Liceo scientifico "I. Newton"

Anno Scolastico 1999 - 2000

 

 

PROGETTO C. I. C.

 

 

I Centri di Informazione e Consulenza attivati nella scuola superiore rappresentano uno strumento operativo di importanza fondamentale per la prevenzione primaria indirizzata ai giovani, da inserire in una più ampia strategia di educazione alla salute.

Il CIC svolge una attività orientata a promuovere la qualità del servizio scolastico puntando ad una scuola nuova che, accanto allo svolgimento dei programmi, mantenga una apertura verso i problemi decisivi per il benessere della vita individuale e sociale.

Una scuola che sappia accogliere le esigenze di crescita e potenziare le capacità dalle quali dipende una effettiva tutela e promozione della salute, senza dimenticare che non c’è prevenzione del disagio senza promozione del benessere scolastico (Circ. Min. n.120/’94).

Perseguire il Ben-essere significa innanzi tutto promuovere una cultura dell’accoglienza e una migliore comunicazione interpersonale. In questo processo tutti gli operatori scolastici hanno il compito di facilitare i giovani ad esprimere bisogni, disagi, proposte. Una scuola perciò dove ognuno è chiamato a ripensare le proprie modalità comunicative e dove si dovrebbero trasmettere modelli di comportamento sociale come il rispetto, l’ascolto, la collaborazione, la solidarietà, l’accettazione per il diverso.

Così il Ben-essere scolastico diventa la finalità educativa prioritaria, sfondo integratore che fornisce una progettualità più ampia a tutti i singoli interventi formativi.

1° OBIETTIVO: GARANTIRE UN PUNTO DI ASCOLTO

BISOGNI:

• bisogno di essere ascoltato;
• bisogno di confrontarsi e di chiarire le problematiche personali;
• bisogno di sostegno nei momenti di disorientamento e sconforto.

STRATEGIE OPERATIVE:

• offerta di counseling individuale;
• colloqui personali;
• incontri formativi di gruppo;
• favorire la richiesta di aiuto come primo momento per la soluzione del problema.

2° OBIETTIVO: GARANTIRE UN PUNTO DI INFORMAZIONE

BISOGNI:

• avere informazione sui servizi formali ed informali presenti nel territorio;
• avere informazioni in riferimento alle diverse problematiche sociali (tabagismo, tossicomanie, alcolismo, AIDS, ecc.).

STRATEGIE OPERATIVE:

• predisporre una documentazione, un archivio e una banca dati;
• offrire uno sportello sul modello del segretariato sociale.

3° OBIETTIVO: PROMUOVERE NEI GIOVANI LO SVILUPPO DI UNA AUTONOMIA ORGANIZZATIVA

BISOGNI:

• potenziare e sviluppare modelli espressivi e di comunicazione non utilizzati in classe, favorendo la creazione di spazi e momenti di autonomia;
• esigenza di sviluppare creatività progettuale e di assunzione di responsabilità;

STRATEGIE OPERATIVE:

• permettere l’uso di alcune strutture e attrezzature scolastiche al di fuori del tempo curricolare;
• attivazione di percorsi formativi per il potenziamento ed il rinforzo delle risorse individuali;
• preparazione dei rappresentanti di classe e di istituto allo svolgimento dei loro compiti soprattutto per la progettazione e organizzazione di assemblee;

4° OBIETTIVO: ATTIVARE UNA RETE SOCIALE TRA I SERVIZI SOCIO-SANITARI, LA SCUOLA E LE ALTRE ISTITUZIONI TERRITORIALI

BISOGNI:

• fronteggiare situazioni di rischio sociale;
• sentirsi protetto e garantito nelle situazioni di disagio personale che richiedano l’intervento di uno specialista o di una istituzione;

STRATEGIE OPERATIVE:

• favorire la conoscenza delle competenze dei servizi sociali presenti sul territorio organizzando incontri con i vari operatori;
• attivazione di un network sociale con operatori disponibili ai quali fare riferimento;
• coinvolgere i vari operatori in progetti formativi per insegnanti, genitori e studenti.

                                                                                                                    La referente del progetto

                                                                                                                       (Maria Travisi)