Densità : dati x e y in R tali che x<y, esiste un z in R tale che x<z e z <y (in breve : x<z<y ). Ciò deriva dall’assioma: x∈P ⇒ ∃ x’∈P x-x’∈P . Infatti, preso x’ in modo che x’>0 e x’<y-x , si ha x<x+x’<y .Conseguenze : Teorema (di subdimezzabilità o subdivisibilità binaria) : dato x>0, esiste y>0 tale che 2y=y+y<x . dimostrazione: preso z>0 tale che z<x (l’esistenza di un tale z è postulata dall’assioma precedente), se anche 2z<x si prende y=z, altrimenti si prende y<x-z (infatti da 2z ≥x segue x-z ≤ z e quindi 2x-z ≤ x+z , quindi 2(x-z)=2x-2z ≤ x) Teorema (di subdivisibilità) : dato n numero naturale non nullo e dato x>0, esiste y>0 tale che ny < x . dimostrazione: si procede per induzione su n. Se n=1 l’asserto coincide con l’assioma di densità. Supposto che esista y>0 tale che ny<x, dalla subdimezzabilità segue l’esistenza di un y’>0 tale che 2y’<y , per cui si ha (n+1)y’ ≤ 2ny’ < ny < x .
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ContinuitàDefinizioni : 1) dati A e B sottoinsiemi di R si dice che A precede B (scrivendo A<<B) se A e B sono non vuoti e ogni elemento di A è minore di ogni elemento di B. (In particolare ne segue che A e B sono disgiunti) 2) intervalli : [a,b] := {x : a ≤ x ≤ b} , ]a,b] := {x : a < x ≤ b} , [a,b[ := {x : a ≤ x < b} , ]a,b[ := {x : a < x < b} , semirette : [a , ∞ [ := {x : a ≤ x } ,
]-∞ , a] := {x : x ≤ a } ,
3) un sottoinsieme A di R è detto “collocato inferiormente” se precede il suo complementare; un sottoinsieme B di R è detto “collocato superiormente” se il suo complementare lo precede. Assioma di continuità : Ogni sottoinsieme di R collocato inferiormente è una semiretta illimitata inferiormente (quindi del tipo ]-∞ , a] oppure ]-∞ , a[ ). L’elemento a è detto “separatore” (o “elemento di separazione”) fra A e il suo complementare. Esso è anche detto “estremo superiore” di A e “estremo inferiore” del complementare di A ; nel caso in cui esso appartiene ad A (ossia A=]-∞,a]) è detto “massimo” di A, mentre nel caso esso non appartiene ad A (ossia A=]-∞,a[) esso è detto “minimo” del complementare di A.
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Divisibilità : se n è un numero naturale non nullo, per ogni x>0 esiste un unico y>0 tale che ny = x .(Se invece x<0, allora esiste un unico y<0 tale che ny=x, per provare la quale cosa si procede a dividere –x>0 e poi a cambiare di segno il risultato della divisione). La dimostrazione (che nel caso n=1 è ovviamente inutile) si ottiene
considerando i due insiemi: |