Il
volto
di Lutero č, per me, vera espressione della sua anima .
Un
volto rozzo di plebeo , con le
folte sopracciglie, l'ossatura marcata, come
scolpito nella roccia, segno di rude energia, una faccia quasi antipatica a prima vista .
E
pure c'č specialmente negli occhi un
dolore muto e fiero , una malinconia
indicibile , elemento primo di
ogni effetto gentile e delicato
che dā a tutto
il resto una vera
importanza di nobiltā .
Lutero
sapeva ridere , ma sapeva
anche piangere. Anche le
lacrime egli doveva conoscere; le
lacrime e l'aspro tormento.
"T.
Carlyle"
Giulia
V . e Beatrice
Classe
VB