STORIA

Aquilone, come il vento di tramontana, per gli italiani. Uccello del vento, per i cinesi. Cavallo alato per i polacchi. Cervo volante, invece, per i francesi che hanno mantenuto nel nome il ricordo del mito greco di Cérambos. Che narra come lui, figlio di Poseidone e della ninfa Othyris, viene trasformato in insetto dopo una baruffa con le ninfe dei monti: solo le grandi "corna" curve rimangono a ricordare la sua maestria nel suonare la cetra. Ma poi le ninfe si pentono e, per non perdere il loro amico, gli legano attorno al collo una cordicella e lo guardano volare con le elitre aperte. Un "gioco" comune tra i bambini di campagna anche in Italia, fino a non molto tempo fa.

La Cina viene riconosciuta quasi universalmente come il paese d'origine degli aquiloni; proprio nel 400 a.C. si crede sia stato fatto volare il primo aquilone in legno a forma di uccello. In quel tempo esso veniva usato a scopo strategico (segnalazioni o invio di notizie). Poiché allora non era stata ancora creata la carta, gli aquiloni venivano costruiti solo in stoffa.
Già i primi aquiloni cinesi, presumibilmente, erano in grado di trasportare uomini e servivano inoltre a spaventare il nemico mediante dei rumori o dei sibili. Poco dopo la sua apparizione in Cina, l'aquilone si diffuse nel mondo, tranne che nel continente americano, utilizzando le vie del commercio di allora.
Pur essendo stati importati dalla Cina, anche in Corea si riscontra uno sviluppo autonomo dell'aquilone. Una divertente leggenda narra del generale Gim Yu-Sin, vissuto nel VII secolo, che ebbe il compito di reprimere una ribellione. Una notte i suoi soldati videro una stella cadere dal cielo e credettero ad un cattivo presagio interpretandolo come la sconfitta della loro regina. Per sollevare il morale delle sue truppe, il generale Gim Yu-Sin costruì un aquilone con il quale fece salire in cielo una palla di fuoco. I soldati nel vederla credettero che la stella fosse risalita in cielo e, incoraggiati i suoi guerrieri, il generale vinse i ribelli.
I coreani, per tradizione, costruiscono un solo tipo di aquilone da gare rettangolare e con un buco nel mezzo. Il materiale da costruzione è costituito da bambù e carta. Questo tipo di aquilone è particolarmente maneggevole e si adatta ottimamente a giochi di ogni tipo. Si tratta di gare che risalgono al VII secolo e che hanno luogo in Corea, sempre nelle prime due settimane del nuovo anno lunare. Come conclusione di questa festa, tutti gli aquiloni che vengono fatti volare portano scritta questa frase augurale: Vogliamo che tutte le preoccupazioni dell'anno passato volino via con questo aquilone!

L'esistenza dell'aquilone in Giappone viene testimoniata per la prima volta nel 713. Importati dalla Cina, essi furono spesso usati anche qui per l'invio di informazioni. In principio erano solo i Samurai benestanti che avevano la possibilità e il privilegio di costruirsi aquiloni di carta preziosa. Più tardi, con l'aiuto di tecniche moderne, come la xilografia, essi divennero più popolari. Venivano da allora sempre decorati con dispendiosi motivi colorati; furono utilizzati in guerra, durante gli assedi e per il trasporto di uomini. Tra il XV e il XVI secolo, un periodo per il Giappone tormentato dalle guerre, 1'aquilone perse parte della sua importanza che riconquistò subito dopo, grazie alla decisione di un saggio principe dell'epoca, che sostituì le battaglie fra gli uomini con battaglie fra aquiloni.
Durante il passaggio dalla Cina all'Indonesia gli aquiloni si diffusero anche in Malesia. In principio si tratta probabilmente di aquiloni-pesci, costruiti con foglie di palma, che venivano fatti volare dagli abitanti della costa. Questi aquiloni esistevano sia in Indonesia che nelle zone del Pacifico e, muniti di spago e uncino, venivano utilizzati persino per la pesca. In Indonesia il volo dell'aquilone è considerato uno sport popolare da molti secoli.

In Tailandia il volo dell'aquilone è esercitato come sport da più di 700 anni Questa attività non ebbe solo un'impronta sportiva, infatti i tailandesi cominciarono già nel XVIII secolo a inviare sulle loro città dorate aquiloni carichi di merce. II re Petraja utilizzò poi gli aquiloni per il trasporto di bombe e in generale per operazioni militari. Egli vi fece fissare botti riempite di polvere da sparo e le fece esplodere sulle roccaforti dei ribelli insorti. In questo modo furono bloccate proprio al loro nascere molte rivolte popolari. II re Rama II diffuse, all'inizio del XIX secolo, in tutto il paese il volo dell'aquilone come sport. Ancora oggi, ogni anno nel periodo del monsone sud-occidentale, vengono condotte competizioni di aquiloni davanti al palazzo reale. Durante queste gare diversi aquiloni maschili (Chula) tentano di tranciare la fune di un grande aquilone femminile di forma pentagonale (Pakpao). In Tailandia questo sport viene praticato anche e soprattutto da sovrani, principi e principesse. Un'altra tradizione vuole il volo dell'aquilone legato all'inizio del periodo del monsone nord-orientale. Esso dovrebbe scongiurare il vento in arrivo, scacciare le nuvole piovose e garantire un tempo sereno ed un ricco raccolto. Poiché non esistono prove sicure dell'invenzione dell'aquilone in Europa bisogna dedurre che esso vi sia arrivato attraverso le vie di commercio e per mezzo di navigatori europei. II greco Archita ci parla dell'invenzione di una colomba di legno (400 d.C.). La storia dell'aquilone europeo inizia comunque, ufficialmente, con il volo delle maniche a vento; proprio al tempo dell'impero romano i soldati assicuravano a bastoni questo tipo di aquiloni, costituiti da bandiere piene di vento, con lo scopo di spaventare i nemici.

Questi aquiloni sputafuoco vennero utilizzati in Europa e in Asia durante le campagne militari, durante il Medioevo e oltre. Nel 1752 Beniamino Franklin faceva una scoperta molto importante per la scienza. Mise in aria un aquilone (il cosiddetto "CERVO VOLANTE ELETTRICO") poco prima dello scoppio di un temporale, per poter dimostrare che la carica elettrica delle nuvole è uguale alla carica elettrica di una sfera di vetro caricata attraverso una frizione.

L'energia di un fulmine in caduta sul suo aquilone, che aveva forma di diamante, arrivò a terra attraverso la fune. Tale energia poteva incendiare dell'alcool ed essere utilizzata anche per altri esperimenti.

CURIOSITA'
Durante la Battaglia di HASTINGS (piccolo villaggio inglese sulla Manica)il 14 OTTOBRE 1066 gli eserciti INGLESE e NORMANNO si fronteggiarono per la SUCCESSIONE AL TRONO D'INGHILTERRA. La battaglia di Hastings ha rappresentato la conquista del trono d'Inghilterra da parte del duca di Normandia, Guglielmo, ai danni del re Aroldo II, considerato da molti un usurpatore. Costui, alla morte di re Edoardo il Confessore nel gennaio del 1066, si fece incoronare lo stesso giorno dei funerali.
Lo storico G. M. Trevelyan descrive i due eserciti che si fronteggiarono ad Hastings nel libro "Storia di Inghilterra":
....Gli uni e gli altri portavano l'elmo conico e il nasale allora in uso, e reggevano scudi non più rotondi ma, nella maggior parte dei casi, di una nuova forma a cervo volante, lunghi e appuntiti, in modo da proteggere la coscia del guerriero a cavallo.