"L'importanza di esser coniugati"
metafrasi sinonomastica ametaforica delle trasformazioni piane  (versione pdf)

Una meditazione sulla  croce  porta a individuare le seguenti due associazioni :

la  , che associa ad ogni punto a  del piano il suo 'coniugato'  conj(a)

la  ,  che porta  a  nel suo 'ortonormale'  ort(a)

ogni  a  non nullo determina col suo ortonormale un 'sistema di riferimento'

  i sistemi di riferimento ( S.R. )   ( a , ort(a) )  e  ( b , ort(b) )
diciamo che c ha coordinate (x,y) rispetto al S.R. ( a , ort(a) ) se  c = x a + y ort(a)
brevemente possiamo dire che x e y sono le coordinate di c rispetto ad a (o 'in' a).
  un punto  c  con le sue coordinate rispetto al S.R.   ( a , ort(a) )
e il punto m che ha rispetto a  b  le stesse coordinate che ha c  rispetto ad  a
diciamo che c e m sono omotetici (ossia hanno "uguale collocazione") nei due S.R.
oppure che al punto  c  corrisponde il punto  m  nella 'omotetia' che porta  a  in  b
oppure, semplicemente, che  c  'sta ad'  a  come  m  'sta a'  b    ( c : a = m : b )
Notiamo che da   c : a = d : a   segue che  c = d  (per via delle uguali coordinate in a)

e che da   c : a = d : b  segue  d : b = c : a . Tale osservazione non è banale in quanto
la scrittura x:y=z:w , detta proporzione ,   è convenzionale e non si riferisce né alla
relazione di uguaglianza né all'operazione di divisione, anzi potrebbe essere pure
indicata ad esempio con un'espressione enunciativa tipo:  proporzione(x,y,z,w) .

Similmente :     da    c : a = d : b    e    d : b = c' : a'     segue    c : a = c' : a' 
( e, naturalmente,   si ha anche   c : a = c : a )
il caso in cui a = 1 ,  ossia  c : 1 = m : b ;  in tal caso si pone  m = b·c
Vedi qui per lo studio della 'moltiplicazione', ossia dell'operazione  (b,c) -> m = b·c

Quindi la interconnessione fra proporzioni e moltiplicazioni è:  c:1 = (b·c):b  (b0)

Ne deduciamo:  b/c : 1 = c·(b/c) : c = b : c ,  il che connette proporzioni e divisione
( sopra abbiamo usato il fatto che   c·(b/c)=(b/c)·c=(b·(1/c))·c=b·((1/c)·c)=b·1=b )

A questo punto scatta la  sinergia  dei coniugati

1) I punti  b  e  1  sono equidistanti dall'origine 0  se   b : 1 = 1 : conj(b)    
ovvero b dista 1 dall'origine 0 quando si ha  1=conj(b)·b. Un tale b è detto unitario.
Generalizzando, se m è reale positivo (m>0) e b : m = m : conj(b), m è il di b
che si indica con |b|.  Il punto (unitario) h tale che |b| : 1 = b : h  è il di b.
Nota:  se b è unitario, allora il suo inverso è conj(b), in quanto conj(b)·b = 1
se b non è nullo e v(b) è il suo versore, allora b=|b|·v(b)  e  1/b=(1/|b|)·conj(v(b)).
2) La moltiplicazione per un punto b unitario porta  1 in b e il generico c in b·c
e la trasformazione  c -> b·c  è la rotazione  intorno all'origine 0 che porta 1 in b.
3) Dato un punto  a  non nullo e un punto c per costruire il   di c rispetto
alla retta ( asse ) congiungente 0 con a  è il punto n tale che  n : a = conj(c) : conj(a)
ma  n:a=(n/a):1  e  conj(c):conj(a)=[conj(c)/conj(a)]:1, quindi n/a=conj(c)/conj(a)
3*) Tramite le simmetrie assiali possiamo generare una 

la circonferenza generata da c per simmetrizzazione assiali di c ha raggio 0_c .

2*) Tramite omotetie (moltiplicazioni) possiamo generare una spezzata a 

questa è generata dalle potenze di un punto b e se b è unitario ha vertici unitari .

1*) Combiniamo simmetria assiale e omotetie: la spirale parte da un punto 

qui è il simmetrico assiale di b che genera la spirale, pertanto b deve essere 1 .

POSTILLA

La relazione fra due coniugati che ha condotto a risultati fecondi non è sostituibile,
ad esempio, con la relazione fra due simmetrici rispetto all'asse di  i .
Due coniugati, per quanto distanti, sono speculari rispetto all'asse dell' Uno ,
mentre l'altra relazione citata si basa su una specularità con asse ... immaginario .

 

Proprietà della moltiplicazione

commutatività :  a·b = b·a
associatività :  (a·b)·c = a·(b·c)
elemento neutro :    a·1 = a
invertibilità :  se c0 esiste un unico k tale che
c·k=1 .  Tale k è detto inverso di c e scritto 1/c
tramite l'inversione si può definire la divisione:
b/c = b·(1/c) è detto quoziente di b su c  (c
0)
distributività :    a·(b + c) = a·b + a·c