RACCONTI

 

 

Dopo aver fatto tre giri della città, Ettore andò a cercare Andromaca nella sua casa, ma non la trovò. Lì c’era soltanto una schiava che gli disse: “Forse la troverai sulla torre d’Ilio”. Allora Ettore corse per le strade pericolanti e raggiunse la torre, ma non la trovò. Così per la rabbia tirò il suo elmo giù di sotto, prese Achille in pieno sul tallone e lo uccise senza accorgersene. Poi disse: “adesso vado giù e uccido quella schiava!”

Ma, mentre scendeva…3…2…1…boom, un botto tremendo tra Ettore e Andromaca, ma così forte che Scamandrio volò e si appese per il pannolino ad un cornicione.

Quando Ettore e Andromaca ripresero i sensi, Ettore esclamò: “mamma mia , meglio che lo tenevo l’elmo, me sembro un rinoceronte, armeno se faceva male solo mi moje!” Rispose Andromaca: “’sto disgraziato! t’eri scordato la lancia a casa, e te la stavo a porta’ e così me ringrazi!

Rispose Ettore: “Ecco! ecco, che m’ero scordato, me sò fatto tre giri de Troia pe ricordammelo! “.

Aaahh!…”guarda Scamandrio!” urlò Andromaca. Ettore la rassicurò, prese Scamandrio e salirono sulla torre a parlare.

Andromaca: “Non mi lasciare sola, ho paura di Scamandrio mi ucciderà con i suoi pannolini puzzolenti!”.

Ettore: “Io con te? tu sei matta! La cosa che mi dispiace di più è che diventerai schiava, ma non posso tradire i troiani e poi guarda che faccia! Pare che te c’hanno sbattuto ‘na pentola!”.

“Ma nun te sei visto! Pari un unicorno, ma va a mori’ ammazzato!”

                                                                                           Daniele D’Ercole, I N

 

Maginter  vs  Iuventogelato

la minaccia allo stadio

 

’erano una volta due fratelli di nome Vierinto e Dal Pieron, erano rivali e tifavano per due squadre diverse: Vierinto tifava Maginter, Dal Pieron era Juventogelatino.

Un giorno i genitori dei due piccoli fenomeni (infatti, i due giocavano molto bene a calcio) dissero loro:

<<Bene, ora che avete raggiunto l’età della patente dovete partire e sconfiggere Voldmoreno, il perfido arbitro diventato milionario grazie alle bustarelle guadagnate facendo perdere le nostre squadre del cuore.

Andate ora, figlioli! Andate, colpite e tornate!>>

I due partirono, seguiti di nascosto da Biancaneve, che sommergeva Dal Pieron di bigliettini di S. Valentino tutto l’anno (perfino ad Halloween).

Dopo mesi di cammino e numerose avventure che non posso raccontarvi per ragioni di spazio, i due presero due diverse strade: Vierinto andò verso Milanos e fece un provino per entrare nella Maginter, Dal Pieron andò a Torinos e venne preso nella Juventogelato.

Dopo tre giorni di duro allenamento, finalmente arrivò la grande partita, arbitrata naturalmente da Voldmoreno.

<<… e le due squadre entrano in campo. La Maginter usa una tipica formazione a 4-3-2-1-Via!, come unica punta schiera Vierinto, dietro di lui Oba Oba Banana, il nuovo acquisto ChievoVeron e Materassi, tra i pali Tordo e tutti gli altri.

La Juventogelato con un 2-2-2-2-2 cerca di contare sul possesso palla, in attacco Dal Pieron, Pagnotta, Lefrattaglie e Biondved, nelle retroguardie il capitano Ciro Ferrarelle e Camelfrancesi, in porta il campionissimo Buffoncello…

Materassi cerca di barare salendo su un manico di scopa    (Scopalinda Sette) truccato e Voldmoreno tira fuori il cartellino giallo, ma si sbaglia, e con un incantesimo:

<<Rossopendus !>> trasforma l’ammonizione in espulsione e Materassi vola via disperato…

Ma ritorniamo alla partita.

Dal Pieron con un incantesimo di Rimbalzo spinge il pallone verso la porta, ma Tordo la para.

Poi interviene Fred Weasplay, ma Voldmoreno lo rificca dentro <<Harpey Portier e il pallone di fuoco>>.

Intanto Vierinto scatta verso la porta juventogelatese e segna un goal grazie all’aiuto di Silvio Pirlesconi, che stava trattando con Buffoncello per farlo entrare a far parte del Pirlan, ma l’arbitro annulla il goal.

La partita sta finendo con la situazione fissa sullo 0 a 0.

Ma cosa sta succedendo? Sta entrando Biancaneve in campo! Si getta su Dal Pieron e…

VIETATO AI

MINORI

“E vissero felici e contenti…”

NO! Cosa state dicendo? Ci sono ancora i rigori!

Porcello Rippi chiede ad ognuno dei suoi campioni chi se la sente di battere i rigori, ma tutti gli rispondono tirandogli sassi contro, la stessa cosa succede a Maccheroni, il nuovo allenatore della Maginter, quindi gli unici che calceranno dagli undici metri saranno Vierinto e Dal Pieron.

Vierinto tira e… SEGNA!

Uno a zero.

Dal Pieron tira… GOAL!

Pareggio!

Le squadre tornano esauste negli spogliatoi, mentre i due allenatori chiedono già le dimissioni e l’intervento dell’ambulanza.

Intanto, i due fratelli corsero verso Voldmoreno e, dopo averlo fatto linciare dalla folla furiosa di tifosi, lo costrinsero a fare il maggiordomo a casa loro, mentre Biancaneve venne condannata a due anni di carcere per atti osceni in luogo pubblico.

… e chissà se vissero finalmente felici e contenti?

 

                                          ILIR DEDA - III V

 

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vs
2 Maginter         Juventogelato

 

 


(LA RISCOSSA DEI PARENTI)

 

 

 

I

l presidente dell’Associazione Calcio Barbarano è disperato perché la sua squadra, nonostante la presenza di elementi di sicuro valore, come Brocco I e Brocco II, e di giovani promettenti, come Brocco III, Brocco IV e Brocco V, perde tutte le domeniche. Perciò egli lancia un bando:

<<Darò - dice il bando – mia figlia Peppa in sposa e il castello di Santa Pupa in dono a chi salverà il Barbarano dalla retrocessione>>

Il giorno dopo, verso sera, si presenta un certo Rocco di Pisciarelli, commerciante di pelli di coniglio e nipote dei due celebri campioni Dal Pieron e Vierinto.

<<Facciamo una cosa – propone Rocco – domenica prossima, alla partita, mi mettete in panchina vicino al vecchio allenatore e se  il risultato Le piacerà, ne riparleremo dopo in presenza di testimoni>>.

<<Ci sto>> dice il presidente.

La domenica, in occasione dell’incontro con il Fornello Football Club (che gioca in maglia bianca a strisce bianche), Rocco entra in campo e si va a sedere accanto al vecchio allenatore, che intanto maneggia una bottiglietta piena di pasticche contro il colesterolo.

In quindici minuti il Fornello segna tre reti. Durante l’intervallo Rocco va negli spogliatoi, passa da un giocatore all’altro e dice a tutti paroline all’orecchio.

Riprende il gioco. Passa un minuto e Brocco I segna di testa. Due minuti dopo segna Brocco II di sinistro.

Segnano di destro, successivamente, Brocco III, Brocco IV e Brocco V. Brocco VI segna di ginocchio…

Il Barbarano vince per 12 a 3.

Il presidente sviene per l’emozione; quando rinviene, corre a chiamare Rocco, che stava risalendo sulla sua Firebolt per tornare a Pisciarelli, e lo assume come nuovo allenatore.

<<E ora me lo sveli il tuo segreto?>>

<<Nessun segreto. -  spiega Rocco – Il commercio delle pelli di coniglio mi lascia molto tempo libero, così mi sono iscritto ad un corso serale di parapsicologia nella scuola di Magia e Stregoneria di Bracciano e sono diventato un mago del calcio. Posso mandare il pallone dove voglio con la sola forza del pensiero>>.

In pochi anni il Barbarano sale in serie A, conquista lo scudetto, vince la Coppa dei Campioni, la Coppa delle Coppe, il Torneo notturno della Tolfa, ecc.

Diventa la squadra più famosa di tutti i tempi.

Rocco il più famoso allenatore del mondo.

Poi un giorno, si sente dire che laggiù, nell’Inghilprussia, c’è una squadra che vince sempre quaranta, cinquanta a zero.

Rocco, travestito, va a vedere un incontro tra la Robur (così si chiama la squadra inghilprussiana) e Sezzeverde.  

Gli bastava un’occhiata per riconoscere nell’allenatore un famoso mago Tibetano , che era nientepopodimeno che il fratello di Voldmoreno.

Ed ecco che arriva il giorno della super partita: Barbarano contro Robur.

Si gioca all’Olimpico di Roma.

Collegamenti con centodiciotto Paesi.

Presenti ventimila spettatori.

Subito dopo il fischio dell’arbitro (Pierluigi Montagna), Rocco manda in campo una mandria di dinosauri, ma gli Inghilprussiani non fanno una piega.

<<Fuori le piovre giganti!>> ordina mentalmente Rocco.

Invisibili agli occhi di tutti, ma non a quelli della Robur, scendono sul campo undici piovre giganti con tentacoli di

ventiquattro metri, ma gli Inghilprussiani mostrano loro la lingua e le piovre si ritirano offese.

Intanto, gli Inghilprussiani organizzarono una sfrenata discesa verso la porta barbaranese, il portiere si prepara a parare, ma ecco che ha una visione.

Gli appare Biancaneve, che gli domanda:

<<Scusi, ha visto mio marito, quel gran bel fusto di Dal Pieron?>>

Intanto, il centravanti della Robur spara una cannonata che sfonderebbe le mura di Viterbo, ma per fortuna Rocco riesce a deviare il tiro.

Il Barbarano ne approfitta e segna.

Uno a zero!

Settemiladuecentodiciotto spettatori svengono per l’emozione e vengono trasportati fuori in barella.

Nel frattempo, i giocatori del Barbarano si distraggono per salvare la vita a Cappuccetto Rosso e la Robur pareggia.

Uno a uno!

Svengono altri quattromila tifosi e trecento portantini.

E piovono addosso ai giocatori Topolino, Superman, Diabolik, Pikachu…

Il campo è affollatissimo, i giocatori si siedono per terra esausti; il pubblico fischia.

Ad un tratto accade una cosa strana.

Rocco e il mago Tibetano pensano insieme al pifferaio di Hammelin, e ci pensano così forte che il pifferaio compare al centro del campo, visibile a tutti.

Il pifferaio suona una musica… …i giocatori lo seguono… …l’arbitro lo segue… …i due maghi lo seguono… …il pubblico lo segue.

Tutti vanno a casa, dimenticano il gioco del calcio (per tre mesi) e imparano a suonare il flauto.

ILIR DEDA - III V

 

 

Un’avventura indimenticabile                              

C’era una volta, una famiglia che aveva comprato un coniglio molto tenero: aveva gli occhi che gli brillavano e le orecchie blu e nere le quali stavano una su ed una giù.

Un giorno, la famigliola, dimenticò di chiudere la porta di casa ed il coniglio uscì.

Durante la sua uscita, vide una banda di rapinatori, i quali avevano appena svaligiato una banca, il coniglio li seguì fino al loro nascondiglio segreto…

La famiglia appena tornata a casa, si accorse della fuga del coniglio e, cominciò a cercarlo, ma non riuscendo a trovarlo decise di chiamare la polizia. La polizia seguendo le tracce lasciate dal coniglio, trovò la banda di rapinatori.

La notizia venne trasmessa su tutti i telegiornali: “un intelligentissimo coniglio dalle orecchie blu e nere, aveva aiutato la polizia a scovare una pericolosissima banda di rapinatori”.

La notizia arrivò in tutti i paesi e così ogni famiglia comprò un coniglio dalle orecchie blu e nere.

                                                                                          Luigi Pilia, I L

CARO DIARIO

Caro diario,

oggi è un giorno di pioggia e sono nella mia camera a pensare a cosa farò domani, con chi starò,  se sarò triste o felice, insomma a molte cose.

Ora voglio raccontarti cosa mi è successo ieri: dopo molte ore di pioggia se ne andò

la luce ed incominciò a tuonare e lampeggiare forte.

All’improvviso sentii scricchiolare la porta e subito andai a vedere chi era. Era un signore con la barba lunga e degli stracci addosso.

Lì per lì ebbi paura, ma poi mi feci coraggio e ci andai a parlare. Lui mi chiese: “Che ha un pezzo di pane?” Ed io: “Certo! Entra pure.” Sempre con un po’ di paura addosso gli presi tutti gli avanzi della cena e glieli diedi.

Dopo la cena gli chiesi se voleva farsi una doccia e avere degli abiti puliti; egli annuì.

Dopo la doccia mi chiese se volevo andare a vedere dove abitava e io accettai.

Ci incamminammo per la via della stazione. Quando fummo arrivati mi fece conoscere i suoi compagni che quasi non lo riconobbero.

Era un luogo molto brutto ed isolato dal resto della città.

Attorno a me si era creata un’atmosfera tesa, non sapevo più cosa fare e come comportarmi.

Mi offrirono da bere. Nel frattempo guardai l’orologio e vidi che era tardi e che dovevo tornare a casa.

Nel salutare i miei nuovi amici dissi loro che quando volevano, potevano venirmi a trovare.                       

                                                                                  17-3-05         Janette Marino II B

 

Una notte da robot

Una notte andai a letto, ma non riuscii a dormire.

A mezzanotte sentii dei rumori nell’armadio, con la luce della luna si vedevano delle ombre molto scure che si muovevano, così decisi di mettermi sotto le coperte, incominciò a piovere e all’improvviso sentii dei passi.

Provai a non gridare, ma i passi si avvicinavano sempre di più, dopo un po’ il rumore dei passi scomparve ed io pensai che se ne fossero andati.

Ma la porta si aprì e la luce si accese, a quel punto gridai: apri gli occhi, vidi mia madre, mi disse:- Perché gridi?- così io le spiegai quello che era successo, guardai i capelli di mia madre e vidi delle luci.

Allora cominciai a toccarle la testa, era di ferro,

era un robot! Incominciai a gridare, ed in casa si svegliarono tutti, ma anche loro

erano dei robot, mi presero, mi portarono sul tetto e mi buttarono giù.

A quel punto mi svegliai e mi accorsi che era solo un brutto sogno.

Mhoamed Khachan  IIB

 

Una bacchetta magica per…  

 

Se avessi una bacchetta magica, cambierei molte cose…

Nella mia vita, cambierei la mia casa in una bellissima e lussuosa villa. Poi, trasformerei la macchina di mio padre in una scintillante Ferrari…

Se avessi quel prodigioso dono, però, soprattutto, cambierei la povertà nel mondo, in ricchezza per tutti.

Oltre a ciò, costruirei tante belle scuole per tutti quei bambini che sono poveri, perché un giorno crescendo essi sappiano cosa fare, grazie a ciò che hanno imparato a scuola.

Se avessi una bacchetta magica, trasformerei la guerra in pace. Costruirei una gomma grandissima per cancellare, per sempre, la parola guerra dalle pagine del mondo.

                                                                                                                          Marco Culotta I M

 

Racconto autobiografico:

Il primo giorno

di scuola

 

Ricordo bene il primissimo giorno di scuola. Ogni bambino tirò fuori i suoi quaderni, ricordo che c’era un bambino che anziché un quadernone aveva 2 quaderni piccoli e la maestra si arrabbiò con lui.

Dopo circa 20 minuti la maestra non aveva dettato niente, ma per farci stare zitti fece: "oooohh", io pensai che stesse dettando, così sul mio foglio, in alto a sinistra feci una grande "o".

Poi la maestra riammutolì ed io pensavo "e dopo la o che bisognava scrivere?" poi guardai i quaderni degli altri compagni, ed erano bianchi. Correggendoli, dissi loro: "ma guardate che ha detto di scrivere la o." Mi dissero che non era vero.

Nel parlare con loro avevo un po’ di paura, perché non conoscevo nessuno.

Dopo un po’ mi convinsi che avevo sbagliato e cancellai la "o". Quella mattina non facemmo niente.

Felice di aver scoperto che la scuola non era così faticosa tornai a casa, ma già il secondo giorno mi dovetti ricredere.

Franco Ficetola 2B

 

"UN CANE TUTTOFARE"

Un giorno un cane, facendo la sua solita passeggiata pomeridiana, trova un cartello con su scritto "offresi lavoro, pari opportunità". Incuriosito, raggiunge speranzoso il piano dove si trova il posto di lavoro.

Entra e si offre per l’attività richiesta. Il direttore dell’ufficio gli dice: <Non cerco cani per questo lavoro>.

Il cane insiste dicendo: <Ma sul cartello all’esterno c’è scritto "pari opportunità"!>

Così il direttore lo mette alla prova facendogli scrivere a macchina una relazione. Il cane, velocemente, consegna il foglio senza alcun errore. Ma il direttore non si convince:<La persona che cerchiamo deve anche saper usare il computer!>

Il direttore è ormai convinto che il cane sia pronto ad andarsene, un’ora dopo, esso gli presenta un nuovo programma di scrittura che funziona benissimo.

Il direttore, non sapendo più cosa dire, aggiunge: <Vede, ho bisogno di qualcuno bilingue!>. A questo punto il cane lo guarda e risponde: <Miaoo!>.

                                                                            Ilaria Bruno II E

 

BARZELLETTE

 

L’UBRIACO E LA SIGNORA

Un uomo ubriaco vede una donna non proprio bellissima e, con voce impastata, esclama:

-Mamma mia…come sssei brutta!!!

L’altra, risentita, gli risponde:

-E tu sei un ubriacone!

-Sé, però a me domani è passato tutto!

 

DUE AMICI

-Ciao! Ehi, ma perché porti gli occhiali sul mento?!?

-Perché…mi si è abbassata la vista!

 

FRA SPORTIVI

-Com’è andato l’incontro?

-Ho parato di testa 10 colpi…

-E allora? Perchè sei così afflitto?

-Perché sono…un pugile!

 

I "COLMI"

Qual è il colmo per un impiegato postale?

Avere la figlia raccomandata!

Qual è il colmo della distrazione?

Addormentarsi dimenticando di chiudere gli occhi!

 

IL DESIDERIO AVVERATO

Un giorno marito e moglie vanno al pozzo dei desideri. Lui esprime il suo desiderio e lancia una

Monetina nel pozzo. E’ il turno di lei, ma si sporge troppo e cade dentro il pozzo. Ed il marito tutto contento: "Evviva! Funziona, il mio desiderio si 

avverato!"

 

DOPPIO SENSO

Lo zio dice a suo nipote:

-Franco ,la segui la televisione?

-Ma perché, la tua cammina, zio?

 

LA FIDANZATA

Due amici si incontrano:

-Ciao come va?

-Bene e tu?

-Tutto ok, tranne l’amore. Ho scoperto qualcosa che non mi va riguardo alla mia fidanzata…

-Ah sì, e che cosa?

-Il tizio con cui si è sposata la settimana scorsa!

 

IL CAMERIERE

Un cliente entra in un bar e chiede una bibita. Il cameriere gli risponde:"Spiacente,ma apriamo solo tra mezz’ora. Se vuol sedersi fuori ad attendere l’apertura…".Il cliente va a sedersi ad un tavolino all’aperto. Dopo un po’ lo raggiunge il cameriere: "Gradirebbe una bibita mentre attende che apriamo?".

 

UMORISMO

C’è qualcuno nel camino,

un uomo calvo e piccolino,

con un sacco di Natale,

ma non sta scendendo, sale!

Sta rubando tutti i doni…

Porca vacca è Berlusconi!!!

 

IL MORTO SOTTO IL LETTO

Mirko chiede alla madre:

-Mamma,è vero che quando uno muore diventa polvere?

-Si…

-Mamma, mamma, c’è un morto sotto il letto!!!

 

GELATAIO IRONICO

Dal gelataio:

-Mi dai una coppa?

-Perché, cos’hai vinto?

 

              L’ARMA SEGRETA         

Partita di calcio, elefanti contro insetti. Il primo tempo si chiude 3 a 0 per gli elefanti. L’allenatore degli insetti raggiunge negli spogliatoi i suoi e li rincuora: "Non preoccupatevi, ragazzi! Adesso provvederò ad una sostituzione decisiva: tu, millepiedi, prendi il posto di lucciola.".

Il secondo tempo è tutta un’altra storia e il nuovo entrato si scatena segnando 6 reti. Alla fine della partita il mister degli elefanti fa i complimenti a quello degli insetti:

- "Quel millepiedi è eccezionale! Ma perché non l’hai fatto scendere in campo sin dal primo tempo?"

- "Impossibile! Prima che s’allacci tutte le scarpe…"

 

CANE MODIFICATO                           

                  Due amici:

"Oggi ho portato il cane dal veterinario perché ha il vizio di mordere mia moglie."

"Ti sei fatto dare un calmante?"

"No, gli ho fatto arrotare i denti!"

 

 

 

 

 

IL MACELLAIO

Una signora entra in una macelleria e chiede un tacchino: "Mi dispiace, il tacchino è esaurito", risponde il macellaio. "Ora basta – esclama la signora – non se ne può più…prima la mucca pazza ed ora il tacchino esaurito!"

 

MARITO E MOGLIE

Un tizio vuole farsi una tazza di tè, ma non trova il barattolo. Allora chiede aiuto alla moglie, che gli risponde seccata: "Ma non trovi mai niente! Il tè è in una scatola di biscotti con la scritta "farina"! E’ tanto semplice!"

 

                                                                                                      CAMBIO DI BEBE’

Una baby-sitter torna a casa dai datori di lavoro dopo essere stata una mattina al parco con il loro figlio. La madre del pargolo si avvicina di corsa alla carrozzina:

-"Bello di mamma sua! Ma…ma questo non è mio figlio!!!!!"

-"Signora, mi ha ordinato lei di cambiarlo se si fosse sporcato!"

 

 

INDOVINELLI

Cos’è un leopardo?

Un gatto con il morbillo.

 

Come si chiama la madre di Apollo?

A-gallina.

 

Cosa nasce dall’incrocio di un porcospino con un serpente boa?

Dieci metri di filo spinato!

 

Che differenza c’è tra le fragole e gli elefanti?

Le fragole hanno il morbillo, gli elefanti gli orecchioni.

Giulia Paletti III C