le funzioni esponenziali  -  8

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interpolazione di una successione lineare bilatera

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  • In figura abbiamo, come è stato finora, i punti  a=(0,a)  e  k=(1,a); compare anche un punto d la cui ascissa è 2 (per il momento non spostarlo). Clicca sulla figura e poi premi più volte la barra spaziatrice: il punto  h, partendo dalla posizione iniziale di ascissa e ordinata nulle, si sposta a scatti in modo che la sua ascissa prenda i valori  1/2, 2, 3/2, 4, 5/2, 6, ...  ossia si sposta verso destra (quindi nella direzione dell'ascissa di d) e le sue ordinate sono tali che h resta sempre sulla retta passante per l'origine e per k (che puoi evidenziare portando il punto c  al di sopra dell'asse delle ascisse).
     

  • Puoi azzerare tutto col tasto c (dalla tastiera)  e ripetere la pressione della barra spaziatrice; inoltre, portando il punto  c  della figura più in basso o più in alto puoi evidenziare altre 8 modalità di rappresentazione (se c si distanzia dall'asse delle ascisse di una unità i punti vengono collegati, se di due unità vengono visualizzate solo le ordinate, se di tre unità vengono combinate le due precedenti visualizzazioni, se di quattro o più unità vengono visualizzate le ordinate e i gradini effettuati nel passaggio da un punto al successivo; secondo che  c  sta al di sotto o al di sopra dell'asse delle ascisse, si visualizza o meno la retta congiungente l'origine con k). Ti conviene lasciare ora c in una posizione che permetta la visualizzazione della  storia  del punto h)
     

  • Quello che accade al punto  h=(x,f(x)) è che la x si sposta con passo di 1/n e si può variare n allontanando d dall'asse delle ordinate (provaci, col mouse!) e anche passare a -1/n portando d a sinistra dell'asse delle ordinate (prova anche questo!). Quando l'ascissa di d è pari a  1  si ottiene la successione lineare bilatera costruita in precedenza (corrispondente a n=1). Quando  n  non è  1  si interpola  la successione lineare bilatera (interpolazione significa: definizione di una funzione per valori situati "fra" valori in cui essa è già definita).
     

  • Il criterio con cui si effettua l'interpolazione è questo: aumentando l'ascissa  x  di 1/n l'ordinata f(x+1/n) aumenta sempre di un certo valore (indichiamolo con  b), che non dipende da x (anche se dipende dal passo 1/n), ossia:
                                f(x + 1/n) = f(x) + b      ( con  b  dipendente da  n ,  ma indipendente da x)
    e possiamo determinare  b  facendo assumere a  x  successivamente i valori 0, 1/n, 2/n, ..., n/n=1  , trovando così :
                 f(1/n)=b=f(0)+b=0+b=b f(2/n)=f(1/n)+b=b+b=2b , ... , a=f(1)=f(n/n)=b+...(n addendi)...+b)=n·b
    per cui  b=a/n; quindi il passo dell'ascissa è 1/n, mentre quello dell'ordinata è  a/n, e perciò avremo:
                 f(0)=0 , f(1/n)=a/n , f(2/n)=2·a/n , ... e in generale  f(m/n)=m·a/n=a·(m/n)  (con m naturale).
    Per effettuare l'interpolazione nel semiasse negativo delle ascisse, ossia per definire f sui numeri razionali negativi, basterà, come abbiamo già fatto in precedenza per l'estrapolazione, invertire la formula  f(x+1/n)=f(x)+b  scrivendola nella forma (equivalente)   f(x)=f(x+1/n)-b.  In tal modo determiniamo:
                 f(-1/n)=f(0)-a/n=-a/n , f(-2/n)=f(-1/n)-a/n=-2·a/n , ... e in generale  f(-m/n)=-m·a/n=a·(-m/n) .
    In definitiva abbiamo definito  f   su tutto l'insieme  Q  dei numeri razionali ottenendo f(x)=a·x, per ogni x∈Q.
    Chiameremo tale funzione: funzione lineare razionale con coefficiente  a.      Approfondimento.

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