DETERMINANTE e
AREA "CON SEGNO" nel piano
Chiamiamo area con segno
o determinante di due vettori u e v un numero
associato a tali due vettori (che possiamo considerare anche
come punti) nel piano secondo una funzione area(u , v) ,
indicata più spesso come det(u , v) che esprime intuitivamente una valutazione
numerica associata al parallelogramma individuato dai due vettori e
pertanto soddisfa alle seguenti proprietà:
[questa è
detta proprietà di "normalizzazione"; 1 e i sono le unità coordinate del piano: 1=(1,0) e i=(0,1).
Questa proprietà esprime il fatto che l'area del quadrato individuato
da tali vettori unità è posta uguale a 1]
2)
det(k u , v) = det(u, k
v) = k det(u , v)
[questa
proprietà esprime il fatto che l'area viene moltiplicata per un fattore k quando
uno dei due vettori viene moltiplicato per tale fattore. Notiamo
esplicitamente che se k è negativo, l'area cambia di segno al cambiare del
verso di uno dei due vettori; ciò comporta il fatto che il concetto di area con
segno porta in sé non solo informazioni sull'estensione del parallelogramma, ma
anche su caratteristiche di disposizione dei due vettori che si chiariranno
meglio tramite le successive proprietà]
3)
det(u , v) = det(u , v +
k u) = det(u + k v , v)
[questa
proprietà esprime il fatto che l'area del parallelogramma rimane la stessa se si
"slitta" uno dei due vettori parallelamente all'altro, ossia in modo che il
suo secondo estremo resti sempre sulla stessa retta parallela
all'altro vettore]
A partire da queste tre proprietà
si possono dedurre le seguenti ulteriori proprietà:
4) det(u , u) =
0
Ciò esprime il fatto che il
parallelogramma definito da uno stesso vettore preso come entrambi i lati è
schiacciato e quindi ha area nulla. Per dimostrare questa proprietà partiamo con
l'osservare che in virtù della proprietà (2), considerata per k=0, si
ha:
det(0 , v) = det(u , 0) = 0
quindi la prima ugluaglianza
nella proprietà (3), considerata per v=0 e k=1, conduce alla
uguaglianza:
det(u ,
0) = det(u , 0 + 1 u) = det(u , u)
per cui si ha la (4). Notiamo che,
in base alla (2), si ha quindi anche: det(h u , k u) =
0
5) det(u , v) = - det(v
, u)
Per via della (3) si ha:
det(u , v) = det(u , v +1 u) =
det(u , u + v) = det(u +(-1)(u + v) , u + v) = det( - v , u + v
)
e per la (2) si ha: det( - v
, u + v ) = det( (-1) v , u + v ) = (-1) det(v , u + v ) = - det(v , u + v
).
Quindi si ha: det(u , v) = -
det(v , u + v ) .
Ma, sempre per la (3): det(v , u +
v ) = det(v , u + v +(-1)v) = det(v , u). Il che conduce alla
(5).
6) det(u + u' ,
v) = det(u , v) + det(u' ,
v) e det(u ,
v + v') = det(u , v) + det(u , v')
Questa proprietà è detta
"additività del determinante". In virtù della (5), basta dimostrare solo la
prima parte della (6), in quanto la seconda parte si può trattare tramite lo
scambio dell'ordine dei vettori gestito tramite la (5). Per dimostrare che
det(u + u' , v) = det(u , v) + det(u' , v) notiamo
innanzitutto che tale uguaglianza è vera se v=0 (in quanto si riduce a: 0=0+0) e
quando u è multiplo di v, in quanto, in tal caso, la (3) asserisce che si
ha det(u+u',v)=det(u',v) e la (2) più la (4) comportano che
det(u,v)=0). Quindi possiamo supporre che vsia diverso da 0 e che u non
sia multiplo di v (e in particolare u non sia nullo, nel qual caso sarebbe un
multiplo "banale" di v, ovvero u=0v).
Allora si ha che u' è
esprimibile come somma di un multiplo di u e di un multiplo di
v: u' = h u + k v,
per cui:
det(u + u' , v) =
det(u + h u + k v , v) =(per la (3))= det(u + h u , v) =
det((1+h)u , v)
ma, per la (2): det((1+h)u ,
v) = (1+h) det(u , v) , per cui:
det(u + u' , v) =
(1+h) det(u , v) = det(u , v) + h det(u , v) = det(u , v) + det(h u ,
v)
siccome, per la (3), si ha:
det(h u , v) = det(h u + k v , v) = det(u' , v) ,
ricaviamo:
det(u + u' ,
v) = det(u , v) + det(u' , v).
Calcolo di det(u ,
v)
Per calcolare il daterminante di
due vettori si possono utilizzare le proprietà (1)...(6).
Se u = (a , b ) = a 1 + b
i e v = (c , d
) = c 1 + d i , abbiamo :
det(u , v) = det(a 1 + b
i , c 1 + d i) = det(a 1 , c 1 + d i) + det(b
i , c 1 + d i) =
det(a 1 , c 1) + det(a
1 , d i) + det(b i , c 1) + det(b i , d i)
=
a c det(1 , 1) + a d det(1 , i) +
b c det(i , 1) + b d det(i , i) =
a c 0 + a d 1 + b c (-1) + b d 0 =
a d - b c
Metodo di Cramer (o "dei determinanti")
per
la soluzione di un sistema di due equazioni di primo grado in due
incognite
Supponiamo di voler trovare i
valori di x e di y per cui si abbia contemporaneamente la validità delle
seguenti due equazioni:
3 x + 5 y =
4
7 x + 2 y =
3
Posto: u = (3 , 7) ,
v = (5 , 2) e w = (4 , 3) , tale sistema
equivale alla uguaglianza vettoriale:
x u
+ y v = w
Siccome
abbiamo:
det(w , v) =
det(x u + y v , v) = det(x u , v) + det(y v , v) = x det(u , v) +
0 = x det(u , v)
det(u , w) =
det(u , x u + y v) = det(u , x u) + det(u , y v) = 0 + y det(u , v) =
y det(u , v)
ricaviamo:
x =
det(w , v) / det(u , v)
y =
det(u , w) / det(u , v)