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In figura è visualizzato come prima un punto
(0,a), denominato semplicemente
a, (che come sai e spostabile col mouse). Il
punto k è (1,a);
clicca sulla figura e poi premi più volte (ad esempio tre volte) la barra
spaziatrice: l'ascissa di h, partendo dal
valore iniziale nullo, decresce prendendo ascisse
-1, -2, -3,... e il punto h parte
dalla posizione (0,0) e si muove a scatti
assumendo posizioni che hanno ascisse -2, -3,...
e che ci proponiamo di capire come vengono assunte.
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Puoi azzerare tutto col tasto c (dalla tastiera)
e ripetere la pressione della barra spaziatrice; inoltre, portando il
punto c della figura più in basso o più in
alto puoi evidenziare altre 8 modalità di rappresentazione (se
c si distanzia dall'asse delle ascisse di una
unità i punti vengono collegati, se di due unità vengono visualizzate solo
le ordinate, se di tre unità vengono combinate le due precedenti
visualizzazioni, se di quattro o più unità vengono visualizzate le
ordinate e i gradini effettuati nel passaggio da un punto al successivo;
secondo che c sta al di sotto o al di sopra
dell'asse delle ascisse, si visualizza o meno la
curva esponenziale). Ti conviene lasciare ora
c in una posizione che permetta la
visualizzazione della storia del punto h)
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Ricordiamo che abbiamo costruito una
progressione geometrica di termine iniziale 1,
ossia una progressione esponenziale,
considerando un numero a (detto "ragione")
e costruendo tale progressione come quella funzione
f che vale 1
in corrispondenza all'ascissa 0, ossia
f(0)=1, e che per ogni incremento unitario
dell'ascissa moltiplica per a il
suo valore, ossia f(n+1)=f(n)·a.
Questa legge, per valori naturali di n,
conduce, come visto, ad avere: f(n)=an.
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Utilizziamo adesso lo stesso procedimento estrapolativo
visto nella sezione precedente per estrapolare progressioni lineari.
Posto che sia a diverso da
0 (in caso contrario la progressione è
identicamente nulla), la legge
f(n+1)=f(n)·a equivale alla legge
f(n)=f(n+1)/a, che (applicata a valori negativi di
n) permette di ottenere:
f(-1)=f(0)/a=1/a ,
f(-2)=f(-1)/a=(1/a)/a=1/a2 ,
f(-3)=f(-2)/a=(1/a2)/a=1/a3
, ... e in generale f(-m)=1/am.
Desumiamo da ciò che in figura le ordinate di h
(che partono dal valore 1), ad ogni pressione della barra spaziatrice
vengono divise per a, ottenendo:
h0=(0,1) ,
h1=(1,1/a)=k , h2=(2,1/a2),
... (in generale hm=(-m,f(-m))=(-m,1/am)).
Ciò conduce a definire: a-m=1/am,
per m∈N, ovvero:
an=1/a-n, per
n=-1,-2,-3,... . Ponendo f(n)=an,
per ogni n∈Z, è
praticamente immediata la verifica che effettivamente tale funzione
f ha la proprietà f(n+1)=f(n)·a.
Deduzione formale delle proprietà.
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