FONTI ALLE FRATTOCCHIE

 

Acqua di S. Pietro

Nei pressi del Km 18 della Via Appia Nuova sono stati effettuati numerosi ritrovamenti, mediante pozzi, di acqua mineralizzata. La più importante e conosciuta, perchè commercializzata, è l'acqua denominata Acqua minerale naturale S. Pietro. Essa proviene da tre pozzi ubicati presso l'abitato di S. Maria delle Mole. Il primo pozzo, approfondito per mt.42, iniziato a mt.146, ha incontrato acqua fortemente gassata per anidride carbonica con livello statico a mt.24 dal piano di campagna. La produttività del pozzo è di 6 lt/sec senza approfondimento abbassamento del pelo libero dell' acqua nel pozzo. Il secondo pozzo, eseguito a circa 50 mt. dal primo, ed approfondito per 72 mt, ha incontrato a 35 mt di profondità una prima venuta di acqua in pressione per anidride carbonica, il cui livello statico si è stabilizzato a mt 21 dal piano di campagna. Il terzo pozzo infine, iniziato a mt 143 ed approfondito per 28 mt, ha incontrato anch’ esso acqua mineralizzata gassata con livello statico a mt 20 dal piano di campagna la produttibilità del pozzo è risultata di 20 lt sec. i terreni attraversati fino alla prima falda acquifera (fino cioè a m 115) sono costituiti da prodotti piroclastici con intercalata una colata di lava di uno spessore di 15 mt, da m 138 a m 123. L'acqua S. Pietro è un' acqua medio minerale, carbonica, bicarbonato-alcalino-terrosa. Poichè ne è autorizzata la vendita e l' imbottigliamento, l' acqua è sottoposta a periodici controlli. Si riportano in tabella i risultati di analisi chimiche eseguite una nel 1978 e l' altra nel 1997.

 

Pozzi alle Frattocchie

Nell' ambito delle acque termominerali si è ricordata una manifestazione di acqua sulfurea nel piano di una cava di selce alle Frattocchie. Numerosi pozzi scavati o perforati o perforati nella zona hanno incontrato acque minerali fredde. Si ricordano qui di seguito i più noti.

 

Pozzo al Colle dei Francesi

Il pozzo è ubicato presso il Km 2 della strada che dal Km 17 della Via Appia Nuova, porta a Marino. La quota del terreno è a m 159. L' acqua acidula , gassata, ha il livello statico alla profondità di 29 m dal piano di campagna.

 

Acqua della Fontana dei Monaci

A circa 500 m t a sud del pozzo C.d.F. , a circa m 160, sgorga un acqua debolmente mineralizzata. ad una analisi cognitiva di campagna (B. CAMPONESCHI, 1969) sono risultate per quest' acqua le

seguenti caratteristiche: durezza: 24 lo F; cloruri: 0.087 gr/lt; resistività:8.8 ohm.m; residuo secco: 0.56 gr/lt.

 

Acqua di Quarto S. Antonio

In località Quarto S. Antonio un pozzo a mt 184 sm, approfondito per 26 mt. ha incontrato acqua ferruginosa con il livello statico a m 4 dal piano di campagna.

 

Pozzo di S. Maria Nuova

Nell' ambito di una concessione per acqua minerale, presso il Km 11della via Appia. un pozzo iniziato a 56.5 ed approfondito per 42 mt, ha attraversato tufi e pozzolane fino a 35 m di profondità, una colata di lava dello spessore di due metri da 35 a 37 m, ed al di sotto pozzoIana. Nelle pozzolane, alla profondità di circa 20 m dal piano di campagna, è stata incontrata una falda acquifera dolce, mentre nella lava a 35, è stata raggiunta una falda d' acqua medio minerale carbogassata. Dell' acqua minerale e stato eseguito, nel 1965.

 

Pozzo di S. Maria del Selce

Nel piazzale della cava di selce attualmente abbandonata, un pozzo iniziato a 81 m e approfondito per 50 m, ha incontrato, ha incontrato un acqua medio minerale, acidula, frizzante per anidride carbonica. I terreni attraversati sono stati fino a 5.50 m lava in frammenti e lava scoriacea, da 5.50 a 30 m tufi e pozzolane; da 30 m a 46.50 lava fratturata e da 46.50 m a 50 m lapilli acquiferi.

 

Sorgente della cava di selce delle Frattocchie

Nella zona delle frattocchie, sia nell' ambito di una cava di selce attualmente abbandonata, a circa 150 m, che nei dintorni, esistono numerose emanazioni gassose di idrogeno solforico e di anidride carbonica ed alcune polle di portata limitata, dalle quali gorgogliano i suddetti gas. La temperatura varia fra i 20° ed i 32° a seconda delle sorgenti e, secondo alcuni autori, nel tempo in relazione a periodi di attività sismica dell' apparato vulcanico Albano. L' acqua acidula di alcune sorgenti è limpida mentre quella di altre è torbida per lo zolfo che si deposita.

 

Acqua del Km ]9 della via Appia Nuova

Un pozzo, approfondito per 100 m, presso il quadrivio delle Frattocchie, a m 160, ha incontrato acqua mineralezzata, acidu1a, gassata per anidride carbonica. un altro pozzo eseguito sulla via Nettunense a circa 500 metri dal quadrivio delle Frattocchie, in località fontanile palaverta, approfondito per 77 m ha incontrato acqua il qui livello si è stabilizzato a m 73 dal piano di campagna.

In località casa rossa a circa un Km dal precedente c'è un altro pozzo, approfondito per 90 m, ha incontrato acqua il qui livello si è stabilizzato a m 56, dal piano di campagna. Un' analisi speditiva di campagna ha fornito per quest' acqua le seguenti caratteristiche: durezza : 28 lo F ; cloruri : o. 131 gr /1t resistività : 8 ohm. m; residuo secco: o. 56 gr Ilt .

 

Raffronto delle caratteristiche chimico-fisiche dell'acqua minerale APPIA 1978/1997
Caratteristiche/Anni 1978 1997
Temperatura (°C) 18,9 21
Residuo fisso a 180°C (mg/lt) 696,4 671
Anidride Carbonica (mg/lt) 667,5 408,6
Ossigeno (mg/lt) 4,1 2,8
Silice (mg/lt) 83,1 96,2
Durezza (I°F)

n.r.

39,3
Calcio (mg/lt) 125 110,2
Magnesio (mg/lt) 20,1 21,65
Stronzio (mg/lt) 1,6 1
Sodio (mg/lt) 43 52,2
Potassio (mg/lt) 48,2 66,3
Nitrati (mg/lt) Tracce notevoli 33,7
Cloruri (mg/lt) n.r. 33,75

 

Raffronto delle caratteristiche chimico-fisiche dell'acqua minerale S. PIETRO 1978/1999

Caratteristiche/Anni

1978

1999

Temperatura (°C)

16,7

17,1

Residuo fisso a 180°C (mg/lt)

653,4

656,1

Anidride Carbonica (mg/lt)

866,15

899,98

Ossigeno (mg/lt)

2,3

0,014

Silice (mg/lt)

85

104

Durezza (I°F)

n.r.

n.r.

Calcio (mg/lt)

100

106

Magnesio (mg/lt)

32,8

34

Stronzio (mg/lt)

1,4

1,3

Sodio (mg/lt)

37

38,5

Potassio (mg/lt)

47

52,2

Nitrati (mg/lt)

Tracce

n.r.

Cloruri (mg/lt)

n.r.

39,05

 

Raffronto delle caratteristiche chimico-fisiche dell'acqua minerale S. Maria del Selce 1977

Caratteristiche/Anni

1977

Temperatura (°C)

Non Ritrovata

Residuo fisso a 180°C (mg/lt)

508

Anidride Carbonica (mg/lt)

Non Ritrovata

Ossigeno (mg/lt)

Non Ritrovata

Silice (mg/lt)

18,1

Durezza (I°F)

29

Calcio (mg/lt)

153,5

Magnesio (mg/lt)

38,8

Stronzio (mg/lt)

Non Ritrovata

Sodio (mg/lt)

35,9

Potassio (mg/lt)

29,8

Nitrati (mg/lt)

Non Ritrovata

Cloruri (mg/lt)

Tracce

 

Raffronto delle caratteristiche chimico-fisiche dell'acqua minerale S. Maria Nuova 1965

Caratteristiche/Anni

1965

Temperatura (°C)

18,01

Residuo fisso a 180°C (mg/lt)

637

Anidride Carbonica (mg/lt)

247,5

Ossigeno (mg/lt)

4,08

Silice (mg/lt)

78

Durezza (I°F)

34,08

Calcio (mg/lt)

100

Magnesio (mg/lt)

37,1

Stronzio (mg/lt)

0,6

Sodio (mg/lt)

24

Potassio (mg/lt)

55,4

Nitrati (mg/lt)

Quantità Notevoli

Cloruri (mg/lt)

Non Ritrovato

 

GAS RADON, "KILLER SILENZIOSO"

Il Consiglio Comunale di Ciampino ha discusso recentemente,  alI'ordine del giorno, il problema dell' inquinamento gassoso provocato dal gas Radon in alcune zone di Marino e Ciampino.

Tutti dobbiamo essere consapevoli dei danni che può provocare questo gas all' ambiente e alle persone e quanto meno conoscerne la natura e la provenienza con l' augurio che le autorità competenti si adoperino affinché vengano predisposti, in modo sollecito, interventi finalizzati alla risoluzione del problema che, per quel che riguarda le zone interessate, non è poi tanto nuovo, avendo già provocato gravi inconvenienti. Non giova discutere delle responsabilità quanto invece chiedere con insistenza ai nostri amministratori misure concrete ad evitare altri danni.

Ma spieghiamo, innanzi tutto cos'è il gas Radon.Il Radon è un gas radioattivo incolore che formatosi da alcune rocce della crosta terrestre, quali le lave, i tufi, le pozzolane, i graniti, ecc. si diffonde nell' aria dal suolo e dall' acqua. E' presente, inoltre, in alcuni materiali da costruzione, annidandosi nelle abitazioni e generando atomi radioattivi; tutte le strutture, infatti, costruite fino agli anni 80 sono interessate dalla presenza di questo gas, soprattutto nei piani terra e seminterrati e riguardano migliaia di scuole.

La maggior parte del Radon presente in una casa proviene dal suolo, sul qUale essa è costruita. Se il basamento ha un pavimento di fango, il Radon può penetrare facilmente, se il pavimento è di cemento, penetra attraverso le spaccature che si formano con il tempo, lungo le tubature o attraverso le giunture tra i muri. Il Radon, anche definito" killer silenzioso" , poichè incolore, inodore e insapore, è stato inserito dall' Organizzazione

Mondiale della Sanità nel Gruppo I degli agenti cancerogeni conosciuti, causa del cancro ai polmoni, provocando, infatti, ogni anno in Italia, tra i 1600 e i 6400 casi di tumore.

Nel mese di dicembre 2001 il Presidente della Federazione per la salvaguardia ambientale nelle scuole, negli ambienti di lavoro e nelle abitazioni private, Claudio Fasano, ha lanciato un grido di allarme auspicando l' avvio di una campagna di monitoraggio su vasta scala a livello nazionale sulla presenza di gas Radon in tutti i luoghi dove forte è la presenza delle persone, affermando che "enorme è la pericolosità di questo gas, i cui sintomi sono nausea, mal di testa, attacchi di tosse, svenimenti". Ha inoltre, sostenuto che "nulla è stato fatto per monitorare e metter sotto controllo questo nemico invisibile. La legge dell’agosto 2000 ha imposto il controlla della presenza di questo gas nei luoghi di lavoro, nelle scuole , ma se le istruzioni si attivano con una geografia del rischio non risolveremo mai il problema”.

Ricordiamo che il RADON si trova nelle acque sulfuree.