Era il mese di gennaio quando la nostra professoressa di italiano ci ha annunciato che avremmo partecipato ad una gara di lettura contro altre classi della nostra scuola. Reagimmo molto bene, poiché l'idea ci piaceva e ci emozionava allo stesso tempo. Ci saremmo sfidati sul libro "La fabbrica di cioccolato" di Roald Dahl.
Fummo informati sulle regole del gioco, poche ma importanti: solo in pochi avremmo partecipato alla gara, con un portavoce che avrebbe risposto alle varie domande sul libro.
Avevamo più o meno tre mesi per prepararci al meglio. Iniziammo a leggere il libro molto attentamente, riportando particolari importanti e formulando le possibili domande a cui avremmo dovuto rispondere.
Con il professore di artistica, rinunciammo alle nostre lezioni per dedicare tutto il nostro tempo e impegno ai disegni che raffiguravano i personaggi o i luoghi importanti della storia.
Alcuni di noi impararono le filastrocche, scritte sul libro, che avrebbero dovuto recitare il gran giorno. Queste riflettevano tutte le caratteristiche e i difetti dei 5 protagonisti.
Quando mancava ormai poco alla gara, dividemmo fra noi i capitoli da leggere,per memorizzarne i particolari. La gara si sarebbe svolta al "teatro di Tor Bella Monaca". Il giorno prima della gara eravamo molto emozionati e insieme alla professoressa vedevamo i nostri punti deboli e cercavamo di migliorare.
Ed infine eccolo lì,quel giorno che sembrava non arrivare mai… Eravamo sul palcoscenico dietro il sipario chiuso, aspettando l'inizio della gara.
Eravamo tutti nervosi e per distrarci un po' scherzavamo tra noi. Sentivamo il pubblico, formato in parte anche dal resto della nostra classe, che applaudiva continuamente. Poco prima dell'inizio, dentro di noi, cominciavamo a pensare che, in fondo, era solo un gioco e non importava alla fine come sarebbe andata. Ciò che contava era , che, durante la lettura e nelle prove della gara, c'eravamo divertiti molto, insieme.
All'inizio noi eravamo in testa, ma una domanda da 15 punti ci ha fatto perdere tutto, perciò ci siamo aggiudicati solo il secondo posto. Nonostante ciò, i nostri disegni sono stati molto apprezzati e per questo siamo stati premiati.
Ci sentivamo tristi perché c'eravamo preparati bene e come una squadra ci sentivamo pronti ad affrontare questa gara aspettandoci il meglio. Ma anche se alla fine non avevamo raggiunto il nostro traguardo, una grande vittoria personale l'avevamo avuta anche noi: non basta pensare solo al divertimento che abbiamo provato per organizzare la competizione, ma che leggendo si impara sempre qualcosa e la lettura è un passatempo fantastico, che riserva sempre un qualcosa di nuovo, quindi: