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La scuola cambia, aiutaci a cambiarla a misura d'alunno!

1999/2000

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Spazio alunni

La popolazione attiva

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Didattica e Multimedialità

Premessa  Raccolta dati  Classificazione e sistemazione dati   Analisi e interpretazione

L'inserimento professionale dei laureati e dei diplomati  Incontro con il vicesindaco di Castelnuovo  Conclusione Questionario razzismo  La valutazione degli alunni

Nell'ambito del progetto "Conosciamo il nostro ambiente" il seguente gruppo di alunni della 3A, 3B e 3C:
    1. Eros Berardo 3A
    2. Mattia De Lazzaretti 3A
    3. Margherita Morosi 3A
    4. Diego Olivieri 3A
    5. Cicinelli Serena 3B
    6. Di Giuseppe Umberto 3B
    7. Gabriella Giuliani 3B
    8. Daniele Gloria 3B
    9. Andrea Marletta 3B
    10. Roberta Pisola 3B
    11. Tomas Cipriani 3C
    12. Marco Della Valle 3C
    13. Luca Tofani 3C
    14. Vanessa Prosperi 3B

sotto la guida del Prof. Bruno Antonelli ha svolto la Seconda Unità Didattica, il cui risultato finale è il lavoro sottostante.

PREMESSA

Nell’ambito del progetto "Conosciamo il nostro ambiente" realizzato attraverso l’apertura delle classi terze, il nostro gruppo sta sviluppando la seconda unità didattica:  "La popolazione attiva".

Siamo andati al comune per intervistare il vice sindaco, il signor Luciano Mondati che ci ha fornito delle informazioni sulla popolazione ed in particolare sul lavoro, oltre a spiegarci "cos'è e quali siano i compiti del Comune".

Di questa intervista riferiremo a parte.

Successivamente abbiamo voluto svolgere un’inchiesta , prendendo come campione i genitori e i nonni degli alunni della nostra scuola .

Per ottenere i vari dati relativi al lavoro abbiamo sottoposto una scheda a ogni alunno chiedendo di rispondere alle domande sul lavoro svolto dai genitori e dai nonni .

Per ragioni di funzionalità la scelta del campione per la nostra inchiesta è stata obbligata, per cui i risultati non possono avere certezza scientifica, saranno comunque utili a fornirci indicazioni e tendenze generali.

Comunque a parte la scientificità la cosa più importante per noi è il metodo (ricerca sul campo) per fare un’indagine .

Abbiamo svolto il nostro lavoro secondo i punti seguenti:

1-Raccolta dati a mezzo questionario

2-Classificazione e sistemazione dei dati

3-Analisi e interpretazione

4-Conclusione

Raccolta dati

Per raccogliere i dati necessari per la nostra inchiesta abbiamo distribuito delle schede che chiedevano informazioni sul lavoro dei nonni e dei genitori di tutti gli alunni della nostra scuola.

Fin qui la cosa è stata piuttosto facile : tutti i ragazzi hanno compilato le schede, tranne alcuni che si sono rifiutati, perché secondo i loro genitori questo violava la legge sulla privacy.

Per inciso ricordiamo che le schede erano anonime, riportavano solo il nome della classe, proprio perché non avevamo alcuna intenzione di mettere il naso negli affari degli altri.

Classificazione e sistemazione dati

Ben più lungo e complesso è risultato il lavoro di classificazione e sistemazione dei dati raccolti. Non è stato facile! Abbiamo fatto il lavoro tutti insieme (tenete presente che il nostro gruppo è composto da tredici elementi) e possiamo assicurarvi che non è stato semplice orientarsi nel mare di crocette e nomi di lavori e professioni, alcuni davvero strani, che ci siamo trovati di fronte.

Ognuno di noi esaminava la scheda e i dati di una classe che venivano scritti alla lavagna e poi riportati sui nostri taccuini.

Questo lavoro è stato svolto prima per i genitori e poi per i nonni, giungendo a dati che sono stati raccolti in apposite tabelle e in seguito tradotti in grafici (istogrammi).

Abbiamo incontrato delle difficoltà, però ce la siamo cavata.

Per classificare e sistemare i dati abbiamo tenuto presente tre criteri:

  1. Divisione in lavoratori dipendenti e autonomi dei nonni e dei genitori.

  2. Divisione in occupati nel settore primario, secondario, terziario.

  3. Confronto con dati regionali nazionali e internazionali per gli occupanti dei tre settori.

Analisi e interpretazione

Il campione che abbiamo preso in esame è composto da 252 genitori e 478 nonni (Fig.1).

Il campione.gif (11866 byte)

Interessante è la composizione delle due categorie di persone (genitori, nonni), se teniamo presente il lavoro autonomo e dipendente (Fig.2 e 2a).

Fig.2

Il campione 2.gif (16153 byte)

Fig.2a

Il campione 2a.gif (18016 byte)

La cosa più sorprendente, che risulta evidente dal grafico 2a, è che in pratica la percentuale di lavoratori autonomi e dipendenti è uguale tra i genitori ed i nonni ( 44% e 43%).

Tra i nonni c'è un 3% di disoccupati che non si presenta nei genitori(0%).

Teniamo comunque presente che i dati dell'inchiesta soprattutto quelli riguardanti la disoccupazione hanno una validità abbastanza relativa, data la natura del nostro campione che non può essere rappresentativo dell'intera popolazione attiva.

Per quanto riguarda il confronto con gli altri(Fig.3) il nostro campione non presenta aspetti o rilievi particolari, ma è perfettamente in linea con i valori nazionali e internazionali.

Fig.3

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L'inserimento professionale dei laureati e dei diplomati

Insomma, serve studiare?

Non parliamo della cultura generale, ma delle possibilità di trovare lavoro.

Spesso si pensa che la probabilità di trovare lavoro aumenti con l’aumentare del titolo di studio.

Però non è sempre così perché la laurea non è garanzia di occupazione.

Tuttavia i dati mostrano che il tasso di occupazione dei laureati è maggiore di quelli in possesso dei titoli di studio inferiori.

Prendendo in considerazione la popolazione di 25-34 anni la proporzione di occupati è pari all’67% per i laureati, al 74,8 % per i diplomati, al 63% per chi è in possesso di licenza media, al 36,5 % per quanti dispongono di licenza elementare, mentre tra la popolazione di 35/64 anni cresce la percentuale di laureati (86,3%), diminuiscono leggermente quelle dei diplomati (66,3%), di chi è in possesso di licenza media (53,9%) e di licenza elementare (33,4%) (c).

 

Fig.4

Figura 7.gif (19400 byte)

 

Fig.5

Figura 4.gif (20000 byte)

 

Il confronto internazionale conferma la relazione fra titolo di studio e opportunità di lavoro.

Fig.6

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Particolarmente bassi sono in Italia i tassi di occupazione della popolazione femminile, priva di titolo di studio superiore.

Migliori risultati occupazionali per chi ha un’ istruzione superiore sono riscontrabili in tutte le ripartizioni territoriali.

Nelle aree in cui le occasioni sono scarse la laurea non garantisce maggiori sbocchi professionali rispetto agli altri titoli di studio.

Al sud il problema della carenza di posti di lavoro è molto più sentito ed in quest’area territoriale i laureati hanno minori possibilità di lavorare rispetto a quelli in possesso di licenza media.

Al nord invece i tassi di disoccupazione per chi ha titoli superiori alla licenza media risultano molto più bassi che altrove e più simili tra loro.

Il tasso di occupazione dei laureati 25-29enni è superiore a quello dei giovani di pari età con qualsiasi altro titolo di studio.

In particolare, il tasso di disoccupazione si riduce di 2\3 ( dal 12,9% al 4,3%) nel passaggio dalla classe di età tra 25 e 29 anni a quella immediatamente successiva ( 30-34 anni ); tra i 35 e i 39 anni si abbassa ulteriormente al 2,3 %.

L’Istat fornisce periodicamente notizie sul processo di transizione dalla laurea all’occupazione, attraverso indagini campionarie che rivelano la condizione dei laureati a circa tre anni dalla conclusione degli studi chiedendo loro di descrivere le modalità di ricerca del lavoro, i tempi occorsi per il primo inserimento, il tipo di occupazione trovata, il grado di coerenza fra lavoro svolto e formazione ricevuta all’università e molte altre informazioni.

(Notizie e dati di questo capitolo sono state prese dal sito Internet dell'ISTAT)

Incontro con il vicesindaco

Il giorno 13.11.1998, insieme al gruppo 4, abbiamo avuto un incontro con il vicesindaco, Dott. Luciano Mondati, nella sede del Comune.

Dopo averci spiegato cos'è e a cosa serve il Comune, il vicesindaco, su nostra richiesta, ci ha parlato del lavoro.

La situazione non è molto incoraggiante, soprattutto per i giovani, non è possibile dare un lavoro a tutti ed i dati sulla disoccupazione sono preoccupanti.

Il Comune per aiutare chi cerca lavoro ha attivato uno sportello "Informa-giovani", che li tiene al corrente sui concorsi e sulle possibilità di occupazione.

I disoccupati sono aumentati e rappresentano quasi il 20% dell'intera popolazione di Castelnuovo.

Assumere non è facile, i posti non ci sono e poi bisogna tenere conto delle esigenze del mercato e c'è pure chi lavora in "nero"; per scoprirlo si fanno indagini sui disoccupati e su chi ha un'attività precaria.

Il vicesindaco ci parlato anche di una legge del ministro del lavoro, Treu, secondo la quale si offriva un'opportunità di lavoro a 60 ragazzi disoccupati: per i loro requisiti sono stati scelti 6 giovani di Castelnuovo e 5 di Capena.

Abbiamo anche scoperto che molti disoccupati sono laureati e diplomati.

Il Comune, se un ragazzo non ha i mezzi economici per continuare gli studi, offre dei contributi.

Di industrie a Castelnuovo non ce ne sono, ci sono invece negozi di artigianato e 13 ristoranti, una risorsa importante è poi costituita dal turismo, che in futuro dovrà essere potenziato e a tal proposito esistono già dei progetti di sviluppo.

Il Sig. Mondati ci ha, infine, raccontato da dove deriva il nome Castelnuovo di Porto e le funzioni che ha avuto nel tempo la Rocca, usata all'inizio come difesa, poi come una bella dimora signorile, successivamente come carcere ed infine ridotta nella situazione attuale.

Ringraziamo il vicesindaco per la sua utile e gradita collaborazione e speriamo che non dimentichi la nostra scuola.

Conclusioni

L'esperienza delle classi aperte per noi è stata molto interessante, perché è stata la prima volta che abbiamo potuto lavorare con compagni di altre classi.

Inoltre siamo venuti a conoscenza di informazioni riguardanti il lavoro nel nostro paese.

Abbiamo imparato più o meno come si svolge un'inchiesta e insieme al prof. Antonelli abbiamo imparato a lavorare sui dati ed è stato molto bello farlo con delle persone che non conoscevamo di altre classi e così abbiamo fatto nuove amicizie.

Ci sarebbe piaciuto rifare quest'esperienza, ma speriamo di non esserci più l'anno prossimo (PROMOSSI?). Il lavoro che abbiamo svolto non corrisponde a tutto quello che avremmo voluto e dovuto fare e che per varie ragioni non siamo riusciti a terminare.

Volevamo ad es. effettuare più uscite di quelle che abbiamo fatto (industria, azienda agricola, negozi artigianato, ecc.), fare un'inchiesta sul razzismo (cfr. Questionario), avevamo intenzione di organizzare un convegno su Scuola e Lavoro (cfr. Invito) ed altro ancora, ma non ci è stato possibile per ragioni di tempo e motivi vari.

Ciò nonostante siamo soddisfatti, anche perché è stata la prima volta che abbiamo vissuto una simile esperienza e si sa che non tutto può funzionare al meglio.

E poi, a dirla tutta, la perfezione non ci piace.

Ci piacerebbe, invece, che quest'esperimento o qualcosa di simile continuasse anche nel prossimo anno ed in quelli futuri.

Noi naturalmente non ci saremo (ARIPROMOSSI, VERO?).

Questionario sul razzismo

  1. Pensa che esista il razzismo?
  2. Ha esperienze dirette di questo problema ?
  3. Pensa che sia giusto che uno straniero lavori alle stesse condizioni di un lavoratore italiano?
  4. Secondo lei , l’arrivo di Albanesi e altri stranieri , tolgano lavoro ai disoccupati Italiani?
  5. Cosa pensa degli albanesi e di altri immigrati che sbarcano sulle nostre coste?
  6. Avrebbe il coraggio di ospitarne uno a casa sua?
  7. Se lei fosse razzista lo dichiarerebbe in pubblico?
  8. Ci può spiegare il motivo della sua risposta?
  9. Se suo figlio/a stesse insieme ad una/o di un’altra razza, cosa farebbe ?
  10. Cosa farebbe se vedesse una persona di colore che viene picchiata da alcuni suoi amici?
  11. Adotterebbe una persona di colore?
  12. Se lei fosse un datore di lavoro tra un nero e un bianco chi sceglierebbe?

La valutazione degli alunni

"Questa esperienza è stata molto bella, perché ci siamo uniti con altre classi e con altri compagni. Non c'è stato nessun aspetto negativo e la ripeterei volentieri mettendo un po’ di musica in sottofondo. Il giudizio sintetico è OTTIMO".

                                                                                                      Serena 3B

"L'esperienza delle classi aperte mi è servita sia per conoscere nuova gente ( delle altre classi) e conoscere nuove cose . Non c'è stato nessun aspetto negativo, perché mi sono anche divertita. L'aspetto più positivo è che le classi aperte non l'avevo mai fatte, perciò è stata una nuova esperienza. Non lo so se rifarei questa esperienza, però credo di sì , perché mi sono divertita. Giudizio sintetico: OTTIMO".                                                                                    Roberta 3B

"Questa esperienza delle classi aperte è stato interessante . Soprattutto mi è piaciuto fare nuove amicizie. Di esperienze negative non ce ne sono state. Mi piacerebbe che fosse rifatto per fare nuove amicizie(ma non vuol dire di essere bocciata una terza volta?). Non ci sarebbe da cambiare niente perché la mia valutazione è OTTIMO.                                                                                      Vanessa 3B

"L'esperienza delle classi aperte è stata bella. La mia valutazione è quasi del tutto, ma non completamente, OTTIMA. L'aspetto più negativo è stato quello di fare lavori un po' noiosi, quello più positivo è stato lavorare insieme ad alunni di altre classi. Mi piacerebbe rifare quest'esperienza, perché è stato molto bello lavorare con gli altri ed ho imparato cose nuove sul lavoro. Bisognerebbe fare argomenti meno noiosi e più interessanti, per esempio fare più uscite ed altre cose così".                                                                                                       Andrea 3B

L'esperienza delle classi aperte è stata molto interessante. E' la prima volta, infatti, che in questa scuola abbiamo potuto lavorare con compagni di altre classi. Anche gli argomenti trattati sono stati interessanti, perché abbiamo imparato qualcosa di più sul lavoro che fanno i nostri genitori e i nostri nonni. Spero che quest'esperienza la scuola la faccia rifare agli alunni anche il prossimo anno, perché è un modo diverso di fare lezioni che interessano tutti gli alunni. Quest'anno alle classi aperte darei come giudizio BUONO, perché è il primo anno e forse c'è ancora qualcosa da migliorare. Di negativo c'è che andrebbe migliorata l'organizzazione. Positivo è, invece, il fatto che abbiamo potuto lavorare con compagni di diverse classi. Mi piacerebbe ripetere l'esperienza, perché le lezioni in questo modo sono meno noiose, ma dovrebbe comunque essere migliorata l'organizzazione".                                                                              Mattia 3A

"L'esperienza delle classi aperte è stata non del tutto soddisfacente, perché in certi lavori hanno lavorato solo pochi alunni. Comunque il mio voto è BUONO. L'aspetto positivo è che abbiamo fatto molti lavori ed abbiamo conosciuto ragazzi di altre classi. Mi piacerebbe ripetere l'esperienza perché mi piace lavorare in gruppo in questo modo. Per migliorarla bisognerebbe trattare argomenti che piacciono a tutti i ragazzi, in modo da farli partecipare".                      Daniele 3B

"L'esperienza delle classi aperte è stata molto interessante, perché ho lavorato con compagni di altre classi e abbiamo fatto tante cose che non conoscevo. Non c'è stato niente di negativo, di positivo c'è stato il Professore che ci ha fatto lavorare. Mi piacerebbe ripetere questa esperienza, perché mi divertivo con i compagni".                                                                                                         Diego 3A

"Durante le classi aperte ho conosciuto molte persone che non conoscevo, per questo il mio giudizio è BUONO. L'aspetto più positivo è stato lavorare con ragazzi di altre classi e mi piacerebbe ripetere questa esperienza"                      Manuel 3C

"Questa esperienza è stata interessante per due motivi: il primo è che ci è servita perché abbiamo fatto un'inchiesta riguardante il lavoro nel nostro paese; il secondo motivo è perché abbiamo avuto la possibilità di lavorare insieme ai ragazzi di altre classi. Di aspetti negativi non ne ho visti. Invece di aspetti positivi ne ho visti più di uno: il professore che, nonostante il disimpegno che a volte (poche per la verità) abbiamo dimostrato, ci ha "sopportato" e ci ha fatto fare lavori per me molto interessanti. Poi un altro aspetto positivo è stato quello di aver lavorato con altre classi, anche se non siamo sempre riusciti ad essere un gruppo unito. BUONO +".                                                                                                     Gabriella 3B

"Nei giorni che ho passato con le classi aperte ho acquisito molte cose: per esempio lo stare con le persone. Abbiamo anche lavorato con il computer e abbiamo anche fatto delle visite culturali. Il mio voto è SUFFICIENTE (riferito a te stesso?). Non c'è stato nessun aspetto negativo, mentre positivo per me è stato che mi sono divertito e che abbiamo lavorato con il computer. Mi piacerebbe rifare questa esperienza o qualcosa del genere".                                                         Luca 3C

"Con le classi aperte sono stato a contatto con altre persone oltre quelle della mia classe; abbiamo lavorato, ma ci siamo anche divertiti. Il mio voto è SUFFICIENTE. Mi piacerebbe ripetere un'esperienza simile, è molto utile per i rapporti sociali".                                                                                                        Tomas 3C

"Per me è stata un'esperienza molto gradevole, perché mi sono fatto nuovi amici e ho imparato a fare un lavoro di gruppo. Negativo è stato a volte il mio comportamento, positivo il lavoro di squadra. Lo rifarei perché mi è piaciuto lavorare con altre persone".                                                           Umberto 3B

"Queste classi aperte sono state molto interessanti soprattutto per l'argomento. E' stato molto bravo il Prof. Antonelli e credo che senza di lui non saremmo riusciti a combinare tutto il lavoro. Infatti è riusciti a farci lavorare divertendoci. Quindi se devo dare un giudizio sintetico darei OTTIMO. Niente di negativo! La cosa più positiva è che abbiamo lavorato con un Prof. Diverso e con compagni diversi. Mi piacerebbe ripetere l'esperienza, però alle superiori, perché altrimenti vorrebbe dire che mi hanno bocciato! Infine penso che bisognerebbe fare più uscite e lavorare su argomenti più divertenti".                                                      Eros 3A

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