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Nella figura è presente il solito punto
a e vedi rappresentate l'ascissa
1/6 tramite il punto m=(1/6,0),
l'ascissa 2, pari a
12/6 e quindi multiplo di 1/6, tramite
il punto k=(2,0).
Il punto k può esser mosso
spostando orizzontalmente il punto c
e, al variare di k assumendo solo
valori (anche negativi) che sono multipli di m,
il punto h=(k,a·k)
varia sulla funzione lineare razionale di
coefficiente a, di cui è data in rosso
una rappresentazione a segmenti verticali relativamente alla parte
compresa fra l'ascissa 0 e
l'ascissa del punto b (puoi muovere
anch'esso, facendogli assumere anche ascisse negative).
Spostando il punto d verso destra
si infittisce la rappresentazione, passando a valori via via più bassi di
m, corrispondenti però sempre ad una frazione
del tipo 1/n. Portando
d sufficientemente lontano dall'asse
delle ordinate, si arriva a far diventare l'insieme dei segmenti una
figura continua, modificabile spostando b (e
in tal caso il punto h appare muoversi
senza scatti apprezzabili).
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L'esplorazione appena effettuata potrebbe far supporre
che, considerando tutti i numeri razionali
(quindi infinitamente di più di quanti ne siano necessari per
vedere la figura come un riempimento continuo), la
funzione lineare razionale f
definita facendo variare x su
tutto Q nella espressione
a·x, ossia l'insieme
f={(x,a·x) : x∈Q} di tutte le possibili posizioni del punto
h, sia una retta
continua. Ma, come già sai, l'insieme
Q dei numeri razionali non
esaurisce tutto l'asse delle ascisse, in quanto ad esso vanno aggiunti
i numeri irrazionali per ottenere tutto
l'asse delle ascisse. Di conseguenza occorre definire la funzione
f anche sui numeri irrazionali, ossia è
necessario un prolungamento continuo
della funzione lineare razionale a tutto l'insieme
R dei numeri
reali (ossia dei numeri razionali e irrazionali).
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La costruzione rigorosa di tale prolungamento
continuo (detto anche prolungamento per
continuità) richiederebbe strumenti matematici troppo
sofisticati per il livello di questa trattazione, basati sulla
enucleazione completa delle proprietà di base dell'insieme
R. Possiamo però brevemente sintetizzare
tale procedimento dicendo che, dato un numero
irrazionale x, esso è
approssimabile con una successione
{xn}n∈N
di numeri razionali (ad esempio le sue
approssimazioni per difetto o quelle
per eccesso) e per ognuno di tali xn
la funzione f è definita e vale
f(xn)=a·xn.
La successione {f(xn)}n∈N
approssima (e questo va dimostrato rigorosamente) un certo
numero reale y.
Ebbene, si può dimostrare che tale numero y
non dipende dalla particolare
successione approssimante che approssima
x; e si pone, per definizione,
f(x)=y.
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La funzione prolungata f
(continuiamo a chiamarla così anche dopo il prolungamento a
R) così ottenuta permette di definire
il prodotto del numero reale
a per il numero
reale x definendo come
prodotto a·x il numero
f(x).
Tale funzione f, oltre ad essere
continua (il che intuitivamente
significa che non ha buchi, e quindi può essere immaginariamente
tracciata senza interruzioni), gode della proprietà fondamentale
f(x+x')=f(x)+f(x') per ogni scelta di
x e di x' in
R.
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