRE JAMIL GAHARI

EDWARD STEFANO POLINARI

LUMIERE CHIARA ARUFFO

TEIERA VERONICA RATINI

TAZZINA VALENTINA STOPPON

LA BESTIA CRISTIANO FRATESI

SECONDO NARRATORE FRANCESCA MORELLI

ARMADIO SARA BOCCI

MARTINA VENTI

SERVA DANIELA DELOGU

MANUU MARTINA FOCHETTI

FRANCO, MARITO DI SAMANTAH MARCO PROIETTI

ETTORE, MARITO DI DEBORAH GIANNI DE FILIPPO

IL PRINCIPE VALERIO SILVIO

LA FATA HELEN SGARELLA

SCUOLA MEDIA STATALE

GUIDO PITOCCO

CASTELNUOVO DI PORTO

ANNO SCOLASTICO 1997 / 1998

CLASSE PRIMA SEZIONE B   TEMPO PROLUNGATO

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