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   cronaca :  cosa è successo oggi nel mondo?

 

 

 

 

 

 

 

ORE DI ANSIA E DI ATTESA PER IL RAPIMENTO DI GIULIANA SGRENA

 

Continua il dramma dei rapimenti degli Italiani in Iraq.

Sono ore di attesa in Italia fra speranza e apprensione.

Sono già passate diverse settimane dal rapimento, avvenuto il 4 febbraio a Baghdad, di Giuliana Sgrena, l’inviata del quotidiano “il Manifesto”.

Giuliana era in auto con l’interprete e l’autista, si stava recando presso l’università di Al Nahrein per intervistare gli sfollati di Falluja, fuggiti dalla città a novembre sotto i colpi delle truppe americane e dei soldati governativi, quando, improvvisamente, è stata fatta scendere dall’auto e rapita da alcuni terroristi.

Subito sono stati interrogati l’autista e l’interprete. Le modalità del rapimento non convincono gli inquirenti.

Si è pensato ad un complotto organizzato dai terroristi, dalle due persone che si trovavano nella macchina con Giuliana e dai guardiani dell’università, che avrebbero solo sparato in aria mentre i terroristi rapivano la giornalista

Il giorno dopo il rapimento, i rapitori hanno inviato via Internet la minaccia di uccidere la giornalista, se il nostro governo non avesse ritirato le truppe dall’Iraq.

Per l’Italia così è iniziato il terrore, sono state organizzate manifestazioni in tutto il Paese per chiedere il rilascio della giornalista, lo stesso consiglio degli Ulema sunniti ha rinnovato il suo appello per la liberazione di Giuliana Sgrena, sostenendo che “andava premiata per il suo lavoro e non rapita”.

L’8 febbraio è stato inviato l’ultimo annuncio, secondo il quale la giornalista sarebbe stata rilasciata entro pochissimi giorni; uno dei mediatori, che avrebbe avuto l’occasione di vederla lunedì e martedì, ha assicurato che stava bene.

Da Roma è stato addirittura fatto partire un aereo per riportare Giuliana a casa.

Questa notizia ha fatto sperare che tutto stesse per terminare, anche se il governo non era ancora certo dell’imminenza della  liberazione e delle affermazioni dei mediatori.

Ma in data 16 febbraio è stato inviato ai media un drammatico video di Giuliana Sgrena in lacrime, che supplicava il governo italiano di ritirare le truppe dall’Iraq. Giuliana, rispetto all’ultima volta, appariva dimagrita; a un certo punto del filmato ha iniziato a piangere, facendo cenno alla telecamera di non riprenderla più. In questo messaggio Giuliana parla anche al compagno, supplicandolo di pubblicare le foto dei bambini iracheni colpiti dalle bombe, che lei stessa aveva scattato

Dopo questo video sono state fatte altre manifestazioni per la liberazione della giornalista, come quella di sabato 19 a Roma; poi, non si è saputo più nulla di Giuliana.

Comunque, si spera che tutto vada bene e che, dopo il sequestro della giornalista, possa terminare anche questa guerra che provoca solo morte, paura e disperazione per tutti gli stati del mondo.

                                                                                                                                           MANUEL SASSO – III V