|
Cratere di Aristonothos. Accecamento di Polifemo, 680-670 a.C., Roma, Musei Capitolini |
I Ciclopi sono dei giganti che vivono su un'isola disabitata. Il loro nome, 'occhio rotondo', deriva dal fatto che essi posseggono un unico occhio posto nel centro della fronte. Vivono in caverne e fanno la vita di pastori di pecore. Ulisse si avvicina all'isola con una delle sue navi, portando in dono un otre di vino. Trovata vuota la caverna dove abitava uno dei giganti, comincia ad ispezionarla con i suoi compagni. Dopo poco tempo, ritorna il 'padrone di casa', Polifemo, portando con sč molta legna da ardere. Fa entrare nella grotta il suo gregge e chiude l'ingresso con un masso che neanche venti uomini avrebbero potuto spostare. Polifemo si accorge della presenza degli stranieri e chiede loro chi siano: Ulisse racconta la sua storia, la gloria conquistata nella guerra di Troia e chiede ospitalitą. Invece di rispondere a tale richiesta, il Ciclope afferra due compagni di Ulisse e comincia a divorarli. Al termine del 'lauto pasto', Polifemo si stende per prepararsi a dormire, ripromettendosi di mangiare gli altri soldati greci all'indomani. Ulisse si rende conto che il momento sarebbe propizio per uccidere il Ciclope, ma la caverna rimarrebbe drammaticamente chiusa, e, allora, dą spazio alla sua proverbiale furbizia. Intanto arroventa un palo di legno con un'estremitą molto appuntita, poi, al risveglio di Polifemo, offre lui molto vino in segno di pace e, quando il Ciclope č sufficientemente ubriaco, lo acceca infilandogli nell'unico occhio il palo. Malgrado il terribile dolore e la rabbia per la perdita della vista, Polifemo č costretto a rimuovere il grande masso che ostruiva l'ingresso della caverna per permettere l'uscita del gregge. Ulisse aveva previsto questa mossa e aveva costretto i suoi compagni a nascondersi sotto il ventre delle pecore. Usciti con l'inganno dalla caverna, Ulisse e i suoi compagni raggiungono le navi e si allontanano rapidamente dall'isola, mentre il gigante cerca di impedirne la partenza lanciando grandi massi. |