le funzioni logaritmiche  -  13

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cambiamento della base del logaritmo

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  • Partiamo adesso da una situazione concreta: su una calcolatrice abbiamo la possibilità di usare la funzione log10, ma dobbiamo calcolare log23. Ci viene in aiuto la importante proprietà del cambiamento di base: logb x = ( loga x ) / ( loga b ). Infatti questa ci fa risolvere il problema : log2 3 = ( log10 3 ) / ( log10 2 ). Se sulla calcolatrice abbiamo solo la funzione logaritmo naturale  ln, non c'è problema: log2 3 = ( ln 3 ) / ( ln 2 ). Ad esempio, nella  calcolatrice PGC, che è alla base di tutte le figure interattive finora viste in questa unità sui logaritmi, log  è sinonimo di  ln, per cui  logax  si digita come  (log x)/(log a).
     

  • La proprietà in esame deriva in maniera quasi immediata dalla proprietà del logaritmo di una potenza: loga(bc) = c·logab.  Prendendo in essa   c=logb x  (quindi  bc=x), ricaviamo  loga x = loga bc = logb x  ·  loga b = loga b  ·  logb x. Basta adesso invertire questa formula e ottenere: logb x = ( loga x ) / ( loga b ). (Nota)
     

  • Illustriamo il processo con la figura: in essa sono rappresentate  expaexpb, logalogb; k  è quel numero tale che  ak=b,   quindi  k=logab. Adesso scegliamo un'ascissa x (in figura è il punto c che ha per ascissa x e può essere mosso per modificare la x, inizialmente posta uguale a 1); come si passa, rimanendo sulla stessa retta orizzontale, dal generico punto  (x,bx)expb al corrispondente punto (k·x,bx)=(k·x,akx)expa, così, per simmetria rispetto alla bisettrice  y=x, si passa (rimanendo sulla stessa retta verticale) da  (x,logbx)∈logb  a  (x,k·logbx)∈loga  , ossia:  logax = k·logbx = logab · logbx.
     

  • Questa proprietà esprime anche che le funzioni loga  e  logb sono la prima multiplo della seconda con un fattore di moltiplicazione pari a logab. Viceversa se prendiamo un numero  h  e consideriamo la funzione  h·logb, questa sarà esattamente la funzione loga  con la base  a  ricavabile dalla relazione  logab=h, che comporta  ah=b  e quindi  a=b1/h. Quest'ultima osservazione permette di dare una conclusione a un  approfondimento  iniziato in una sezione precedente.

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