Approfondimento: una maniera alternativa per introdurre l'unità immaginaria i
possiamo introdurre l'unità immaginaria, introducendo nel piano C una funzione ω da C a C, detta operatore ortogonale, con le seguenti 3 proprietà (che sostituiscono l'assioma di i e quello di bidimensionalità):
- ω( ω( 1 ) ) = -1
- definiamo: i := ω(1)
- pertanto ω(i)=-1
- ω ha la funzione che nella nostra trattazione ha ort
- ω( x·u + y·v) = x·ω(u) + y·ω(v)
- ossia: ω conserva le combinazioni lineari
- possiamo sostituire tale assioma con i due seguenti:
(1) ω( x·u ) = x·ω(u) ;
(2) ω( u + v) = ω(u) + ω(v)
- C è generato da 1 e i = ω(1)
- ossia ogni elemento di C è della forma x·1 + y·ω(1) = x·1 + y·i
- quindi C = { x·1 + y·ω(1) : x∈R, y∈R} = { x + y·i : x∈R, y∈R}
dai precedenti assiomi possiamo derivare le seguenti conseguenze:
- ω(1) non è reale
- Se ω(1)=x lo fosse, si avrebbe: -1=ω(ω(1)=ω(x)=ω(x1)=xω(1)=x2
e si avrebbe un numero reale il cui quadrato è -1
- dalla proprietà di monotonicità segue invece che se x>0 allora x·x>0, mentre se x<0 allora -x>0 e x·x=(-x)·(-x)>0
- ω( x+y·i ) = ω( x·1 + y·i ) = x·ω(1) + y·ω(i) = -y + x·i
- ritroviamo così la formula che esprime la ortonormalità antioraria ort
- di conseguenza: ω( ω( x+y·i ) ) = ω(-y + x·i) = -x-y·i = -(x+y·i)
- quindi: ω( ω( z ) ) = -z, qualunque sia z in C
- come per tutti gli operatori additivi, si ha: ω(0)=0, ω(-u)=-ω(u)
- il fatto che l'operatore è additivo consiste esattamente nella proprietà: ω(u+v) = ω(u)+ω(v)
- dato v in C, esiste u tale che ω(u)=v
- basta prendere u=-ω(v) e si ha: ω(u)=ω(-ω(v)) = -ω(ω(v)) = -(-v)=v
osserviamo inoltre che:
- anche -ω è un operatore ortogonale in C
- -ω è l'operatore definito ponendo: (-ω)(z) := - ω(z)
- questo comporta che nella teoria si potrebbe sostituire i con il suo opposto, prendendo quest'ultimo come unità immaginaria (e invertendo quindi l'orientamento orario-antiorario)
- dato u in C ma non in R (in modo che 1 e u generino C),
la corrispondenza x+yu -> -y+xu definisce un operatore ortogonale in C che porta 1 in u
- quindi addirittura qualunque punto di C che non sia in R potrebbe essere considerato unità immaginaria
- ciò comporterebbe che i quadrati verrebbero visualizzati come parallelogrammi e i cerchi come ellissi
- ...ma la sintassi della teoria rimarrebbe inalterata.