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Per noi uomini scrivere "04/08/88" o "04/08/1988" è la stessa cosa, l’una espressione vale l’altra, per i computer non è così. Dopo il 31/12/99 c’è il 01/01/00 che non è il primo giorno del 2000, ma il primo del 1900. Il problema si pone quando il computer ad avere questo "computer bug", non è il computer con cui giocano i bambini, ma il computer che gestisce una diga, i voli di un aeroporto, l’erogazione di energia elettrica, il calcolo degli interessi di un conto corrente o qualsiasi altra cosa legata al tempo che influenza la nostra vita. Dall’orologio al quarzo al supercomputer tutti questi apparecchi potrebbero generare un apocalissi di fine millennio in tutti i paesi a grande automazione computerizzata. Il problema ha le sue origini all’inizio dell’informatica. Per scrivere qualsiasi cosa, anche una data, si devono inserire delle informazioni nel calcolatore e queste necessitano di memoria fissa. Questo tipo di memoria è stata a lungo inaccessibile agli utenti meno abbienti e anche le industri e più ricche hanno sempre cercato di risparmiare sulla grandezza dei programmi da memorizzare. Oggi con poche centinaia di migliaia di lire possiamo acquistare 10 Gbyte di memoria fissa, 10 anni fa nessuno parlava di Gbyte al massimo si parlava di Kbyte e sembrava già molto. Un disco da 20 Mbyte costava 20.000.000 di lire e quasi tutti i PC non avevano memoria fissa, si usavano solo i floppy disk. Ancora prima si usavano i metodi più disparati per la memoria dei calcolatori dalle scheda traforate alle valvole elettrostatiche, tutte componenti costosissime. Per questo si doveva risparmiare al massimo sulle righe di programma e le prime due cifre dell’anno non erano indispensabili, così venivano omesse. Oggi non abbiamo questo bisogno e usiamo tutte e quattro le cifre dell’anno. Intanto molte macchine costruite in quella maniera continuano a funzionare, e se arrivassero, così come sono state pensate, alla fine dell’anno andrebbero in tilt. Per ovviare questo problema si deve modificare il programma per renderlo idoneo alla data a otto cifre e inserire i parametri delle operazioni in questo formato di data. Il fatto è teoricamente semplice, ma il costo dell’operazione non è insignificante, per correggere questo "bug" si spenderanno migliaia e migliaia di miliardi in tutto il mondo. Il problema è noto dai primi anni novanta, ma oggi assume un grande rilievo per l’imminenza del termine per effettuare queste modifiche. I paesi europei sono abbastanza avanti con le operazioni di correzione, gli U.S.A. e il Canada sono a buon punto, ma il problema è la Russia che, assieme agli altri paesi asiatici è ancora indietro nella correzione di questo bug. A causare il problema sono stati i programmatori e questi stessi oggi lo correggeranno, ma non gratis perché per correggere quest’errore in macchine così arretrate serve molto lavoro. Esistono a oggi circa 500 linguaggi di programmazione più o meno diffusi, ma tutti avranno bisogno dell’intervento di correzione e non sarà facile. Molti paesi hanno predisposto lo stato di allerta per l’esercito per la notte di capodanno, ma ogni danno potrà essere prevenuto grazie alla correzione dell’errore.

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REALIZZATO DAL GRUPPO "COMUNICARE" DEL LICEO SCIENTIFICO KEPLERO DI ROMA