io ( la mia @ ) ...e ... sperando... alias ( mio URL ) Batmath Blogmat C C...++ cabri-géomètre Cabri-guida Cabri-manuale CabriJava Cabrirrsae CabriWeb cercaparole Derive Derive 5 Eccellenza Eo laù mi extrabyte fortic-B Graph-applet html.eo html.it integrali on line IRRE Lazio ITIS Galilei ITIS Gali...luna KL laboratorio Logik MaCoSa màkkine matematica.it matematicamente math.it MathView MathView guida Mosaico netiquette Octave pessoas python.org quaderni R Roberto Ricci Rondani SymbMath Tao unicode Volapük Wikipedia WindoWeb xbasic Yantra zdnetindia
|
20/01/2004
13/01/2004 Parabola e circonferenza (classe seconda)
costruzione della circonferenza unitaria tramite la parabola unitaria
Per lo studio di argomenti di analisi (limiti, derivate, integrali) : http://www.chihapauradellamatematica.org/ (vedi anche: http://cdm.unimo.it/home/matematica/zanelli.vanna/ , più avanzato ) Per il calcolo numerico di un integrale definito : http://web.tiscali.it/no-redirect-tiscali/corsoabilitante/pagina2.html
02/01/2004 in questa pagina si possono (fra le altre cose) trovare (in inglese):
L'impostazione "tradizionale" della trattazione dei numeri complessi è inversa rispetto alla filosofia da me seguita in queste pagine di informatematica. Nella trattazione scolastica (e - quasi sempre - accademica) usuale i numeri complessi sono una "sintesi a posteriori" di concetti geometrici vettoriali e goniometrici e , con la formula di Eulero, infinitesimali. Qui invece si fa leva sulla loro intrinseca potenzialità di "sintesi a priori" per eleggerli a "terreno di formalizzazione e sviluppo" di osservazioni grafiche di base (un'assiomatizzazione è sempre una sintesi a priori di constatazioni più o meno concrete, anche se spesso collocata posteriormente rispetto a tragitti più o meno astratti di sistematizzazione e ottimizzazione concettuale dell'osservazione, tesi a conferirle "dignità " di "priorità "). In questo modo sono proprio i numeri a "condurre a" (piuttosto che a "raccogliere da") vettori, angoli, misurazioni. Il campo dei numeri complessi diventa così l'edificio "cartesiano" (ma non meno "pitagorico") che pone a sue fondamenta semplici modelli grafici e permette di collegare sùbito analiticamente geometria e algebra (e questa nel duplice e intercorrelato senso aritmetico e simbolico-strutturale), dando al numero il ruolo di veicolo formale per calcolare su entità interpretate nel piano grafico. Cosa importante è introdurre la moltiplicazione come "operazione definita" (e non come "concetto primitivo"), il che le assegna un valore di crescita operativa e intellettuale (permette di riferire il piano all'unità tramite proporzioni e scale) anche proprio della stessa etimologia della parola e permette di ... dare allo zero quel che è dello zero (riferimento vettoriale additivo, tramite la regola del parallelogramma, che conduce a scale di differenze) e all'uno quel che è dell'uno (che conduce alla misurazione e a scale di rapporti). Per comprendere quanto sia poco seguita questa "devozione al numero complesso" come "capo distributore di miracoli matematici" e non "coda deposito di formule preesistenti ( e spesso contenute in contesti differenti, come quello della visione sintetica della geometria euclidea)", basta cercare su GOOGLE la stringa: "moltiplicazione grafica".
|