Il piano dell’offerta formativa è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche e chiarisce la progettazione curriculare, extracurriculare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia” (dall’art.3 del Regolamento in materia d’autonomia delle istituzioni scolastiche, D.M. del 25. O2. 99).
Per questa ragione è stato pensato come l’espressione di un’idea di scuola che ciascun istituto cerca di darsi coerentemente con la realtà territoriale in cui si opera, con le risorse culturali e con le problematiche sociali.
La Direttiva 180/99 presenta il P.O.F. come il progetto che definisce le linee culturali e metodologiche del processo educativo, promosso dalle singole scuole in una prospettiva pluriennale. Nel processo formativo ha l’obiettivo di disciplinare l’esperienza scolastica in modo da renderla sempre meno caratterizzata da percorsi rigidi, uguali per tutti, e di arricchirla di obiettivi di formazione ricchi e variegati da itinerari flessibili, opzionali, calibrati sui reali bisogni degli alunni per stimolarne motivazioni e interesse.
Per questa ragione il presente P.O.F. vuole indicare a tutti gli educatori un “ Percorso Formativo” in grado di soddisfare i bisogni e le aspettative di tutta l’utenza scolastica; inoltre la visibilità e la condivisione dei processi che verranno attivati con i vari Progetti che costituiscono il Piano dell’Offerta Formativa ( P.O.F.) del Circolo 185°; sono una sicura garanzia per tutti coloro che sono coinvolti nel processo educativo relativo agli alunni che lo frequentano
La scuola rileva ogni anno i bisogni formativi dell’utenza e l’adeguatezza degli strumenti attraverso:
Questionari
proposti agli alunni, al personale della scuola ed alle famiglie
Il risultato di questi questionari viene analizzato in seno di Collegio Docenti che alla luce dei risultati si adopera a far si che tutte le aspettative e le richieste vengano rispettate.
I risultati e le relazioni relative agli anni precedenti sono archiviate tra gli atti della scuola.
La popolazione scolastica si presenta eterogenea: ad una parte di alunni
motivati, sostenuti e stimolati dalla famiglia si contrappone una parte di
alunni che manifesta vissuti di inadeguatezza, scarsa autostima, mancanza di
motivazione allo studio e incapacità di rispettare le regole.
Un numero elevato di bambini utilizza modalità relazionali basate
sull’aggressività perché convinto che l’affermazione di sé debba avvenire
attraverso dimostrazioni di forza.
Tale aggressività, che va incanalata attraverso una serie di proposte educative ed operative, è l’espressione di bisogni che vanno decodificati ed ai quali è necessario rispondere con interventi formativi.
Una risposta a tali bisogni è data dalla Scuola con i vari progetti che si attuano, nelle palestre del quartiere, nelle piscine, in Parrocchia e da gruppi di volontariato.
Inoltre attraverso le attività svolte a scuola, si cerca, anche se in modo autonomo e non in maniera sinergica, come sarebbe auspicabile, di soddisfare le richieste dell’ utenza che abita nel territorio.
* Un continuo incremento della popolazione scolastica;
* La presenza d’alunni stranieri;
* La presenza di nomadi stanziali;
* Un cospicuo numero d’alunni in situazione di disagio e d’alunni con difficoltà d’apprendimento;
* Un elevato numero d’alunni in situazione di handicap psicofisico.
La scuola per essere in sinergia con la società di oggi improntata ai rapidi cambiamenti ed alla globalizzazione evidenzia i seguenti bisogni formativi:
· La capacità d’iniziativa, valutazione, scelta, decisione e responsabilità;
· La capacità di interagire con altre culture e di assumere la “diversità” come ricchezza e risorsa;
· La capacità di reciproca comprensione e rispetto degli altri;
· La capacità di individuare i cambiamenti accelerati e di gestirli;
· La capacità di utilizzare i linguaggi informatici ed usare le nuove tecnologie;
· La sensibilità necessaria per il rispetto dell’ ambiente e delle regole che ogni società si dà.
Alla luce di quanto è stato analizzato, nel rispetto delle scelte educative della famiglia e dei bisogni di tutte le parti
· Centro di formazione e cultura;
· Punto d’incontro delle varie forme di “diversità e d’emarginazione” allo scopo di prevenire e contrastare la formazione di pregiudizi nei confronti di persone e culture;
· Mezzo per combattere la dispersione scolastica creando un ambiente coinvolgente ricco d’attività piacevoli e creative;
· Ambiente accogliente e coinvolgente, sia per alunni sia per genitori, per l’acquisizione di valori quali : la convivenza democratica, il rispetto delle regole, l’ accettazione piena del “diverso”, la solidarietà, il rispetto per la vita, il rispetto per l’anziano, il rispetto per l’ambiente nel quale si vive;
· Mezzo per la conquista di spazi da riscoprire e cui dare ridare dignità per un’aggregazione e socializzazione sempre più ampia.