SPORT                           

 

Associazioni  Sportive

- Ginnastica  ritmica

- P. G. S. Basket

- Centro culturale danza

- Ginnastica libera

- Squadra Calcio  Lanuvio-Campoleone

 

Oratorio dei   Salesiani

- Sport:  calcio, basket, pallavolo

  

Campi  Sportivi

LANUVIO: campo  Tartufi

CAMPOLEONE:  campo  Orlacchio

 

Palestra  Comunale  

CONSIDERAZIONI SUL GIOCO DEL CALCIO

Il calcio oggi viene considerato una tradizione immortale, un hobby a cui nessuno può sottrarsi; però negli ultimi periodi il calcio sta assumendo aspetti nuovi, diversi, negativi: molti vanno allo stadio come se entrassero in un campo di addestramento al combattimento e vengono infatti chiamati ”i guerrieri della domenica”, vagano per curve e gradinate, addobbati con divise e armamenti che lasciano allibiti!

Questi gruppi di tifosi organizzati, pur rappresentando una minoranza, riescono spesso a coinvolgere e a trascinare interi settori dello stadio in manifestazioni di irrazionalità collettiva e creano continue situazioni di opposizioni tra i tifosi.

Secondo me, il calcio non è uno sport violento, anzi… sono queste persone che lo rendono così e poi il calcio è anche un modo per divertirsi e secondo me non ci si può divertire in questo modo, picchiandosi e criticandosi violentemente.

Il tifo si è trasformato in una assurda contrapposizione che si esprime anche nella ricerca di slogan offensivi e chiaramente razzisti che spesso sono anche rivolti ai giocatori.

Persone che poche ore prima pranzavano tranquillamente con la propria famiglia e che il giorno successivo riprenderanno la loro attività di lavoro o di studio, vanno allo stadio non per vedere una partita, ma per sprigionare rabbie e problemi personali.

Io credo che questo non sia giusto perché, essendo uno sport amato da moltissime persone, compreso me, esso viene considerato in modo negativo esclusivamente per gli atti di vandalismo commessi sugli spalti e al di fuori dello stadio.

In molti casi sono gli stessi calciatori che influenzano i tifosi a commettere questi gesti vandalici, ad esempio quando i calciatori fanno delle dichiarazioni pubbliche, che spesso vengono interpretate in modo errato e quindi intese come istigazioni.

Il calcio, ormai, per le società è diventato un “BUSINESS”, perché per acquistare un calciatore vengono spesi milioni di euro e lo hanno dimostrato anche le vicende relative alla copertura dei terreni di gioco dei principali stadi italiani.

I giocatori, oltre ad essere pagati dalle società sportive, ricevono compensi a dir poco elevati per svolgere spot pubblicitari e per partecipare alle trasmissioni televisive.

Negli ultimi anni è stato scoperto lo scandalo del “doping” che è stato denunciato da un allenatore che incriminava dei giocatori di alcune squadre di assumere sostanze “DOPANTI” che permettono a chi ne fa uso di esprimersi fisicamente al meglio, però d’altro canto, l’assunzione di queste sostanze può provocare serie malattie, a volte mortali, quindi si sta cercando di convincere gli atleti che per giocare bene non c’è bisogno di assumere queste sostanze.

Alla fine di ogni partita, alcuni calciatori che hanno giocato vengono sottoposti a dei controlli antidoping e quando vengono trovati degli esami positivi gli interessati vengono sospesi dall’attività agonistica per vari giorni a secondo della gravità del caso.

Molte volte i preparatori atletici per cercare di guarire il più presto possibile qualche malanno muscolare o vari infortuni, somministrano medicinali che sono per la maggior parte a base di cortisone che è una sostanza che stimola lo sviluppo degli ormoni che permettono di esprimersi fisicamente al meglio come è stato suddetto.

Un altro scandalo è stato quello dei passaporti falsi dove sono stati trovati giocatori con falsa cittadinanza e sono stati puniti con sanzioni molto pesanti fino ad anni di squalifica.

Comunque vadano a finire le inchieste giudiziarie, viene in ogni caso confermato che la maggiore preoccupazione dei dirigenti e dei proprietari delle squadre italiane è spesso una sola: il risultato della partita e, innanzi tutto, il risultato ad ogni costo.

Storia e tecniche del basket

Il basket è nato negli Stati Uniti di America nel dicembre 1891, anche questo sport, come la pallavolo, aveva lo scopo do tenere in allenamento i giocatori di football e di baseball durante l’inverno. Il gioco si basava su tredici regole che sono rimaste pressoché inalterate e se ne sono aggiunte altre che non hanno cambiato la natura del gioco. 

Regole

Il campo di gioco ha forma rettangolare di 26m per 14m. In ciascuna metà campo vi è un’area chiamata “di tiro libero” o “tre secondi”, a forma di trapezio con la base maggiore di 6m e la minore di 3,60m e un’altezza di 5,80m.

I canestri sono formati da un anello do 45cm di diametro, posto a 3,05m da terra ed a 15cm dal tabellone, che è alto 1,20m e largo 1,80m e sporge all’interno del terreno di gioco di 1,20m.

La palla, ha una circonferenza di 75-78cm, e pesa 600-650gr.

Squadra

La squadra è composta da 5 giocatori in campo e 5 riserve.

Durata del gioco

Una partita di basket è costituita da due tempi di 20’ effettivi con intervallo di 10’. Tempo effettivo significa che ad ogni interruzione il cronometro viene fermato e fatto ripartire solo quando la palla è rimessa in gioco.

Svolgimento del gioco

L’arbitro lancia la palla in alto a centro campo tra due giocatori che toccandola una sola volta con una mano cercheranno di passarla ad un loro compagno. Ciascuna squadra dovrà cercare di segnare il maggior numeri di canestri possibili. Il canestro può valere: 3 punti se il tiro è effettuato oltre la linea dell’area di tiro, 2 punti se il tiro è effettuato entro l’area di tiro, 1 punto se si tratta di un tiro libero.

I fondamentali di gioco

Il palleggio: va effettuato colpendo la palla con una mano sola, utilizzando due dita e non il palmo. Può essere: basso, normale e alto.

Il passaggio e la ricezione: il passaggio può essere effettuato con entrambe le mani o con una soltanto. Esistono anche altri tipi di passaggio: pallonetti, ad uncino al volo e sottomano. La palla si deve ricevere possibilmente con entrambi gli arti superiori per avere una presa più sicura.

Il tiro: può essere effettuato in appoggio o in sospensione con una o due mani. Altri tipi di tiri sono il tapin: si effettua riprendendo il rimbalzo dal tabellone schiaffeggiando la palla con le dita ed indirizzandola nuovamente verso il canestro. Il tiro ad uncino: si deve portare la palla con entrambe le mani in fuori, poi in alto lateralmente e lanciarla con una mano sola ruotando il corpo verso il canestro. Terzo tempo: azione d’attacco individuale, la più importante.

Le infrazioni

Con la palla: palleggiare con tutte e due le mani/ interrompere il palleggio e poi riprenderlo/ colpire la palla con un pugno/ fare più di due passi con la palla ferma nelle mani/ trattenere più di 5’’ la palla in mano senza palleggiare o passarla.

Di tempo: regola dei dieci secondi: una squadra che è entrata in possesso della palla nella propria metà campo ha 10’’ di tempo per portala nella metà campo avversaria e dopo non può più riportarla indietro. Regola dei trenta secondi: una squadra ha 30’’ di tempo, dal momento in cui entra in possesso della palla, per tentare di fare canestro.

Sull’avversario: spingere/ trattenere/ sgambettare/ ostacolare l’avversario con o senza palla.

Riflessioni sulla squadra di basket

Io  sono un ragazzo di 13 anni, frequento la terza media della scuola M.Dionigi di Lanuvio con discreti risultati. Il mio hobby preferito è il basket, infatti faccio parte della P.G.S di Lanuvio  dell’oratorio (polisportiva giovanile salesiani). Noi ragazzi ci alleniamo due volte a settimana precisamente il mercoledì dalle ore 18.00 alle ore 19.00 presso l’oratorio, e il sabato dalle ore 17.00 alle ore 18.30 presso la palestra comunale della scuola media. Il nostro allenatore si chiama Domenico, una persona dolce ma molto determinata e sicura di se, è il papà di una mio compagno di squadra, ed oltre ad insegnarci le tecniche del basket, cura molto la nostra educazione per far sì che noi riusciamo ad avere un ottimo gioco di squadra avendo molta competizione rispettando sempre le regole e gli avversari.

Noi, purtroppo, quest’anno non possiamo affrontare un campionato perché nella nostra squadra, tra noi ragazzi c’è molta differenza di età quindi per affrontare un campionato bisognerebbe avere ragazzi con un massimo di differenza di età di 2 anni. Comunque per far restare sempre accesa la nostra competitività il nostro allenatore ogni tanto organizza delle amichevoli con altre squadre di paesi vicino a Lanuvio come per esempio contro la P.G.S di Genzano.

La Danza Classica

La danza classica è il mio hobby preferito, mi piace da morire, é stato il mio sogno sin da quando ero piccola.  Vado a danza tre giorni a settima e quelle poche volte che ci vado mi diverto tantissimo. Mentre faccio gli esercizi in  palestra provo dentro di me una gioia infinita e sono così felice da impazzire, a volte immagino di stare su un palcoscenico che ballo felice, mentre la gente mi applaude con entusiasmo. Per fare danza bisogna avere il corpo più magro possibile, gambe magre  e lunghe. La mia maestra mi dice sempre che ho delle gambe da ballerina, ma  ancora ho tanto da imparare come il portamento del busto, del collo, delle spalle e soprattutto delle braccia. La cosa fondamentale per una ballerina è quello di amare la musica, sentirla oltre che con l’udito con il proprio corpo. La danza classica aiuta tanto alle persone che hanno alcune difficoltà alle ossa fragile e muscoli deboli  oggi grazie a questo tipo di danza riusciamo  a guarire. Anche la danza come gli altri  sport  aiuta ai ragazzi a socializzare ed a stare insieme con altri ragazzi. Esistono tanti tipi di danza come per esempio : classica, moderna, del ventre ed altre;  sono tutte belle. Ce n’è una che mi piace in particolare cioè quella classica, perché dopo tre anni poi fare qualsiasi altro tipo di danza.