RIFLESSIONI SU OSTIA MODERNA

Ci presentiamo: siamo Lorenzo, studente rumeno, e Anna, studentessa ucraina, e frequentiamo la III^ D nella S.M.S. "Via G. da Sangallo 11" di Ostia. I nostri insegnanti ci hanno "raccontato" e ci fanno amare la storia di Ostia, luogo dove abitiamo e viviamo con le nostre famiglie da poco tempo ma che abbiamo imparato ad apprezzare e ad ammirare per la sua storia che si intreccia con quella di Roma e dell’Italia.

Ostia ci ha colpito perché non è grande come città ma è un quartiere molto ricco di verde e attrazioni culturali: le torri di difesa Tor Vaianica, Tor Boacciana, Tor S.Michele, Tor Paterno; attrazioni naturalistiche: la pineta di Castelfusano che sporge verso il Canale dei Pescatori, scavato durante il periodo della bonifica dell’Agro Romano, per far defluire le acque del prosciugamento delle paludi esistenti nella zona litoranea. Suggestivo il parco di Castel Fusano che si amplia verso la litoranea e una parte di esso costituisce la zona presidenziale.Interessanti i luoghi di intrattenimento come Cineland, la "terra del cinema" con molte sale cinematografiche, il bowling, sale giochi, ristoranti e pizzerie, negozi e altre attrazioni; il cinema Sisto, gli stabilimenti balneari di Ostia Levante e le spiagge attrezzate di Ostia Ponente che recentemente si sta sviluppando grazie anche alla costruzione del nuovo Porto turistico; un quantità di alberghi, bar e ristoranti che alimentano il flusso dei turisti.

Anche leggendo i giornali che si occupano del Litorale possiamo dire che oggi Ostia è IL CENTRO TURISTICO della capitale d’Italia ma sappiamo che era nata per difendere le saline della foce del Tevere. La storia ci racconta che il leggendario re Anco Marzio, 4° re di Roma, decise di far sorgere una città perché in questo posto dove sbocca in mare il Tevere (lo stesso nome, "Ostium", "bocca", ce lo ricorda) e i luoghi si svilupparono molto grazie al Porto che permetteva lo scarico delle merci destinate a Roma dove arrivavano attraverso il trasporto lungo il Tevere.

Ancora alla fine dell’ ‘800 la zona era una palude ma fu bonificata grazie al lavoro e all’esperienza degli "eroici" braccianti ravennati, ai quali è dedicata la VIA che entra in Ostia, e che resero fertili e abitabili terreni invasi dalla malaria.

Come non ricordare poi la battaglia dello scienziato Grassi contro la zanzara anofele che fu "sconfitta" dai suoi studi!!!

Oggi in "Ostia Moderna" si vive bene: vi sono servizi pubblici molto efficaci come la scuola, i mezzi di trasporto, l’Ospedale, i Vigili Urbani, i Vigili del Fuoco e un ambiente che accoglie tutti rispettando l’essere umano che è in ognuno!!.

RUSU L.- SHELCO A.- III^D a.s. 2001/02


OSTIA è un quartiere di Roma ed è definita come la "BOCCA DEL TEVERE" Suscita molte riflessioni, come quella che vi sono i problemi di un grande quartiere…ma non ci possiamo lamentare perché vi sono dei beni naturalistici di grande valore naturalistico e culturale.
E’ necessario conoscere la storia del territorio per apprezzarlo e capire meglio il mondo di oggi e lo sviluppo. Opportunità per i giovani: divertimento nelle Multisale di "Cineland", uso del tempo libero con prezzi per tutte le …tasche.
Oggi la situazione del territorio è positiva: ristrutturazione delle spiagge, stabilimenti, lungomare, edifici storici…tutto per migliorare la "visibilità" di luoghi ad alto valore culturale. La nostra comunità ha bisogno di istituzioni pubbliche efficaci: riguardo alla comunicazione, alla cultura, alle attività sportive, ai punti di accoglienza.

DE GENNARO S. -III^ D a.s.2001/02


"Sotto il cielo del Litorale"

Il territorio che calpestiamo ogni giorno ( ampio dal mare fino a quasi al Grande Raccordo anulare, con più di 250.000 residenti, tanti aspetti e 1000 problemi), è uno scrigno, una realtà molto particolare, un museo-territorio, con beni naturalistici di immenso valore: dune di Capocotta, pineta e spiaggia di Castel Porziano. Parco di Castel Fusano, zone umide dell’Idroscalo o foce del Tevere, e archeologici a testimonianza della ricchezza di un passato ultramillenario in cui l’uomo è stato artefice e protagonista.

La storia di un territorio è scritta anche dai personaggi, dalle loro gesta, dall’ambiente naturale, spesso suggestivo, come nel caso del litorale ostiense. E questi elementi ci fanno capire meglio il mondo di oggi attraverso l’evoluzione storica, artistica e culturale; la ricchezza di avvenimenti, la complessità dei fenomeni naturali e leggendari compongono un ampio quadro per far sviluppare ai giovani riflessioni sull'Ostia di oggi, creare stimoli per conoscere e apprezzare le molte valenze del territorio costiero di Roma.

Se consultiamo i libri ricordiamo i momenti che hanno fatto la storia di questi luoghi. La presenza dell’uomo sul litorale è molto antica e di grande peso: il leggendario sbarco di Enea ( fondatore della stirpe Julia) alle foce di un corso d’acqua; la fondazione di Ostia, da parte del re Anco Marzio, sulle rive del Tevere, per difendere le saline; lo sviluppo del territorio per la tradizione portuale, voluto dagli imperatori romani; la Rocca di Giulio II° e le molte torri costiere ( Tor Vaianica, Tor Paterno, Tor Bacciana, Tor S.Michele…) a testimonianza della difesa dal pericolo di assalti di popolo che vivevano lungo il Mediterraneo, la bonifica delle malsane paludi ad opera dei braccianti ravennati ( da Bazzini a Baldini, Armuzzi, Melandri); la lotta dello scienziato Grassi contro la zanzara portatrice della malaria; i progetti di Paolo Orlando per il "Quartiere marino di Roma"; le cronache della bonifica del giornalista SARRECCHIA; gli autori dell’archittetura ostiense da G.B. Dilani (stabilimento balneare "Roma") a Piacentini (Stazione Roma-Lido, villini Liberty), a Fasolo (palazzo del Governatorato, colonia Vittorio Emanuele III°), a Nervi e Padula (lo stabilimento "Kursaal"), a Libera ( palazzine del lungomare C:Duilio e viale della Vittoria); le attività produttive, iniziate dalle grandi famiglie: Bernardeschi, sartoria e abbigliamento; Morelli, panificatori; Chiaraluce, ristoratori; Ciotoli, non solo i "Re del gelato" con i famosi "Spaghetti di gelato", ma anche impegnati nel campo dell’edilizia e poi nella gestione cinematografica con il cinema "Sisto" e con la ristrutturazione dell’ex.Meccanica Romana dove, in società con Merluzzi, è stata creata "Cineland", la "Terra del Cinema", infrastruttura con 14 sale, il bowling e altre attrazioni, un polo importante per un diversificato uso del tempo libero; i professionisti D.O.C.: Bernardeschi, Lodovichetti, Giaquinto; lo sviluppo di ostia balneare, con l’industria del divertimento (stabilimenti "Elmi", "Salus", "Urbinati", "Battistini", "Plinius", "Vecchia Pineta") trasforma il quartiere marittimo in ricchezza e posti di lavoro; la crisi economica bellica e post-bellica modifica l’uso del litorale; il rilancio delle attività negli anni ’60 porta allo sviluppo dell’edilizia e dei grandi alberghi con la positiva iniziativa della scuola alberghiera "Enalc Hotel", fino agli anni ’80-’90, molto critici a causa dei divieti di balneazione ( per l’alto livello di inquinamento), dell’erosione costiera (l’azione del mare sottrae spiaggia e spazio per il turismo), e della crisi economica (il costo della vita aumenta, l’inflazione raggiunge alti livelli, vi è minore disponibilità a spendere per il tempo libero e per i divertimenti).

Certamente la situazione attuale porta ad altre e confortanti riflessioni come quella sugli interventi del "ripascimento",cioè difesa e ricostruzione delle spiagge nel tratto tra il canale dei Pescatori ed il Pontile; sul restauro dei tratti del litorale a nord del Pontile e a sud del canale dei Pescatori , sugli investimenti in strutture pubbliche, come la costruzione del Palazzo dello sport "Palafilpijk", la ristrutturazione della ferrovia Roma-Lido; sul restauro della ex colonia Vittorio Emanuele III°, il rifacimento dell’ufficio postale; sull’incremento dell’aeroporto intercontinentale di Fiumicino e la costruzione del Porto di Roma.

Possiamo affermare, dunque, che i tanti motivi di evoluzione storica, ambientale e strutturale aiutano a spiegare la nascita della specificità delle zone litoranee e a sviluppare nei giovani una propria identità storica e culturale che ha come obiettivo la conoscenza e l’orgoglio dell’appartenenza ad una società che si è andata determinando nel tempo.

Il quartiere-Ostia vive freneticamente il presente quasi non esista una dimensione storica, che non vi sia un passato nell’insieme dell’urbanizzazione recente, mentre sappiamo che ogni zona del litorale ha una propria storia, una propria fisionomia.

Quale può essere la prospettiva per le nuove generazioni? Non far impoverire e annullare l’identità culturale dei luoghi ostiensi, mantenendo viva la conoscenza ed il rispetto del passato, approfondendo le proprie radici culturali.

Come far crescere in modo corretto una identità sociale? Permettendo lo sviluppo di un giusto rapporto tra abitante e territorio, riconoscendo le radici storiche di appartenenza e valorizzandone i luoghi.

In una realtà composta da una comunità di etnie miste e di recente formazione, come quella degli insediamenti litoranei, c’è bisogno di istituzioni di pubblica utilità in tutti i campi: comunicazione, didattica, cultura, tempo libero, attività ludiche e sportive.

Per rispettare e favorire le esigenze di una comunità giovane, come quella di Ostia, che esprime le sue molteplici necessità, è compito delle forze esistenti sul territorio intraprendere una fase di progettazione delle istituzioni socio-culturali, con la collaborazione di enti pubblici ed entità private interessate.

Ulteriori riflessioni riguardano il tema importante del rapporto abitante-territorio: sono necessari il recupero, la conservazione e la riqualificazione funzionale del patrimonio naturalistico, storico ed archeologico; investire per ristrutturare l’edilizia scolastica; rendere più efficace il trasporto pubblico; incrementare la presenza del vigile di quartiere per rendere più sicura la vita del cittadino di Ostia; creare nei giovani una coscienza civica insegnando loro i valori del rispetto e dell’educazione attiva, utile a dare loro la capacità di apprezzare il passato ed il presente: "Un popolo che non conosce la sua storia è circoscritto al momento presente della generazione contemporanea…" (Schopenauer.)

classe III^ D a.s. 2001/02