PREMESSA
Nellambito del
progetto "Conosciamo il nostro ambiente" realizzato attraverso
lapertura delle classi terze, il nostro gruppo sta sviluppando la seconda unità
didattica: "La popolazione attiva".
Siamo andati al comune
per intervistare il vice sindaco, il signor Luciano Mondati che ci ha fornito delle
informazioni sulla popolazione ed in particolare sul lavoro, oltre a spiegarci
"cos'è e quali siano i compiti del Comune".
Di questa intervista
riferiremo a parte.
Successivamente abbiamo
voluto svolgere uninchiesta , prendendo come campione i genitori e i nonni degli
alunni della nostra scuola .
Per ottenere i vari dati
relativi al lavoro abbiamo sottoposto una scheda a ogni alunno chiedendo di rispondere
alle domande sul lavoro svolto dai genitori e dai nonni .
Per ragioni di
funzionalità la scelta del campione per la nostra inchiesta è stata obbligata, per cui i
risultati non possono avere certezza scientifica, saranno comunque utili a fornirci
indicazioni e tendenze generali.
Comunque a parte la
scientificità la cosa più importante per noi è il metodo (ricerca sul campo) per fare
unindagine .
Abbiamo svolto il nostro
lavoro secondo i punti seguenti:
1-Raccolta dati a
mezzo questionario
2-Classificazione e
sistemazione dei dati
3-Analisi e
interpretazione
4-Conclusione
Raccolta dati
Per raccogliere i
dati necessari per la nostra inchiesta abbiamo distribuito delle schede che chiedevano
informazioni sul lavoro dei nonni e dei genitori di tutti gli alunni della nostra scuola.
Fin qui la cosa è stata
piuttosto facile : tutti i ragazzi hanno compilato le schede, tranne alcuni che si sono
rifiutati, perché secondo i loro genitori questo violava la legge sulla privacy.
Per inciso ricordiamo che
le schede erano anonime, riportavano solo il nome della classe, proprio perché non
avevamo alcuna intenzione di mettere il naso negli affari degli altri.
Classificazione e sistemazione
dati
Ben più lungo e
complesso è risultato il lavoro di classificazione e sistemazione dei dati raccolti. Non
è stato facile! Abbiamo fatto il lavoro tutti insieme (tenete presente che il nostro
gruppo è composto da tredici elementi) e possiamo assicurarvi che non è stato
semplice orientarsi nel mare di crocette e nomi di lavori e professioni, alcuni davvero
strani, che ci siamo trovati di fronte.
Ognuno di noi esaminava la scheda e i
dati di una classe che venivano scritti alla lavagna e poi riportati sui nostri taccuini.
Questo lavoro è stato svolto prima per i
genitori e poi per i nonni, giungendo a dati che sono stati raccolti in apposite tabelle e
in seguito tradotti in grafici (istogrammi).
Abbiamo incontrato delle difficoltà,
però ce la siamo cavata.
Per classificare e sistemare i dati
abbiamo tenuto presente tre criteri:
Divisione in lavoratori dipendenti e
autonomi dei nonni e dei genitori.
Divisione in occupati nel settore primario,
secondario, terziario.
Confronto con dati regionali nazionali e
internazionali per gli occupanti dei tre settori.
Analisi e interpretazione
Il campione che
abbiamo preso in esame è composto da 252 genitori e 478 nonni (Fig.1).

Interessante è la composizione delle due
categorie di persone (genitori, nonni), se teniamo presente il lavoro autonomo e
dipendente (Fig.2 e 2a).
Fig.2

Fig.2a

La cosa più
sorprendente, che risulta evidente dal grafico n°2a, è che
in pratica la percentuale di lavoratori autonomi e dipendenti è uguale tra i genitori ed
i nonni ( 44% e 43%).
Tra i nonni c'è un 3% di
disoccupati che non si presenta nei genitori(0%).
Teniamo comunque presente
che i dati dell'inchiesta soprattutto quelli riguardanti la disoccupazione hanno una
validità abbastanza relativa, data la natura del nostro campione che non può essere
rappresentativo dell'intera popolazione attiva.
Per quanto riguarda il
confronto con gli altri(Fig.3) il nostro campione non presenta aspetti o
rilievi particolari, ma è perfettamente in linea con i valori nazionali e internazionali.
Fig.3

L'inserimento
professionale dei laureati e dei diplomati
Insomma, serve studiare?
Non parliamo della
cultura generale, ma delle possibilità di trovare lavoro.
Spesso si pensa che la
probabilità di trovare lavoro aumenti con laumentare del titolo di studio.
Però non è sempre così
perché la laurea non è garanzia di occupazione.
Tuttavia i dati mostrano
che il tasso di occupazione dei laureati è maggiore di quelli in possesso dei titoli di
studio inferiori.
Prendendo in
considerazione la popolazione di 25-34 anni la proporzione di occupati è pari
all67% per i laureati, al 74,8 % per i diplomati, al 63% per chi è in possesso di
licenza media, al 36,5 % per quanti dispongono di licenza elementare, mentre tra la
popolazione di 35/64 anni cresce la percentuale di laureati (86,3%), diminuiscono
leggermente quelle dei diplomati (66,3%), di chi è in possesso di licenza media (53,9%) e
di licenza elementare (33,4%) (c).
Fig.4

Fig.5

Il confronto internazionale
conferma la relazione fra titolo di studio e opportunità di lavoro.
Fig.6

Particolarmente bassi
sono in Italia i tassi di occupazione della popolazione femminile, priva di titolo di
studio superiore.
Migliori risultati
occupazionali per chi ha un istruzione superiore sono riscontrabili in tutte le
ripartizioni territoriali.
Nelle aree in cui le
occasioni sono scarse la laurea non garantisce maggiori sbocchi professionali rispetto
agli altri titoli di studio.
Al sud il problema della
carenza di posti di lavoro è molto più sentito ed in questarea territoriale i
laureati hanno minori possibilità di lavorare rispetto a quelli in possesso di licenza
media.
Al nord invece i tassi di disoccupazione
per chi ha titoli superiori alla licenza media risultano molto più bassi che altrove e
più simili tra loro.
Il tasso di occupazione
dei laureati 25-29enni è superiore a quello dei giovani di pari età con qualsiasi altro
titolo di studio.
In particolare, il tasso
di disoccupazione si riduce di 2\3 ( dal 12,9% al 4,3%) nel passaggio dalla classe di età
tra 25 e 29 anni a quella immediatamente successiva ( 30-34 anni ); tra i 35 e i 39 anni
si abbassa ulteriormente al 2,3 %.
LIstat fornisce
periodicamente notizie sul processo di transizione dalla laurea alloccupazione,
attraverso indagini campionarie che rivelano la condizione dei laureati a circa tre anni
dalla conclusione degli studi chiedendo loro di descrivere le modalità di ricerca del
lavoro, i tempi occorsi per il primo inserimento, il tipo di occupazione trovata, il grado
di coerenza fra lavoro svolto e formazione ricevuta alluniversità e molte altre
informazioni.
(Notizie e dati di
questo capitolo sono state prese dal sito Internet dell'ISTAT)
Incontro con il
vicesindaco
Il giorno 13.11.1998,
insieme al gruppo 4, abbiamo avuto un incontro con il vicesindaco, Dott. Luciano Mondati,
nella sede del Comune.
Dopo averci spiegato
cos'è e a cosa serve il Comune, il vicesindaco, su nostra richiesta, ci ha parlato del
lavoro.
La situazione non è
molto incoraggiante, soprattutto per i giovani, non è possibile dare un lavoro a tutti ed
i dati sulla disoccupazione sono preoccupanti.
Il Comune per aiutare chi
cerca lavoro ha attivato uno sportello "Informa-giovani", che li tiene al
corrente sui concorsi e sulle possibilità di occupazione.
I disoccupati sono
aumentati e rappresentano quasi il 20% dell'intera popolazione di Castelnuovo.
Assumere non è facile, i
posti non ci sono e poi bisogna tenere conto delle esigenze del mercato e c'è pure chi
lavora in "nero"; per scoprirlo si fanno indagini sui disoccupati e su chi ha
un'attività precaria.
Il vicesindaco ci parlato
anche di una legge del ministro del lavoro, Treu, secondo la quale si offriva
un'opportunità di lavoro a 60 ragazzi disoccupati: per i loro requisiti sono stati scelti
6 giovani di Castelnuovo e 5 di Capena.
Abbiamo anche scoperto
che molti disoccupati sono laureati e diplomati.
Il Comune, se un ragazzo
non ha i mezzi economici per continuare gli studi, offre dei contributi.
Di industrie a
Castelnuovo non ce ne sono, ci sono invece negozi di artigianato e 13 ristoranti, una
risorsa importante è poi costituita dal turismo, che in futuro dovrà essere potenziato e
a tal proposito esistono già dei progetti di sviluppo.
Il Sig. Mondati ci ha,
infine, raccontato da dove deriva il nome Castelnuovo di Porto e le funzioni che ha avuto
nel tempo la Rocca, usata all'inizio come difesa, poi come una bella dimora signorile,
successivamente come carcere ed infine ridotta nella situazione attuale.
Ringraziamo il
vicesindaco per la sua utile e gradita collaborazione e speriamo che non dimentichi la
nostra scuola.
Conclusioni
L'esperienza delle classi
aperte per noi è stata molto interessante, perché è stata la prima volta che abbiamo
potuto lavorare con compagni di altre classi.
Inoltre siamo venuti a
conoscenza di informazioni riguardanti il lavoro nel nostro paese.
Abbiamo imparato più o
meno come si svolge un'inchiesta e insieme al prof. Antonelli abbiamo imparato a lavorare
sui dati ed è stato molto bello farlo con delle persone che non conoscevamo di altre
classi e così abbiamo fatto nuove amicizie.
Ci sarebbe piaciuto
rifare quest'esperienza, ma speriamo di non esserci più l'anno prossimo (PROMOSSI?). Il
lavoro che abbiamo svolto non corrisponde a tutto quello che avremmo voluto e dovuto fare
e che per varie ragioni non siamo riusciti a terminare.
Volevamo ad es.
effettuare più uscite di quelle che abbiamo fatto (industria, azienda agricola, negozi
artigianato, ecc.), fare un'inchiesta sul razzismo (cfr. Questionario), avevamo
intenzione di organizzare un convegno su Scuola e Lavoro (cfr. Invito) ed altro
ancora, ma non ci è stato possibile per ragioni di tempo e motivi vari.
Ciò nonostante siamo
soddisfatti, anche perché è stata la prima volta che abbiamo vissuto una simile
esperienza e si sa che non tutto può funzionare al meglio.
E poi, a dirla tutta, la
perfezione non ci piace.
Ci piacerebbe, invece,
che quest'esperimento o qualcosa di simile continuasse anche nel prossimo anno ed in
quelli futuri.
Noi naturalmente non ci
saremo (ARIPROMOSSI, VERO?).
Questionario sul
razzismo
Pensa che esista il razzismo?
Ha esperienze dirette di questo problema ?
Pensa che sia giusto che uno straniero lavori alle stesse condizioni di un lavoratore
italiano?
Secondo lei , larrivo di Albanesi e altri stranieri , tolgano lavoro ai
disoccupati Italiani?
Cosa pensa degli albanesi e di altri immigrati che sbarcano sulle nostre coste?
Avrebbe il coraggio di ospitarne uno a casa sua?
Se lei fosse razzista lo dichiarerebbe in pubblico?
Ci può spiegare il motivo della sua risposta?
Se suo figlio/a stesse insieme ad una/o di unaltra razza, cosa farebbe ?
Cosa farebbe se vedesse una persona di colore che viene picchiata da alcuni suoi amici?
Adotterebbe una persona di colore?
Se lei fosse un datore di
lavoro tra un nero e un bianco chi sceglierebbe?
La valutazione degli
alunni
"Questa esperienza è
stata molto bella, perché ci siamo uniti con altre classi e con altri compagni. Non c'è
stato nessun aspetto negativo e la ripeterei volentieri mettendo un po di musica in
sottofondo. Il giudizio sintetico è OTTIMO".
Serena 3B
"L'esperienza delle
classi aperte mi è servita sia per conoscere nuova gente ( delle altre classi) e
conoscere nuove cose . Non c'è stato nessun aspetto negativo, perché mi sono anche
divertita. L'aspetto più positivo è che le classi aperte non l'avevo mai fatte, perciò
è stata una nuova esperienza. Non lo so se rifarei questa esperienza, però credo di sì
, perché mi sono divertita. Giudizio sintetico: OTTIMO".
Roberta 3B
"Questa esperienza
delle classi aperte è stato interessante . Soprattutto mi è piaciuto fare nuove
amicizie. Di esperienze negative non ce ne sono state. Mi piacerebbe che fosse rifatto per
fare nuove amicizie(ma non vuol dire di essere bocciata una terza volta?). Non ci sarebbe
da cambiare niente perché la mia valutazione è OTTIMO.
Vanessa 3B
"L'esperienza delle
classi aperte è stata bella. La mia valutazione è quasi del tutto, ma non completamente,
OTTIMA. L'aspetto più negativo è stato quello di fare lavori un po' noiosi, quello più
positivo è stato lavorare insieme ad alunni di altre classi. Mi piacerebbe rifare
quest'esperienza, perché è stato molto bello lavorare con gli altri ed ho imparato cose
nuove sul lavoro. Bisognerebbe fare argomenti meno noiosi e più interessanti, per esempio
fare più uscite ed altre cose così".
Andrea 3B
L'esperienza delle classi
aperte è stata molto interessante. E' la prima volta, infatti, che in questa scuola
abbiamo potuto lavorare con compagni di altre classi. Anche gli argomenti trattati sono
stati interessanti, perché abbiamo imparato qualcosa di più sul lavoro che fanno i
nostri genitori e i nostri nonni. Spero che quest'esperienza la scuola la faccia rifare
agli alunni anche il prossimo anno, perché è un modo diverso di fare lezioni che
interessano tutti gli alunni. Quest'anno alle classi aperte darei come giudizio BUONO,
perché è il primo anno e forse c'è ancora qualcosa da migliorare. Di negativo c'è che
andrebbe migliorata l'organizzazione. Positivo è, invece, il fatto che abbiamo potuto
lavorare con compagni di diverse classi. Mi piacerebbe ripetere l'esperienza, perché le
lezioni in questo modo sono meno noiose, ma dovrebbe comunque essere migliorata
l'organizzazione".
Mattia 3A
"L'esperienza delle
classi aperte è stata non del tutto soddisfacente, perché in certi lavori hanno lavorato
solo pochi alunni. Comunque il mio voto è BUONO. L'aspetto positivo è che abbiamo fatto
molti lavori ed abbiamo conosciuto ragazzi di altre classi. Mi piacerebbe ripetere
l'esperienza perché mi piace lavorare in gruppo in questo modo. Per migliorarla
bisognerebbe trattare argomenti che piacciono a tutti i ragazzi, in modo da farli
partecipare".
"Durante le classi
aperte ho conosciuto molte persone che non conoscevo, per questo il mio giudizio è BUONO.
L'aspetto più positivo è stato lavorare con ragazzi di altre classi e mi piacerebbe
ripetere questa esperienza"
Manuel 3C
"Questa esperienza è
stata interessante per due motivi: il primo è che ci è servita perché abbiamo fatto
un'inchiesta riguardante il lavoro nel nostro paese; il secondo motivo è perché abbiamo
avuto la possibilità di lavorare insieme ai ragazzi di altre classi. Di aspetti negativi
non ne ho visti. Invece di aspetti positivi ne ho visti più di uno: il professore che,
nonostante il disimpegno che a volte (poche per la verità) abbiamo dimostrato, ci ha
"sopportato" e ci ha fatto fare lavori per me molto interessanti. Poi un altro
aspetto positivo è stato quello di aver lavorato con altre classi, anche se non siamo
sempre riusciti ad essere un gruppo unito. BUONO +".
Gabriella 3B
"Nei giorni che ho
passato con le classi aperte ho acquisito molte cose: per esempio lo stare con le persone.
Abbiamo anche lavorato con il computer e abbiamo anche fatto delle visite culturali. Il
mio voto è SUFFICIENTE (riferito a te stesso?). Non c'è stato nessun aspetto negativo,
mentre positivo per me è stato che mi sono divertito e che abbiamo lavorato con il
computer. Mi piacerebbe rifare questa esperienza o qualcosa del genere".
Luca 3C
"Con le classi aperte
sono stato a contatto con altre persone oltre quelle della mia classe; abbiamo lavorato,
ma ci siamo anche divertiti. Il mio voto è SUFFICIENTE. Mi piacerebbe ripetere
un'esperienza simile, è molto utile per i rapporti sociali".
Tomas 3C
"Per me è stata
un'esperienza molto gradevole, perché mi sono fatto nuovi amici e ho imparato a fare un
lavoro di gruppo. Negativo è stato a volte il mio comportamento, positivo il lavoro di
squadra. Lo rifarei perché mi è piaciuto lavorare con altre persone".
Umberto 3B
"Queste classi aperte
sono state molto interessanti soprattutto per l'argomento. E' stato molto bravo il Prof.
Antonelli e credo che senza di lui non saremmo riusciti a combinare tutto il lavoro.
Infatti è riusciti a farci lavorare divertendoci. Quindi se devo dare un giudizio
sintetico darei OTTIMO. Niente di negativo! La cosa più positiva è che abbiamo lavorato
con un Prof. Diverso e con compagni diversi. Mi piacerebbe ripetere l'esperienza, però
alle superiori, perché altrimenti vorrebbe dire che mi hanno bocciato! Infine penso che
bisognerebbe fare più uscite e lavorare su argomenti più divertenti".
Eros 3A